“Le Associazioni grandi aiutino le piccole a crescere”. Lo stato del volontariato a Sona nelle parole del Presidente della Pro Loco

La Pro Loco ha la veste giuridica di un’associazione che opera all’interno di un territorio. Ci offre un’idea più precisa il significato del nome: Pro loco, dal latino, significa “a favore del luogo”, per la sua attività di promozione e sviluppo culturale tramite il coordinamento delle associazioni. L’idea è senza dubbio interessante, ma tante associazioni si muovono con lo stesso obiettivo e le stesse modalità, altre non sentono l’esigenza di essere coordinate. Come può allora la Pro Loco inserirsi in questo tessuto associativo, coordinare le associazioni, favorire una crescita comunitaria?

Abbiamo sentito a proposito Luca Foroni, attuale presidente della Pro Loco di Sona.

Oggi qual è lo scopo principale della Pro Loco?

Possiamo fare un distinguo sulle finalità della Pro Loco in generale e sulla Pro Loco di Sona. La Pro Loco, dal punto di vista normativo, è un’associazione che ha una sua entità locale, quindi con una sua Partita IVA, un suo direttivo ecc; mentre dal punto di vista identificativo è un’organizzazione gerarchica a livello di consorzio, presente su tutto il territorio nazionale. Ciò ha i suoi vantaggi: permette sinergie e la collaborazione con diversi enti, come SIAE, Enel ecc. Le potenziali attività della Pro Loco hanno uno spettro di competenza elevato: promuove le peculiarità del territorio sia per i suoi cittadini sia per l’esterno. La Pro Loco di Sona, nata nel 2004 sotto l’Amministrazione Bonometti, oggi si trova in una situazione ibrida: da un punto di vista operativo è un’associazione come le altre. Ora stiamo cercando di conquistare e guadagnarci il ruolo di punto di riferimento sia per l’amministrazione comunale sia per tutte le altre associazioni presenti nel territorio. Una prima tappa da raggiungere è ufficializzare una convenzione tra l’Amministrazione comunale e la Pro Loco. Ora come ora, infatti, la Pro Loco di Sona non ha nessun titolo che le permetta di muoversi con le altre associazioni, e alcune associazioni locali hanno assunto un’autonomia tale da creare scollamento fra di loro. Noi come Pro Loco da due anni ci stiamo impegnando a creare un punto di incontro fra tutte le associazioni, grandi e piccole, in modo da creare dialogo e perseguire obiettivi comuni.

Luca Foroni presidente pro loco 2013Essendo quindi un potenziale buon punto di riferimento e coordinamento fra le varie associazioni, in termini concreti come intende agire la Pro Loco nei loro confronti?

Negli ultimi anni il direttivo si è proposto di concentrare e comunicare informazioni. Una forte esigenza è creare una rete di comunicazione più stretta fra tutte le associazioni: non tutte infatti collaborano con la Pro Loco. L’ideale sarebbe che ogni associazione abbia un contatto diretto con noi. È volontà nostra e dell’amministrazione comunale creare l’Albo delle Associazioni, un’istituzione che permetterà di ufficializzare i ruoli all’interno del variegato tessuto associativo nel nostro comune, e rendere quindi la Pro Loco il centro di questa rete.

Avete progetti o attività in corso con le associazioni?

Da maggio abbiamo iniziato un percorso con il CSV, il Centro Servizi Volontariato, il quale si è reso disponibile ad aiutare tramite la Pro Loco le associazioni del Comune. Riprendo l’obiettivo che ho citato prima: creare una rete tra le associazioni in modo tale che il CSV possa erogare dei corsi di formazione riguardanti diversi ambiti, come, per esempio, l’amministrazione, gli investimenti e la sicurezza. Un altro progetto è ampliare il magazzino della Pro Loco in cui vi sono strumenti utili a tutti gli enti. Un obiettivo che ci stiamo sforzando di realizzare è costituire un calendario annuale di tutte le manifestazioni all’interno del comune. Ciò comporterebbe un vantaggio sia per chi vuole farsi conoscere sia per noi concittadini che andremmo ad approfondire aspetti, curiosità e bellezze del nostro territorio.

Quali i maggiori ostacoli che incontra oggi nel suo operare come presidente: ostacoli politici, rapporto con l’amministrazione comunale, rapporti con i presidenti delle varie associazioni?

Non ho riscontrato per ora difficoltà personali. Una difficoltà è quella di far acquisire e conquistare alla Pro Loco una personalità forte pur operando “dietro alle quinte”, svolgendo quindi tutte quelle operazioni burocratiche e organizzative che permettano di identificare le associazioni come primi attori.

Situazione del tessuto associativo: dove sbagliano, se sbagliano, le associazioni di Sona nel loro agire?

Sono convinto che le associazioni nel nostro Comune non sbaglino: tutte svolgono un lavoro egregio e insostituibile. Tuttavia credo che molte abbiano bisogno di aiuto, sebbene abbiano imparato ad essere autosufficienti. L’ideale è aprirsi e capire e attuare le sinergie che si possono operare tra di noi. Invito a iscriversi alla Pro Loco: è un gesto che non costa nulla, ma che contribuisce molto ad un arricchimento comunitario.

Dopo questa intervista posso affermare che la buona volontà e la determinazione di sfruttare tutti gli strumenti a nostra disposizione e portare al massimo le nostre potenzialità, ci sono. Nel concreto occorre anche l’adesione a questo progetto comune di tutte le altre entità del nostro territorio, parrocchie comprese, per creare partecipazione e, in particolare, punti di incontro.

 

 

Nato nel 1994 e residente a Lugagnano, scrive per il Baco dal 2013. Con l'impronta del liceo classico e due lauree in economia, ora lavora con numeri e bilanci presso una società di revisione. Nel (poco) tempo libero segue con passione la politica e la finanza e non manca al suo inderogabile appuntamento con i nuovi film al cinema (almeno) due volte a settimana. E' giornalista pubblicista iscritto all'ordine dei giornalisti del Veneto.