Pur essendo entrati a pieno regime nella fase due della crisi del coronavirus da ormai un mese, gli interrogativi sulla ripartenza economica e sull’effettiva efficacia delle misure adottate dal Governo non rappresentano ad oggi una certezza di medio-lungo periodo. I prossimi mesi rappresentano, pertanto, una sfida per la cittadinanza sonese, che dovrà misurare le proprie risorse e potenzialità sia sul terreno economico sia su quello sociale. In questo scenario la politica locale e nazionale ha l’occasione da una parte di massimizzare il proprio motore tecnico-amministrativo, dall’altra di elaborare idee e proporre spunti di forma mentis innovativi.
Soprattutto relativamente a quest’ultimo aspetto abbiamo raccolto la testimonianza del consigliere di minoranza Nicolò Ferrari (nella foto), eletto alle scorse elezioni col gruppo Progetto Comune e presidente da un anno del gruppo civico di centro-destra Verona Domani per Sona.
“Per rialzare la testa e per guardare al domani – afferma Ferrari – abbiamo bisogno di collaborazione, coesione, lavoro e fatti concreti. Io e gli altri membri del gruppo Verona Domani per Sona portiamo sul tavolo della politica locale otto proposte sostanzialmente a costo zero, realizzabili già da domani”.
Le proposte si articolano su molteplici argomenti, dalle attività estive per i ragazzi, all’incentivo per le piste ciclabili sul territorio e per lo smartworking.
Quali sono, a tuo avviso, le proposte aventi un carattere prioritario?
Credo sia fondamentale creare nuovi spazi per le scuole e attivare centri estivi per ragazzi e adolescenti. In previsione di tornare alla quotidiana normalità e in occasione dell’inizio del prossimo anno scolastico io e il mio gruppo proponiamo che determinate strutture del territorio, come aule e centri parrocchiali, baite alpini, centri anziani, centri sportivi, edifici privati, vengano utilizzate per centri estivi o lezioni scolastiche, evitando la reclusione dell’istruzione a distanza.
Relativamente all’istruzione ci sono altre proposte che ritieni fondamentali?
Rientrante nel podio delle priorità pensiamo che sia un contributo preziosissimo realizzare una raccolta di PC a scopo didattico. Essendo, infatti, diventati uno strumento fondamentale nell’ambiente scolastico, i computer raccolti o donati dalla comunità verrebbero destinati a quelle famiglie e ragazzi che oggi non possono permetterselo.
La terza priorità?
L’intenzione del gruppo Verona Domani per Sona è di promuovere e incentivare quelle realtà che si sono adoperate nella creazione di mascherine in cotone lavabili, probabilmente necessarie fino all’arrivo del vaccino (come fatto recentemente dall’ANTS di Lugagnano, NdR). Penso che anche il Comune possa costituire una parte attiva in merito a questo punto, indirizzando a queste realtà un investimento – anche quantitativamente simbolico – per coprire i costi materiali. Successivamente il ricavato o le mascherine stesse potranno essere donate in beneficenza.
Portate sul tavolo anche qualche proposta per le attività produttive e commerciali del territorio?
Sì. Vorremmo estendere il provvedimento comunale di utilizzo del suolo pubblico gratuitamente per i prossimi cinque anni e offrire incentivi sotto forma di credito fiscale alle attività che acquistano tavoli e panchine per l’esterno. Nell’ottica di una maggiore promozione del Comune di Sona proponiamo all’Amministrazione di promuovere sui propri canali social e informativi le diverse attività commerciali e produttive e le diverse associazioni che operano nel nostro territorio.
Durante la quarantena i temi a sfondo ambientale ha assunto un’importanza particolare. Avete anche voi proposte di questo tipo?
Assolutamente. Il Covid ci ha fatto capire che la mobilità deve essere reinventata, portando le città e i paesi a misura d’uomo, di bicicletta. Riteniamo, pertanto, doveroso che l’Amministrazione dia un segnale forte in questa direzione visionaria, istituendo “Domeniche a piedi e in bicicletta”, occasioni in cui vengano chiuse le strade al traffico e che rappresentino un’opportunità per i nostri bambini, i responsabili della mobilità del futuro.
Tra queste rientra la proposta delle casette dell’acqua?
Sì. Si tratta di un’iniziativa da noi proposta lo scorso anno e votata all’unanimità da Consiglio comunale. Il costo iniziale effettivamente non è indifferente, ma possono essere ripagate in un anno dall’installazione. Attraverso questo investimento otterremmo due benefici: la valorizzazione del bene acqua e la riduzione della plastica, lievitata in questi mesi per l’utilizzo dei dispositivi di protezione.
Recentemente è nato un dibattito sulla realizzazione di una biblioteca presso l’attuale scuola Silvio Pellico a Lugagnano. Senza scendere nel merito di questo caso, voi avete qualche proposta che vada incontro a chi studia o lavora in smartworking?
Alla luce delle varie restrizioni normative e di luoghi non adeguatamente capienti, proponiamo di creare biblioteche open air in grado di offrire ai nostri cittadini la possibilità di studiare e lavorare anche fuori casa. Tali luoghi dovranno essere ovviamente provvisti di Wi-Fi pubblico.
Ci sono altri aspetti che andrebbero valorizzati sul terreno sociale?
Pensiamo che a beneficio dei nostri nonni e della fascia più anziana del nostro Comune possa essere utile l’attivazione di un servizio di volontariato in cui i giovani o lavoratori in cassa integrazione si adoperano per spesa, farmacia e commissioni varie. Trattasi di un tema condiviso anche da qualche membro della maggioranza.
“Crediamo che queste proposte – conclude Ferrari – possano attirare obiezioni di natura facile, ma anche superficiale. La cosa fondamentale è avere un forte senso di responsabilità e di aiuto alla comunità“.