Sta dando i suoi frutti l’incontro di formazione e sensibilizzazione per prevenire le truffe, soprattutto ai danni degli anziani, che i Carabinieri hanno tenuto a Sona, come a Bussolengo ed in altri Comuni del veronese.
Queste iniziative, fortemente volute dall’Arma, hanno appunto l’obiettivo di fornire indicazioni utili a difendersi dagli impostori e ad avvisare con tempestività le forze dell’ordine, a fronte della crescente frequenza con la quale suonano il campanello o fermano e persone per strada individui che si dichiarano parte di una qualche organizzazione.
L’incontro a Sona si era tenuto lo scorso 25 ottobre nell’auditorium parrocchiale di Lugagnano e aveva visto l’intervento, come relatori, del neo comandante della Compagnia dei carabinieri di Villafranca Spataro e del comandante della stazione di Sona-Sommacampagna Boscarato.
Anche il sindaco di Sona Gianluigi Mazzi era stato tra i promotori di quella serata, e aveva dichiarato al Baco che “contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani richiede tante azioni e l’informazione costante è una di queste: è fondamentale aggiornare i cittadini sulle principali modalità di truffa architettate dai malviventi, al fine di arginare un fenomeno spesso sottovalutato. E del quale si trovano spesso a pagare i danni, economici e psicologici, i nostri anziani”.
Proprio la figlia di una signora che era presente a quell’incontro ha contattato domenica scorsa il sindaco Mazzi per avvisarlo che a Lugagnano vi è la presenza di donne che si fingono badanti e che, avvicinandoli con questa scusa, cercano di derubare gli anziani.
“Sono stato contattato dalla figlia di quella signora, che ricordo in sala la sera dell’incontro dei Carabinieri – spiega Mazzi –, che mi ha raccontato che la mattina la mamma era stata avvicinata da una di queste finte badanti, che l’aveva molto spaventata e che aveva tentato di derubarla. Ora sporgeranno denuncia all’Arma”.
“La signora mi ha detto che fortunatamente la mamma era stata presente all’incontro sulle truffe – prosegue Mazzi – e quindi, come consigliato in quella sede, vedendosi in difficoltà ha iniziato ad urlare costringendo la malintenzionata a scappare”.