Obiettivo cinema: “The Conjuring – Il caso Enfield”, di James Wan. Una perla del cinema horror

Trama e Recensione

Nel 1977, qualche anno dopo i fatti narrati nel primo film, torna la coppia di ricercatori del paranormale Ed e Lorraine Warren per un nuovo caso nella cittadina di Enfield, poco a Nord di Londra. Si presume che tra le mura scricchiolanti e spoglie della casa Janet Hodgson, una delle più piccole dei quattro figli della madre single Peggy, sia posseduta da uno spirito demoniaco. All’interno del turbine mediatico sulla casa infestata, saranno i Warren che faranno chiarezza su finzione e realtà.

Dopo l’enorme successo di Fast & furious 7, James Wan torna dietro la macchina da presa per il sequel del bellissimo The Conjuring – L’evocazione del 2013. Il risultato è di nuovo eccellente, tanto da rendere questo secondo episodio quasi dello stesso livello del primo. Il punto di forza è la brillante regia di Wan, poiché sa miscelare con maestria tensione e spavento, colpi di scena e ritmo sempre costante; la telecamera, inoltre, non sta mai ferma, e questo movimento permette allo spettatore di immedesimarsi efficacemente nei personaggi, lasciarsi trasportare dalla potenza della narrazione.

The Conjuring 2 - LocandinaAlla regia è, inoltre, affiancato un ottimo lavoro di fotografia: i giochi di luci e ombre rendono i movimenti di macchina e le inquadrature ancora più significativi e sofisticati, l’effetto sorpresa si trova all’interno di un’architettura visiva perfetta e coinvolgente. Il regista riesce, pertanto, a padroneggiare ogni sequenza narrativa del film, dalla prima all’ultima inquadratura, così come l’attenzione dello spettatore: imprevedibilità e suspense ci costringono a rimanere incollati allo schermo dall’inizio alla fine, facendo crescere il senso di minaccia durante i 134 minuti del film.

Unico piccolo passo indietro rispetto al primo capitolo è una sceneggiatura meno intrigante, con sottotrame deboli, più lineare e semplice. Non mancano comunque figure di spicco, come la suora (a cui verrà dedicato uno spin off tutto suo), né l’iconografia dell’infanzia tradotta in un linguaggio gotico (è il caso di Crooked Man, l’Uomo Storto), né i sentimenti: l’amore e l’intimità dei coniugi Warren rappresentano l’espressione della vittoria in quell’eterna lotta tra il bene e il male.

Dopo Saw – L’enigmista, i due InsidiousThe Conjuring e questo suo sequel, è indubbio che James Wan abbia riportato in auge il genere horror, non solo perché ha confezionato un film puntuale sotto l’aspetto audiovisivo, ma anche perché ha scelto uno dei casi legati al mondo dell’occulto più documentati di sempre, come è mostrato nei titoli di coda, un bellissimo dulcis in fundo.

La Scheda

“The Conjuring – Il caso Enfield”, regia di James Wan, 2016

La Valutazione

4 stelle di 5

Il trailer

Nato nel 1994 e residente a Lugagnano, scrive per il Baco dal 2013. Con l'impronta del liceo classico e due lauree in economia, ora lavora con numeri e bilanci presso una società di revisione. Nel (poco) tempo libero segue con passione la politica e la finanza e non manca al suo inderogabile appuntamento con i nuovi film al cinema (almeno) due volte a settimana. E' giornalista pubblicista iscritto all'ordine dei giornalisti del Veneto.