“Oltre lo sguardo”, il rettore Nora Cinquetti presenta la mostra dei pittori e artisti dell’università popolare di Sona

Sabato quattro giugno, al volgere della sera, nel suggestivo parco del “Milite Ignoto” a San Giorgio in Salici si è svolta una manifestazione che ha esposto alla comunità di Sona i risultati dei lavori di pittori e artisti dei corsi della università popolare di Sona. Una partecipazione importante ed altrettanto importante l’esposizione dei lavori che hanno attirato l’ammirazione di tutti.

Abbiamo rivolto al rettore della università popolare Nora Cinquetti (nella foto di Mario Pachera) alcune domande per entrare con il cuore in questa iniziativa che aveva l’evocativo nome di “Oltre lo Sguardo”.

Rettore, perché “Oltre lo Sguardo”? Che significato può avere per un visitatore della mostra?
E’ il titolo che i gruppi di disegno e pittura hanno voluto dare al loro lungo percorso di questo anno accademico. La loro opera collettiva inoltre rappresenta tutti i visi dei partecipanti “tagliati” dalla mascherina, solo gli occhi possono andare oltre, guardare a un futuro più aperto alla speranza, sia nei confronti della salute collettiva che della pace. Credo che un visitatore intuisca subito, con la ragione e con il cuore, ciò che significa oggi andare oltre. Il centro sociale di San Giorgio in Salici ospita anche gli elaborati di altri corsi: composizioni floreali, piccolo cucito creativo, ricami d’Assia. Qui il valore è stato dato alle mani, mani che, durante la pandemia, non potevano toccare e accarezzare altri esseri umani come avrebbero desiderato, mani che si sono quindi dedicate a costruire, con competenza, bellissimi doni per gli altri, superando così il distanziamento tristemente necessario.

Ogni anno questa manifestazione porta con se artisti e pubblico delle grandi occasioni: buona organizzazione e passione degli artisti?
Sì è vero, ogni anno le inaugurazioni delle mostre di San Giorgio in Salici sono molto partecipate. Io penso che sia anche l’ambiente a portare cosi tanti visitatori; un luogo aperto, con belle tettoie, grande accoglienza, cibo e bevande. Poi ciò che viene presentato è ogni anno più bello: un racconto comprensibile e molto piacevole di un lungo percorso comune. La presenza dei docenti consente inoltre di informarsi sul tipo di impegno richiesto anche in vista di possibili iscrizioni future.

Nel suo intervento ha coinvolto tutti i partecipanti: quali sono i riferimenti più significativi che permettono l’ottimo risultato?
Non so se ho coinvolto tutti i partecipanti, certo ormai mi conoscono in tutti i corsi, sia in presenza che on-line: è sempre un piacere conoscere chi sceglie la nostra università popolare. Molto importante la vicinanza e collaborazione con Irene Canzan, responsabile della segreteria organizzativa, molto attenta e veloce nel fornire risposte e informazioni a corsisti e docenti compresi gli aspetti organizzativi della mostra stessa.

Quali prospettive dell’università popolare nella comunità di Sona?
Stiamo già incontrando futuri docenti che hanno proposto nuovi corsi per il prossimo anno accademico. Il nuovo fascicolo uscirà prima di ferragosto. Non fermarsi davanti al muro della pandemia è stato un atto d’amore da parte di tutti. Il mio augurio è che questa esperienza, iniziata ormai da 34 anni, possa continuare con proposte trasversali alle varie età della vita adulta. I corsi on-line sono parte dell’innovazione degli ultimi due anni. In rete abbiamo avuto presenze da altre provincie e persino da Brasile e Argentina! Ora con l’assessore alla cultura Bianco stiamo pensando anche a una formazione dei docenti per un uso più efficace di questa modalità di lezione. Il futuro attende la nostra università popolare, al di là delle nostre persone.

Nato a Sona nel 1951 e ivi residente, sposato con due figlie, è stato Assessore dal 1985 al 1990 nel partito di De Gasperi e Consigliere Comunale dal 2003 al 2013 in liste civiche. Ha lavorato nel campo della formazione professionale ed ora come libero professionista nel settore della sicurezza (D.Lgs. 81/88). E’ da sempre impegnato come volontario nel mondo delle cooperative sociali e in altre associazioni di solidarietà Veronesi.