Lavori alla Scuola Pellico di Lugagnano: il Comune si confronta sul progetto e sugli spazi per i bambini con insegnanti e genitori

Un incontro dal carattere collaborativo, nella prospettiva condivisa dell’interesse dei bambini. Si è caratterizzata per questo aspetto la riunione convocata dal Sindaco Gianluigi Mazzi con l’obiettivo di spiegare il progetto della nuova biblioteca di Lugagnano, che sarà realizzata nel plesso della vecchia scuola Pellico, e di raccogliere esigenze e proposte di insegnanti e genitori in vista del nuovo anno scolastico.

Per il Comune erano presenti, oltre al primo cittadino, anche il Vicesindaco Merzi, gli Assessori Bianco e Cimichella, il Consigliere Bellotti e il responsabile del settore lavori pubblici Fabio Dal Barco.

La polemica era scoppiata alcune settimane fa, proprio sulla pagina Facebook del Baco, a seguito della pubblicazione di un comunicato stampa del Comune, in cui l’amministrazione rendeva nota la volontà di iniziare quest’estate con i lavori di realizzazione della nuova biblioteca, alla quale verranno destinate tre stanze finora utilizzate dalla scuola dell’infanzia.

Genitori e insegnanti avevano criticato questa scelta, temendo che agli alunni sarebbero stati tolti degli spazi preziosi proprio in un momento di emergenza, in cui i contesti scolastici stanno pensando alla riorganizzazione spaziale necessaria per consentire la riapertura in sicurezza.

Un primo incontro chiarificatore si era svolto il 4 giugno, mentre un secondo incontro, a cui hanno partecipato pure le rappresentanti della scuola primaria, in quanto anch’essa collocata con le classi prime e seconde nel plesso della vecchia Pellico, si è svolto appunto alcuni giorni fa.

Mazzi ha iniziato esprimendo il suo dispiacere per le critiche ricevute sui social: “Qualcuno – ha detto – si è preso la responsabilità di scrivere che a noi non importa nulla dei bambini, ma questo è un errore grandissimo. Sono padre di due ragazzi che hanno frequentato questa scuola, e per 120 giorni ho gestito l’emergenza coronavirus pensando al bene di tutti. Adesso molti sono arrabbiati perché nei parchi non si posso usare le giostrine, ma non tengono conto del fatto che dove questo è possibile è perché c’è qualcuno che tutti i giorni procede alla sanificazione, mentre noi non lo possiamo fare perché non abbiamo persone che possano occuparsene”.

Mazzi ha inoltre ribadito che l’opera era stata programmata prima del coronavirus, e i presenti sono stati nuovamente rassicurati sul fatto che non verranno tolti spazi ai bambini, perché il progetto prevede che alla scuola dell’infanzia vengano assegnate altre stanze in sostituzione di quelle che verranno utilizzate per la nuova biblioteca.

Il Sindaco ha anche chiarito quali sono le ragioni sottese al progetto: “Quest’opera – ha detto – risponde ad un’esigenza dei giovani della frazione. Ed è necessaria anche per una ragione di carattere demografico: nella comunità sonese, infatti, ci sono sempre meno nascite e sempre più anziani, e la fascia intermedia è quella che sta crescendo maggiormente”.

Mazzi si è detto convinto che “per amministrare in modo serio occorre pensare al futuro” e, in questa prospettiva, ha presentato qual è il progetto a lungo termine per la frazione di Lugagnano: innanzitutto, l’auspicio per gli anni a venire è il completamento del polo scolastico di via Carducci, con l’edificazione del plesso per le classi prime e seconde della primaria entro i primi mesi del 2023 e, subito dopo, l’inizio della progettazione della nuova scuola dell’infanzia. Quando la vecchia Pellico non ospiterà più gli alunni, perché saranno stati tutti trasferiti nelle nuove scuole, potrà diventare uno spazio a disposizione della comunità, dove oltre alla biblioteca, saranno presenti anche altri servizi, come ad esempio l’ufficio anagrafe.

All’incontro sono stati invitati anche i progettisti Roberto Magnaguagno e Massimiliano Quinto, per la spiegazione dettagliata della struttura della nuova opera, alla quale si accederà attraverso un patio rialzato, da due ingressi aperti verso l’esterno. Non ci sarà quindi alcuna interferenza con la scuola.

Ovviamente, la biblioteca sarà allestita per accogliere tutti i cittadini che vogliano usufruirne, dai più piccoli ai più grandi: le tre stanze saranno infatti allestite con computer, tavoli da studio e anche con comodi pouf per i bambini.

L’Amministrazione comunale ha poi esposto i lavori effettuati nel frattempo nella vecchia Pellico: spostamento della recinzione per l’allargamento dell’area giochi utilizzata dai bambini della scuola dell’infanzia, tinteggiatura della fascia interna della sala mensa e del soffitto delle tettoie di accesso da via Don Minzoni e via De Gasperi, e ristrutturazione di alcuni bagni. Altri lavori in programma sono l’installazione di una tettoia a riparo delle due porte di ingresso della scuola dell’infanzia e il trattamento antiscivolo della rampa di accesso.

L’incontro è proseguito lasciando la parola alle insegnanti, che hanno presentato le loro proposte di gestione degli spazi della vecchia Pellico, oltre che gli interventi che ritengono siano da effettuare in vista del nuovo anno scolastico.

Una mamma ha poi sollevato una questione che, indubbiamente, interessa tutti: cosa si potrà fare a settembre per garantire il distanziamento necessario alla riapertura in sicurezza? Secondo il Sindaco Mazzi, gli spazi della vecchia Pellico dovrebbero essere sufficienti, “ma se non dovessero bastare – ha assicurato – ne cercheremo altri e, se dovesse essere necessario, potremmo pensare a una tensostruttura esterna”.

Nata nel 1988, coltiva la passione per la scrittura da quando era bambina. Da ottobre 2020 è Vicedirettore del Baco, per cui scrive da quando aveva 17 anni. Laureata in Scienze filosofiche all’Università San Raffaele di Milano, ha poi conseguito il dottorato di ricerca in Scienze dell’educazione e della formazione continua all’Università di Verona, dove ora insegna. È giornalista pubblicista, iscritta all’Ordine dei giornalisti del Veneto, e ha collaborato per dieci anni con il quotidiano L’Arena, come corrispondente per il territorio sonese.