L’ex sindaco Mazzi: “I social del Comune di Sona mi hanno censurato”. Presentata un’interpellanza

Pressoché all’indomani della festosa inaugurazione della nuova Silvio Pellico 2 a Lugagnano, che insieme ai numerosissimi studenti e agli insegnanti ha coinvolto anche le istituzioni e alcune associazioni del nostro Comune, scoppia una bruciante polemica.

Sul proprio profilo pubblico, il consigliere di minoranza ed ex sindaco Gianluigi Mazzi (nella foto di Mario Pachera) lancia nei confronti dell’amministrazione comunale la pesante accusa di censura politica sull’immagine del taglio del nastro. Nel post comparso sui profili social del Comune, infatti, il sindaco Gianfranco Dalla Valentina compare all’angolo destro, escludendo di fatto chi si trovava alla sua sinistra, quindi lo stesso Mazzi e il consigliere di maggioranza Enrico Cordioli.

Di solito nelle foto come queste, se si deve fare un taglio per stare negli “spazi social ha scritto il Consigliere Mazzi su Facebook –, si parte dalla persona più importante ponendola al centro, il Sindaco Dalla Valentina, che taglia il nastro e poi ci si allarga sui due lati con uno spazio pari”. E dopo un sarcasticoChe si siano sbagliati?” Mazzi conclude con l’hashtag #damnatiomemoriae.

Una polemica graffiante nei confronti dell’attuale maggioranza del sindaco Dalla Valentina, che, tuttavia, si spegne dopo qualche giorno, superata da nuovi post e foto. Tra l’altro, due giorni dopo sulla pagina Instagram del Comune di Sona viene pubblicato un breve video (un reel, per usare un gergo tecnico) in cui la foto incriminata viene pubblicata per intero.

Foto a confronto: in alto quella pubblicata sui profili del Comune, sotto quella scattata da Mario Pachera e pubblicata sul nostro sito

A riaccendere però la miccia della polemica è il consigliere di maggioranza Luca Ceriani della lista Direzione Sona, che sotto il post di Mazzi commenta: “Ehhh caro Gianluigi…. Chi di spada ferisce….. Ecc.ecc” (immagine qui sotto), lanciando il sospetto che possa essersi effettivamente trattato di un atto di censura, e non di un caricamento distratto e mal ritagliato sulle pagine social del Comune.

Schermata di Facebook effettuata il 12 novembre 2023

La vicenda esce dal perimetro dei social e diventa un caso istituzionale: con protocollo del 2 novembre il consigliere Gianluigi Mazzi, insieme agli altri componenti del gruppo Scelta per Sona, Corrado Busatta e Antonella Dal Forno, e a Carlo Mazzola di Rinascita per Sona, presenta un’interpellanza in cui si chiede quale sia il preciso riferimento del consigliere comunale Luca Ceriani, il quale, a loro avviso, “conferma la chiara volontà politica della maggioranza di operare, attraverso la censura, una ‘vendetta’ per qualcosa di subìto”. Chiedono, poi, che “venga esposto in consiglio comunale il motivo per cui sia stato censurato il consigliere Mazzi Gianluigi, sindaco uscente e uno dei relatori dell’incontro, dalla fotografia principale dell’evento dell’inaugurazione della nuova Silvio Pellico”.

L’interpellanza è, inoltre, un durissimo attacco politico nei confronti della maggioranza, in quanto i consiglieri di minoranza chiedono “se si ritiene democratico ed intellettualmente corretto censurare figure non gradite politicamente dall’immagine nel suo insieme […], tipico tipica dei peggiori regimi della nostra storia italiana”.

Politica a parte, l’interpellanza approfondisce attraverso alcuni interrogativi anche la gestione dei social media istituzionali, chiedendo delucidazioni in merito all’operatività, ai costi, alle direttive e scelte grafiche e al ruolo del Settore cultura del Comune.

Attraverso questa interpellanza i Consiglieri propongono, infine, che il Consiglio intraprenda quelle attività finalizzate alla deliberazione della “Social media policy”, come presente in molti degli enti e dei siti pubblici istituzionali, in grado di regolamentare l’utilizzo dei social secondo le direttive di base democratiche e già normate a livello nazionale ed europeo, “escludendo invece quelle modalità personali applicate in questi mesi, poco democratiche e poco attente alle parità di rappresentanza”.

L’interpellanza verrà introdotta dal proponente nel prossimo consiglio comunale; se la risposta del sindaco, degli assessori e dei consiglieri non è soddisfacente, gli interpellanti avranno facoltà di presentare una mozione avente lo stesso oggetto e allo scopo di provocare una discussione e un voto da parte dell’assemblea consiliare, il cui significato politico sarà poi valutato dall’esecutivo.

Nato nel 1994 e originario di Lugagnano, scrive per il Baco dal 2013. Con l'impronta del liceo classico e due lauree in economia, ora lavora con numeri e bilanci presso una società di servizi. Nel (poco) tempo libero segue con passione la politica e la finanza e non manca al suo inderogabile appuntamento con i nuovi film al cinema (almeno) due volte a settimana. E' giornalista pubblicista iscritto all'ordine dei giornalisti del Veneto.