Obiettivo cinema: si è spento Bud Spencer, un’icona (controcorrente) del cinema italiano

Ieri sera si è spento il mitico Bud Spencer. Un vero e proprio lutto nel cinema italiano.

Nome d’arte di Carlo Pedersoli, Bud ha percorso dapprima una fortunata carriera da nuotatore, e poi è entrato nel mondo dello spettacolo. Durante la sua carriera di attore il gigante buono ha recitato in oltre 70 opere tra film e serie TV, guadagnandosi un’affettuosa popolarità tra gli spettatori di ogni generazione.

Sono passati quasi cinquant’anni da quando Bud incrocia la propria carriera con quella di Terence Hill in Dio perdona… Io no! Tra i due nascerà una proficua collaborazione che li porterà a recitare insieme in ben 17 film: pensiamo a Lo chiamavano Trinità, …altrimenti ci arrabbiamo!, I due superpiedi quasi piatti, e ancora: Più forte ragazzi, Porgi l’altra guancia, Io sto con gli ippopotami, Chi trova un amico trova un tesoro.

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Non sono tanto i film ad essere dei capolavori (anche se ve n’è qualcuno di straordinario, come Lo chiamavano Trinità in primis) ma l’unicità della coppia, il loro modo di risolvere la morale a cazzotti, la semplicità e la simpatia costituenti i pilastri della loro intera filmografia. Bud anche da solo ha collezionato tanti successi al cinema (Bomber, Bulldozer, Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestreAnche gli angeli mangiano fagioli, Banana Joe, la saga di Piedone…) e in TV.

Le mani grosse, la barba incolta, gli occhi a fessure, la corporatura immensa, e un cuore d’oro sono gli ingredienti che hanno reso Bud un’icona del cinema nostrano, un attore capace di regalare risate al pubblico di ogni età, rendere indelebili nella nostra memoria innumerevoli scene di film.

Ha affermato il figlio Giuseppe Pedersoli:

Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata: grazie.

Grazie a te, Bud, perché sei stato un attore straordinario, perché i tuoi film rappresentano un’eredità sempre preziosa, pellicole senza tempo.

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Nato nel 1994 e residente a Lugagnano, scrive per il Baco dal 2013. Con l'impronta del liceo classico e due lauree in economia, ora lavora con numeri e bilanci presso una società di revisione. Nel (poco) tempo libero segue con passione la politica e la finanza e non manca al suo inderogabile appuntamento con i nuovi film al cinema (almeno) due volte a settimana. E' giornalista pubblicista iscritto all'ordine dei giornalisti del Veneto.