E’ scomparso mercoledì scorso 29 ottobre, a settantasette anni, Marino Bonomi, figura molto conosciuta e apprezzata nel panorama culturale e associativo del Comune di Sona.
Nato a Valeggio nel 1937, laureato in Ingegneria a Padova, era sposato con due figlie. Nel nostro Comune è arrivato nel 1972 avendo deciso con la moglie di scegliere la vita di paese, anziché quella della città ben più impegnativa, per crescere la famiglia. Insegnante e libero professionista, per la conoscenza di un collega di lavoro abitante a Palazzolo, cercò nel Comune di Sona la sede della futura dimora.
A Sona paese trovò ciò che cercava, una proprietà collocata nel verde, in un’area tranquilla. Tuttora l’abitazione dove viveva è un’invidiabile oasi di verde, pur essendo collocata in centro al paese.
Quando andammo ad intervistarlo qualche anno fa ci raccontò che fu importante nella scelta di venire a vivere qui constatare anche che, in quei primi anni ’70 a Sona paese i bambini potevano giocare ancora nella piazza antistante Chiesa e Comune.
Pur avendo scelto un paese per vivere ed una collocazione abitativa molto tranquilla, non pensò certo di isolarsi, dopo il lavoro, dalla Comunità che lo stava ospitando. La prima occasione per potersi inserire nella Comunità di Sona furono i Decreti Delegati, normativa che a partire dal 1974, cambiò radicalmente nella scuola i rapporti insegnanti, genitori, alunni. Per cinque anni, quale genitore, si impegnò all’interno dei nuovi organismi con molto interesse.
Volendo però dare qualcosa in più, rispetto a quanto previsto dalla norma legislativa, propose ai genitori del paese di Sona anche delle iniziative extra-scolastiche. Fu l’ideatore ed il primo organizzatore della Tartalepre. Era una corsa podistica, non competitiva, che portò una volta all’anno per trenta anni sulle colline del nostro Comune bambini, genitori e nonni che potevano scegliere un ritmo di corsa lento come la tartaruga o veloce come la lepre. Fu subito un successo; si arrivò in pochi anni ad iscrivere più di 300 partecipanti ad ogni evento.
Interessato in generale a tutte le attività che si svolgevano sul territorio, nel 1988 Marino Bonomi venne chiamato ad assumersi la responsabilità di Presidente della Banda Comunale, sostituendo Carlo Giardini, Presidente dal 1977. Per venti anni, come ci disse, fece “un’esperienza di sopravvivenza economica” all’interno di una Associazione, molto amata ed apprezzata nelle sue presenze sul territorio, ma spesso dalle Amministrazioni comunali tenuta in minor conto, in occasione dell’elargizione di contributi, rispetto alle Associazioni sportive.
Nel 1987 l’Amministrazione comunale avviò l’Università della Terza età e del Tempo disponibile. Era un’iniziativa che si proponeva di organizzare incontri per anziani, su temi di interesse generale o specifici per il mondo della terza età. Ottenne un buon successo al punto che venne richiesto che la partecipazione fosse consentita anche ai “non anziani”. La richiesta fu accolta e l’iniziativa venne trasformata in Università Popolare, sull’esempio di esperienze presenti da qualche anno in alcuni grossi Comuni e mutuata da esperienze straniere.
Da quel momento fu scelto quale Rettore proprio Marino Bonomi. Parlandoci di quell’esperienza ci ricordò che si tentò di raggiungere due obiettivi. I Corsi dovevano essere interessanti per raccogliere il maggior numero possibile di adesioni, ma anche di buon livello culturale, affinchè le serate trascorse “ a scuola” fossero anche fruttuose. L’esborso economico richiesto ai partecipanti doveva essere di modesta entità, per non scoraggiare la partecipazione. Entrambi gli obiettivi negli anni sono stati raggiunti se si considera che i partecipanti, alcuni giungono anche da fuori Comune, hanno raggiunto le 500 unità ed i Corsi oscillano ogni anno tra i 40 ed i 50. Bonomi era tuttora il Rettore in carica.
Per completare l’elencazione delle attività di volontariato intraprese da Marino Bonomi va segnalata quella del “Gruppo Anziani 17 Giugno”, formato da una ventina di persona che, guidate da una fisioterapista, fanno ginnastica adatta alla loro età.
Arrivato da Valeggio, si è sempre sentito molto legato al nostro Comune del quale ha condiviso momenti di impegno civico in prima persona, come è dimostrato da quanto sopra abbiamo scritto.
Nel lasciarci dopo quell’intervista ci ricordò come, dopo alcuni anni di permanenza sul territorio, un’abitante di vecchia data del Comune gli si rivolse e, parlando dei tanti nuovi cittadini da poco insediati, disse “noi vecchi abitanti di Sona”. Marino Bonomi, con piacere, capì che era percepito ormai come “un indigeno”.
I funerali si svolgeranno oggi, venerdì 31 ottobre, alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale di Sona.