“Notte in tenda”. Gli Alpini di Palazzolo e Sona propongono una magica esperienza sotto le stelle a ragazze e ragazzi

“Dormire in tenda è come dormire all’aperto. Se allunghi il collo vedi il cielo, vedi le stelle che brillano e pare che brillino solo per te” (Fabrizio Caramagna). Trovo ci sia qualcosa di molto magico e spirituale nel vivere a contatto con la natura ed in perfetta sintonia con essa.

Quello che l’esperienza del campeggio offre è una connessione senza limiti con il proprio io e con la propria capacità di adattamento che proprio attraverso questo rito, chiamiamolo così, ci regala l’opportunità di staccarci da una parte del mondo a cui siamo abituati, imparando a gestire le nostre emozioni e conoscere ancor meglio quella che è la nostra tempra psico-fisica. Un’occasione che almeno una volta nella vita dovremmo poter concederci e sperimentare, traendone un beneficio immediato.

Che duri una sola notte oppure un tempo maggiore, dormire sotto un cielo stellato ci dona quel senso di pace ed armonia di cui in fondo tutti avremmo un po’ bisogno e quindi il fatto che i Gruppo Alpini di Palazzolo e Sona organizzi l’evento “Notte in tenda” non fa altro che fortificare la mia convinzione che si basa proprio sulle infinite opportunità di crescita che i nostri ragazzi, dai 10 ai 14 anni, avranno decidendo di partecipare a questa iniziativa.

L’itinerario prevede sabato 16 luglio prossimo la partenza a piedi dalla Baita degli Alpini di Palazzolo, per arrivare circa 30 minuti dopo al campo base che si trova in località Bragatti dove numerose attività aspettano i ragazzi: prima fra tutte quella del montaggio delle tende, seguita dalla preparazione di un pane molto dolce e decisamente gustoso, il “fogassin”, e poi il momento di un pasto caldo.

A chiudere la giornata un momento di pace e contemplazione della natura, attorno al fuoco che enuncia un intimo spaccato di vita.

Il risveglio domenicale non è da meno: l’alzabandiera, la colazione ed una camminata alla scoperta del nostro territorio accompagnano al momento del pic-nic con i genitori. A seguire nel pomeriggio la messa e alle 16 ammainabandiera e saluti.

Direi un programma piuttosto interessante che include qualcosa di molto prezioso: la condivisione e la conoscenza, due strumenti che ci permettono, o meglio permettono ai nostri giovani temerari esploratori, di comprendere il proprio essere, di oltrepassare i propri limiti, di condividere forti emozioni e pensieri e attimi di vita che si tramuteranno in un bagaglio esperienziale senza eguali e che si porteranno per sempre nel cuore.

L’equipaggiamento necessario prevede zaino con sacco a pelo, materassino, torcia, borraccia, uno snack, scarponi o scarpe comode. Il costo dell’esperienza è di 30 euro a ragazzo, l’attività è riservata ai figli degli alpini o amici della baita tesserati, ed il costo della tessera è di 10 euro.

Contattando Gianni Chiavenato e Matteo Pizzini ai numeri di cellulare 3482631308 e 3333721108 potrete ottenere tutte le informazioni utili e necessarie ai fini della prenotazione a questo evento che sono sicura arricchirà ulteriormente il bottino della loro esistenza.

Da quasi 15 anni Lugagnano è per me e la mia famiglia divenuta casa. Sono nata il 6 aprile 1981, mamma pasticciona, mi definisco un’accanita fan della vita. Mi piace modificare la mia prospettiva sul mondo e sulle cose e considero i cambiamenti fonte di potenti opportunità (ovvero adoro mettermi continuamente in discussione).