Chi ha partecipato alla serata Lugagnano’s Sixty Years il 15 settembre scorso vive ancora del ricordo di una manciata di ore trascorse in grande armonia, quasi fosse un incantesimo.
Chi non ha partecipato non può immaginare la sensazione che i 270 partecipanti hanno provato. Raccontare questa esperienza servirà quindi soprattutto ad alimentare il ricordo di chi c’era, ma servirà anche ad alimentare la curiosità di chi non c’era nella speranza che in futuro l’evento possa essere replicato.
Sicuramente il successo della serata è stato favorito dal clima estivo e dalla location “Casa vecia” di Giancarlo Perina anche lui direttamente coinvolto come lugagnanese del 1964, ma quella pensata nata per caso a luglio davanti ad un aperitivo la domenica mattina in Baita Alpini a Lugagnano ha lasciato realmente il segno.
Si sa che, quando si organizza una “festa della classe” a distanza di anni dall’ultimo incontro, la memoria torna indietro a rivisitare le esperienze dell’infanzie e dell’adolescenza. È una reazione inevitabile che genera quella sensazione di benessere che mette pace, serenità e tanta allegria.
Se a questo si aggiunge che di “feste della classe” ve ne erano organizzate dieci in contemporanea, l’effetto non può che moltiplicarsi in modo incontenibile.
Tutto questo è merito sicuramente di tutti i 270 che hanno scelto di partecipare, ma soprattutto è merito del comitato organizzatore che si è preso l’impegno di organizzare e che va sicuramente citato oltre che ringraziato. Nell’ordine: Claudio Zanetti (Classe 1960), Stefano Bergamin (Classe 1961), Pierluigi Fior (Classe 1962), Emanuela Benamati (Classe 1963), Nicoletta Adamoli (Classe 1964), Corrado Busatta (Classe 1965), Alfredo Cottini (Classe 1966), Roberto Spada (Classe 1967), Riccardo Faccincani (Classe 1968) e Aldo Brentegani (Classe 1969). A questi vanno sicuramente aggiunti quanti si sono affiancati allo staff a supporto dell’organizzazione ed ai gestori dell’eccellente servizio enogastronomico.
Le foto del servizio sono di Mario Pachera.
