Nuova piazzola ecologica di Sona: attenzione alle corrette modalità di smaltimento rifiuti

È del 21 aprile scorso l’inaugurazione della nuova isola ecologica a disposizione dei cittadini di Sona e San Giorgio in Salici. L’opera situata in località valle di Sona, in via Terminon, occupa 4 mila metri quadri e, seppur appena aperta, sta già offrendo regolare servizio ai molti che la utilizzano. Isola che è destinata all’uso dei cittadini, e non solo delle aziende come erroneamente è stato riferito da alcuni.

Come ripetuto più volte, Sona è stato il primo Comune della provincia a mettere in atto il programma della raccolta differenziata (con l’allora Amministrazione del Sindaco Raffaele Tomelleri) e, con Sommacampagna, tra i primi in Italia. Eppure può e deve essere migliorata la qualità del conferimento.

Sono ancora troppi gli errori commessi dagli abitanti nonostante l’informazione sul corretto conferimento stia circolando da anni ed è sempre a disposizione, in caso di dubbi o perplessità, sul sito del comune.

Capita ancora troppo spesso che i contenitori in tetrapack non vengano conferiti come dovrebbe essere nella carta, gli specchi rotti e le lampadine a incandescenza ci si dimentica che vanno nel secco e non nel vetro, le piscine in gomma (se non ingombranti) finiscono nella plastica anziché correttamente nel secco.

Dobbiamo ricordare tutti che il riciclo dei materiali, attraverso la raccolta differenziata, consente di ridurre il flusso di materie prime ottenendo nel contempo la valorizzazione di materiale abbandonato e dismesso, la protezione dell’ambiente e il recupero di materia ed energia nella fase di smaltimento.

Prediligendo il servizio porta a porta di raccolta rifiuti, che è obbligatorio a Sona e in tutte le frazioni del Comune, e soprattutto alla luce dei benefici che la differenziazione dei rifiuti porta, non dovrebbero pesare troppo le regole di conferimento nei centri di raccolta.

Ad esempio è bene ricordare che per la carta e la plastica di uso quotidiano (ad es. libri, giornali, cartoni pizza, imballaggi in carta, nylon o polistirolo) e per il vetro, deve essere preferito il servizio di porta a porta calendarizzato settimanalmente in quanto il conferimento diretto in ecocentro comporta l’aumento dei costi e di conseguenza della tassa rifiuti. In soldoni: portare questo tipo di materiale direttamente all’ecocentro significa pagare due volte il servizio, in quanto già il Comune ne ha pagato la raccolta porta a porta.

Ci si deve recare all’ecocentro quando non è possibile smaltire il rifiuto urbano diversamente, per l’appunto con il servizio di raccolta porta a porta di carta, plastica, secco e umido.

Quindi si ad esempio per gli ingombranti, per gli inerti, per i contenitori etichettati come pericolosi, per barattoli o secchi di vernice e per il legno come le potature di alberi o i bancali.

Più attenzione alle regole porta maggior beneficio a tutti e all’ambiente.

Nata il 29 gennaio del 1976, parte attiva da sempre nella comunità di Lugagnano, con una breve interruzione per trasferimento a Decimomannu vicino a Cagliari. Ha conseguito la maturità scientifica presso il liceo Galileo Galilei a Verona e attualmente è impiegata in un’Agenzia di Assicurazioni. Sposata e madre di due figli, trova sempre il tempo per dedicarsi alla sua passione, la lettura.