Liu Bolin, l’artista cinese conosciuto come “l’uomo invisibile”, è stato protagonista di una straordinaria performance, che lo ha visto pochi giorni fa “nascondersi” tra gli scaffali del supermercato Rossetto ubicato presso il centro commerciale La Grande Mela a Lugagnano.
Dopo due giorni di intensi preparativi, l’artista si è trasformato in camaleonte, mimetizzandosi tra i prodotti presenti nella coloratissima corsia dei succhi di frutta e facendosi immortalare negli stupefacenti scatti che riproduciamo.
Bolin è un creativo di fama internazionale e collaboratore della galleria veronese Boxart, che ha scoperto, sostenuto e presentato negli anni opere di arte contemporanea estremamente interessanti.
Nel corrente mese di ottobre, le performance di Liu Bolin hanno dato vita a tre scatti inediti dedicati all’Italia: il primo presso il Duomo di Milano, il secondo all’interno dell’Università Bocconi e il terzo tra le corsie dell’Iperalimentare Rossetto di Lugagnano.

La passione per il camouflage è il tratto distintivo che si collega al suo vissuto personale, alla storia del suo Paese, in particolare alla demolizione, voluta dal governo di Pechino, nel 2005, del quartiere dove risiedevano artisti ritenuti “scomodi”, come lui.
Camuffandosi, Bolin non vuole scomparire o nascondersi, tutt’altro. Gli scatti che lo vedono protagonista vogliono in qualche modo denunciare la perdita dell’identità individuale nella società dei consumi, l’omologazione del pensiero, le disuguaglianze, la scarsa considerazione nei confronti degli artisti, l’importanza della conservazione del patrimonio culturale.
Per esempio, mimetizzarsi tra le forme e i colori dei prodotti di un grande supermercato vuole essere un modo per denunciare il consumismo, mentre la foto dentro il prestigioso archivio della Bocconi, in cui si fonde con uno scaffale pieno di volumi preziosi, intende sottolineare come sia fondamentale la tutela del patrimonio culturale, un tesoro da custodire gelosamente.
“E’ stato per noi un vero piacere ed onore ospitare un artista del calibro di Liu Bolin – spiega al Baco Michele Rossetto del Gruppo Alimentare Rossetto –. Abbiamo avuto modo di vedere da vicino quanto sia stato impegnativo ottenere il risultato che l’artista si era proposto di raggiungere e ammirevole la professionalità con cui ha lavorato il suo staff.”
Per ottenere un body painting perfetto, la tuta che Bolin ha indossato e il suo volto sono stati interamente dipinti a mano da due artisti italiani, uno dei quali veronese, Andrea Facco.
“E’ stato Bolin a cercare noi, a scegliere il nostro punto vendita per una sua performance – sottolinea Michele Rossetto – e questo è per noi motivo d’orgoglio. Si è trattato inoltre di un’occasione unica per renderci conto di quanto, in un periodo storico in cui siamo bombardati da immagini, sia importante osservare sempre con occhi attenti e curiosi”.