Dopo oltre venti anni di passione e dedizione, quattordici dei quali passati in nazionale, quando ti si presenta l’occasione di essere riconosciuti come migliori, è bene crederci fino alla fine e cogliere questa opportunità.
Questo ha fatto Silvina Turrini di San Giorgio in Salici, il 28 agosto scorso, quando ha confermato la propria bravura nella specialità della pesca al colpo vincendo la medaglia d’oro ai mondiali che si sono tenuti sul Rio Guadiana a Merida, in Spagna.
La pesca al colpo è una specialità della pesca in cui ci si avvale dell’uso del galleggiante per indicare l’abboccata del pesce.
L’amore per questo sport è nato in lei grazie al compagno, figlio del campione nazionale Pino de Angelis. In pochi anni l’allieva ha superato il maestro, vincendo diversi riconoscimenti a livello nazionale e mondiale.
Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, ha cambiato diverse società e al momento milita in una società emiliana di Reggio Emilia, la “Gatto Azzurro” Colmic.
Tutti i week end e ogni volta che ne ha la possibilità si allena e si esercita nei corsi d’acqua italiani vicini o lontani che siano, come nell’Arno o nel già più locale Mincio, anche in compagnia dei membri della società di cui fa parte, persone di varie età, anche giovani, alle quali cerca di trasmettere al meglio questa passione.

Insieme a chi ha più esperienza, condivide con i più giovani l’amore per questa disciplina e il rispetto per l’ambiente e gli animali che essa comporta, in quanto spesso i pesci dopo essere stati pescati – e aver svolto per poco tempo la loro funzione di “trofeo” – vengono liberati.
Ci sono diverse tipologie di campionati in Italia, alcuni che prevedono gare miste, a cui prendono parte sia uomini sia donne, e altri unicamente femminili come può esserlo il Campionato nazionale femminile, il cui primo posto (raggiunto da Silvina nell’ edizione del 2015) dà il diritto a un posto nella squadra nazionale di pesca.
Gli altri cinque posti vengono solitamente occupati da atleti e atlete scelti dai capitani delle varie squadre o secondo una decisione tecnica. I mondiali si sono tenuti in Spagna, sotto il sole e nel caldo torrido di agosto. La spedizione è durata una settimana, da lunedì 22 a domenica 28.
I primi cinque giorni, con sessioni di quattro ore, sono serviti come prova per la gara ufficiale che si è tenuta sabato e domenica. In quei due giorni quindici nazioni si sono affrontate nella pesca al colpo, in una competizione dove contava il peso dei pesci pescati: all’aumentare del numero e quindi del peso venivano diminuiti i punti di penalità, meno penalità porta al risultato migliore.
Silvina ha garantito alla squadra italiana il posto grazie ai suoi risultati: 498 pesci il primo giorno e 495 per il secondo, guadagnando così anche la possibilità di salire sul gradino più alto del podio nel singolo e poter così vantare il titolo di migliore al mondo, dopo essere arrivata, in anni precedenti, al bronzo.
Questo suo traguardo le ha assicurato la medaglia più preziosa (secondo e terzo posto sono stati occupati rispettivamente da un’atleta spagnola e da un’atleta polacca), ma non da meno è stata la nazionale italiana che ha ottenuto nella gara a squadre il terzo posto, arrivando così alla medaglia di bronzo, dietro alla Polonia e alla Spagna.
Domenica 11 settembre, Silvina è stata impegnata invece nei campionati nazionali italiani, confermando ancora le proprie spiccate capacità per la pesca classificandosi seconda dietro a Pollastri Simona, di Modena. Il terzo posto è stato invece conquistato da Sgobbo Anna, di Rovigo.
La soddisfazione è grande, dopo tanta fatica e tempo dedicati a questa disciplina che forse, nell’immaginario collettivo, sembra anche che possa essere preclusa al genere femminile. Silvina, con i suoi risultati, ha ampiamente dimostrato che così non è e la medaglia che può portare al collo è il chiaro esempio della dedizione, della passione e dell’impegno che hanno portato i loro frutti a una vita passata nella passione per questo sport.