“In questi tempi complessi abbiamo bisogno di ritrovare spazi di meditazione e di ascolto della bellezza del creato. Bellezza che troviamo in suonate immortali come l’Hallelujah di Georg Friedrich Händel”. Con queste parole il Maestro Fabrizio Olioso ha introdotto l’affasciante serata di musica sacra che sabato 22 ottobre si è tenuta presso la millenaria pieve di Santa Giustina a Palazzolo.
La serata, che era proprio titolata “Halleluja, gioia in musica nei testi sacri”, è stata organizzata da La Torre in collaborazione con la parrocchia di Palazzolo, rappresentata dal parroco don Bellesini.
Dopo i saluti dell’assessore Elena Catalano, le antiche mura affrescate della Pieve hanno visto i clarinetti del corpo bandistico di Sona, la tromba di Maddalena Olioso e la cetra di Sonia Rudari accompagnare la narrazione ed il canto di Andrea Favari nell’interpretazione di alcuni salmi della Bibbia e di alcune melodie popolari ebraiche.
“Gioia e leggerezza, peculiari della musica ebraica, sono i sostegni di cui tutti abbiamo bisogno dopo aver superato un paio di anni colmi di difficoltà ed in vista di un futuro su cui le preoccupazioni non sembrano andarsene. Sono dei veri e propri elementi caratteristici assieme all’eleganza delle melodie che hanno accompagnato con il loro anelito di speranza le vicissitudini di quel popolo nella storia”, ha indicato ancora il Maestro Olioso.
In una pieve esaurita in ogni ordine di posto, con persone in piedi, si sono susseguite in un clima mistico una serie di interpretazioni musicali di grande fascino, con anche sconfinamenti nel presente con la bellissima Hallelujah di Leonard Cohen e l’immortale What a Wonderful World, che fu scritta da Bob Thiele e George David Weiss ed interpretata per la prima volta dal grandissimo Louis Armstrong.
Al termine della serata, prima dei commossi saluti finali del presidente de La Torre Stefano Ambrosi, alcuni dei presenti si sono cimentati anche in qualche passo di danza rituale ebraica, guidati sempre dal Maestro Olioso sulle note della cetra della bravissima Sonia Rudari. Una serata che resterà nella memoria.
Nel video qui sotto, l’interpretazione dell’Hallelujah di Leonard Cohen.