Natale a ferragosto: a Lugagnano si lavora al presepe 365 giorni all’anno

Il titolo non è uno scherzo. Siamo in piena estate e voglio raccontarvi di quattro amici, amanti dell’arte del presepe, che si impegnano da anni per allestire il presepe artistico che nelle festività natalizie addobba la chiesa di Lugagnano.

Si incontrano una volta a settimana ma gli appuntamenti si intensificano in prossimità del Natale. E’ un impegno costante. Non fanno pause neppure in vacanza perché al mare o in montagna si possono raccogliere alghe, rametti o sassi interessanti per il prossimo presepe.

Lavorano a questo progetto 365 giorni l’anno. Lo pensano, lo realizzano, lo installano e lo smantellano. Un ciclo vitale, dall’inizio alla fine. E chi lo avrebbe mai pensato che servisse così tanto tempo per allietare gli spiriti natalizi che godono della rievocazione della natività solo pochi minuti all’anno?

C’è davvero tanto lavoro dietro quel presepe. C’è tutta la passione dei presepisti Enea Cacciatori e Leonardo Perazzolo e degli instancabili bocia (così amano definirsi loro) Maurizio Zandonà e Giuseppe Sandri. E poi ci sono i simpatizzanti, gli artigiani che collaborano con loro, Alberto, fratello di Maurizio, e Franco, papà di Enea.

Indosso i sandali estivi quando in questi giorni d’agosto vado a trovarli nel loro laboratorio, il magazzino sotto il centro parrocchiale. Sembra che abbia nevicato ma sono solo briciole di polistirolo.

Barattoli di vernice, seghetti, taglierini, colla, legnetti e tanto altro. Una bacheca con attaccate foto di paesaggi palestinesi che servono da ispirazione. Quest’anno il presepe sarà ancora più grande, 5×5 metri. Costruito su tre piattaforme mobili che poi verranno trasportate e assemblate in chiesa. Lavorare su tre basi staccate è una novità, permette di operare più agevolmente alla parte di sfondo del presepe e dovrebbe essere più pratico l’assemblaggio finale visto che precedentemente i blocchi del presepe  venivano smontati e riassemblati in chiesa.

Ci sarà sempre l’intenso gioco di luci dal giorno alla notte ma con un impianto elettrico tutto nuovo, frutto di una donazione importante. Un impianto a led, più ecologico e a risparmio energetico. Tante novità che rendono il lavoro di questi volontari ancora più faticoso ma stimolante perché sotto sotto sono dei veri artisti e la creatività ce l’hanno dentro. Così come hanno nel cuore l’amore per la comunità e per il lavoro di gruppo. Li unisce un sano spirito di amicizia e sanno bene cosa vuol dire fare volontariato, quanto tempo richieda ma anche quante soddisfazioni dia.  

La loro prossima opera d’arte, che poi sarà di tutti i visitatori, rappresenterà un paesaggio Palestinese e la natività sarà rievocata in una grotta, come nel presepe di San Francesco del 1223. Sono passati 800 anni da quel primo presepe vivente di Greccio, e da allora la tradizione non ha più subito arresti.

Quindi, tra soli quattro mesi, quando ammireremo il presepe artistico nella chiesa di Lugagnano, ricordiamoci di quanto impegno è costato, di quanta passione e dedizione, e riflettiamo sulla bellezza di essere parte di una comunità attiva.

Nata il 29 gennaio del 1976, parte attiva da sempre nella comunità di Lugagnano, con una breve interruzione per trasferimento a Decimomannu vicino a Cagliari. Ha conseguito la maturità scientifica presso il liceo Galileo Galilei a Verona e attualmente è impiegata in un’Agenzia di Assicurazioni. Sposata e madre di due figli, trova sempre il tempo per dedicarsi alla sua passione, la lettura.