Trama e Recensione
Nel 1919 Holt Farrier, reduce dalla guerra, ritorna presso il Circo Medici presso cui ha sempre lavorato per riprendere la vita di prima coi suoi due figli, Molly e Joe. Purtroppo, però, la quotidianità ed il lavoro si preannunciano ardui ed in salita: gli affari non vanno benissimo alla compagnia circense, e Holt, avendo perso un braccio durante la guerra, non può più eseguire acrobazie sui suoi cavalli.
Sarà un piccolo elefantino che muterà le sorti del Circo Medici e che indurrà i protagonisti a rivivere i valori di famiglia e amore materno.
Tim Burton non realizza un remake del classico Disney del ’41, ma lo rivisita: i 64 minuti dell’opera prima vengono dilatati a quasi due ore nell’ultimo lungometraggio, le basi tematiche affrontate costituiscono tanta carne sul fuoco e il tessuto narrativo è ricco di elementi e spunti alternativi.
In Dumbo rivediamo la rappresentazione delle tematiche più ricorrenti nei film di Burton, come il bullismo, l’emarginazione e la diversità. Dumbo è dotato di caratteristiche che la società giudica come difetti e che sono perennemente oggetto di derisione, ma che durante il corso degli eventi diventano una risorsa ed una spiccata qualità.
Emergono con (non troppa) efficacia anche i temi sulla famiglia e l’amore materno. Il Circo Medici è una metafora del concetto di famiglia, in quanto l’unione e la collaborazione dei vari artisti circensi rappresentano le basi per il raggiungimento di un obiettivo e per fare in modo di sentirsi “a casa”, a prescindere dal ruolo che ognuno ha, grande o piccolo che sia.
Non mancano, infine, temi come il rispetto per gli animali, la capacità di superare il lutto e l’avarizia di cui è tanto inquinato il mondo dello spettacolo, tra lo sfarzo (molto barocco, in pieno stile Burton) e parate esibizionistiche.
Burton confeziona un film ricco di contenuti, anche se non sempre ben trasmessi in modo equilibrato o giustamente approfondito. Un grosso difetto, infatti, è la sceneggiatura, non in grado di fare breccia nella sfera emozionale dello spettatore. Cosa che, invece, avviene col cartone del ’41.
Il cast non passa indubbiamente inosservato: ci sono Colin Farrel, Danny De Vito, Micheal Keaton ed Eva Green, ma nessuno dei loro personaggi viene adeguatamente approfondito, tutti sono caricaturali.
I momenti che funzionano di più sono le prime due comparse di Dumbo nei numeri del circo: la tenerezza del suo sguardo e la sua simpatica goffaggine sono due tratti caratteristici irresistibili; ma il culmine del pathos giunge con il suo primo volo ad altezze che, purtroppo, il film non riesce a raggiungere.
La Scheda
“Dumbo”, regia di Tim Burton, 2019
La Valutazione
2,5 stelle di 5
Il trailer