Nel periodo estivo si sospendono gran parte delle varie attività associative, un po’ per ricaricarsi e un po’ per trovare nuova linfa per l’anno successivo. Ma c’è qualcuno che invece non si ferma e continua a creare nuove iniziative per i propri bambini della Sierra Leone e sono “I Compagni di Jeneba”.
L’ubuntu esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri. Ubuntu significa “io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo”, ovvero, “come è possibile che uno sia felice se tutti gli altri sono tristi?”. Da questa filosofia nasce il motto dell’associazione: “Noi siamo il futuro che vogliamo”.
“I Compagni di Jeneba”, associazione di cui ci siamo occupati molte volte, da diversi anni fornisce il proprio sostegno ad un gruppo di 300 bambini nel villaggio di Goderich in Sierra Leone. Grazie ai tanti sostenitori possono garantire loro supporto dal punto di vista alimentare, medico e non ultimo scolastico.
Da un paio di anni sono riusciti ad inserire nella scuola locale anche alcuni piccoli ospiti disabili dell’orfanotrofio Mahanaimi che diversamente non avrebbero nessuna possibilità di accedere anche alla minima istruzione.
Arriva così un’importante occasione di collaborazione con Lush che da sempre sta dalla parte dei diritti umani, negozio di prodotti per la cura e la bellezza del corpo. Per questo sono felici di poter essere ospiti presso i loro negozi all’interno del Centro Commerciale la Grande Mela di Sona nelle giornate di sabato 1 e domenica 2 settembre, e poi sabato 15 e domenica 16 settembre a Verona Bra.
In quell’occasione acquistando la crema mani e corpo #CharityPot il ricavato della vendita (al netto dell’IVA) viene destinato all’associazione “I Compagni di Jeneba” e ai suoi progetti.
In negozio si potrà incontrare direttamente un’incaricata dell’associazione che illustrerà i progetti e le attività svolte, sarà a disposizione per rispondere a domande e curiosità.
A Lush va il loro grande “thenky” (in lingua locale “grazie”) per la loro sensibilità e per l’opportunità di questo evento! E noi cosa possiamo fare? Certamente Ubuntu e recarci nelle date indicate in negozio a dare il nostro contributo perché per essere felici lo dobbiamo essere un po’ tutti.