E’ tempo di iniziare a chiamare le cose con il loro nome, senza girarci troppo attorno.
Vi è un considerevole numero di nostri concittadini che risultano evidentemente afflitti da una dose tale di ignoranza (non scolastica, sia chiaro, ma proprio intrinseca nel loro esistere) che impedisce loro di affiorare sopra il pelo dell’acqua ad un seppur minimo livello di civiltà.
Non si spiega altrimenti come si sia ancora (ancora!) costretti ad assistere quotidianamente lungo le strade del nostro Comune a spettacoli come quello ripreso nell’immagine sopra. La foto è stata scattata a Lugagnano, lungo via Mincio, ma potrebbe essere stata scattata praticamente in ogni strada di uscita da Lugagnano, Palazzolo, San Giorgio e Sona.
Rifiuti abbandonati lungo i cigli stradali, lanciati dai finestrini delle loro (immacolate) automobili da persone incivili, prive di ogni elementare rispetto per gli altri e per i luoghi dove vivono. Persone che magari curano il loro giardinetto o il loro balcone come fossero una piccola reggia di Versailles ma che invece vomitano la loro immondizia negli spazi pubblici. Tanto non è un problema loro, tanto chi se ne frega degli altri.
Troppo indaffarati, troppo occupati da impegni da cui evidentemente dipendono i destini del mondo, per prendersi cinque minuti per recarsi presso le isole ecologiche o per adempiere ad un minimo di raccolta differenziata. Troppo pieni di sé per accorgersi di far parte di una comunità.
Persone che non capiscono che quei sacchetti rossi abbandonati a marcire per strada non sono solo un costo gravoso per tutta la comunità (qualcuno deve poi comunque andarli a raccogliere) ma sono uno sfregio che contribuisce al degrado dei nostri paesi, a creare ambienti sgradevoli, a deturpare luoghi dove vivono anche loro con i loro figli. Persone stupide, profondamente stupide. Persone dannose.
Persone che, per dirne una, purtroppo votano come voi e come voi concorrono alle decisioni pubbliche. Vi sembra giusto? A noi no.