Lugagnano tra due fuochi: Aumentano sul territorio le emergenze ambientali

Lugagnano tra due fuochi, e tutti ci sparano contro. Ci verrebbe da dire così, vista la recentissima approvazione della nuova discarica in località Siberie, in territorio comunale di Sommacampagna ma appena al di là della ferrovia.

Infatti il Comune di Sommacampagna ha dato parere favorevole alla discarica, nella ex cava di proprietà comunale, per lo stoccaggio di 700 mila metri cubi di rifiuto secco, secondo quanto riportato, non pericoloso e non putrescibile.

Secondo invece i volantini apparsi poco prima dell’approvazione, la discarica Siberie “porterà sopra le nostre falde acquifere e vicino alle nostre case rifiuti industriali provenienti da tutta Italia e che possono contener cianuro, cromo, diossine, solventi, metalli pesanti, amianto e così via”. Costerna ancor di più l’affermazione riportata da L’Arena di un Assessore di Sommacampagna a proposito dei rifiuti: ”Oramai è un business. La discarica la vogliamo gestire noi”. Bella forza! La gestiscono “loro”, hanno i vantaggi “loro” e a noi lasciano le schifezze!

Qualcuno di “loro” si è preoccupato di dire qualcosa alla cittadinanza di Lugagnano, si è preoccupato di assicurare che non ci saranno danni alla falda acquifera? Che non ci saranno sostanze nocive nel terreno? Che non ci saranno maleodori nell’aria che ci costringeranno a rimanere chiusi in casa d’estate? Che non ci sarà la proliferazione di animali poco piacevoli, vedi topi, zanzare, mosche, fin sull’uscio delle nostre case?

Noi tutti abbiamo ben presente il nauseabondo odore che propagava la discarica di Caselle, vicino all’ingresso della tangenziale sino a qualche anno fa, lo stesso odore che ora propaga la discarica di Pescantina. E oltre al danno ci sta pure la beffa. Il Comune promuove, gestisce e gode dei benefici monetari della discarica. I cittadini di Sommacampagna, a quanto pare, godranno di alcuni sgravi sui tributi comunali per tutta la durata della discarica. Vorrebbe dire che a Custoza non pagano alcuni tributi, per i loro rifiuti che scaricano a Lugagnano.

“Loro”, sono tutti contenti, come dargli torto? A questa discarica aggiungiamo la recente approvazione dell’ampliamento della confinante cava di ghiaia sempre alle Siberie e l’inizio dei lavori di estrazione della cava di Betlemme, dove è prevista l’escavazione di un milione e mezzo di metri cubi di ghiaia in dieci anni, per una superficie superiore ai 181mila metri quadrati. E anche qui, si pretendeva che i mezzi pesanti passassero da Lugagnano.

Ma, se da un lato ci attaccano con cave e discariche, dall’altro ci attaccano con zone industriali.

In territorio di Bussolengo, ma a ridosso di Lugagnano, proliferano i capannoni industriali. La zona a sud dell’Ipermercato Auchan, sotto la ex Statale 11, sino a lambire le prime case di Lugagnano, sembra destinata ad essere la prossima area industriale, se non verrà sostituita dal fantasmagorico progetto di un autodromo, come si vocifera. Desolatamente annotiamo che cambia poco.

Disagi di traffico, inquinamento acustico, atmosferico. Danni irreversibili all’ambiente, al nostro territorio. Anche Bussolengo tende a scaricare a Lugagnano tutte queste situazioni, potenzialmente dannose, senza preoccuparsi poi di fare, per esempio, un adeguata viabilità che possa supportare il progetto. Tanto, anche in questo caso, i centri abitati del Comune che promuove tali trasformazioni sono lontani e, se ci sono disagi, se li assorbono quelli di Lugagnano.

E in tutto questo, possibile che noi dobbiamo sempre subire? Dobbiamo sempre chinare la testa di fronte ad imposizioni dei nostri vicini? Possibile che la nostra Amministrazione non possa opporsi o, almeno, limitare certe situazioni? Possibile certe cose si sappiano sempre in ritardo? Possibile che il nostro futuro possa essere influenzato da decisioni che non abbiamo nemmeno preso?

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