Concludiamo il giro di interviste ai componenti della nuova giunta comunale di Sona con Maurizio Moletta (nella foto di Mario Pachera), già assessore durante l’amministrazione Gualtiero Mazzi dal 2008 al 2013, poi consigliere di minoranza durante gran parte dei due mandati di Gianluigi Mazzi nell’ultimo decennio. Oggi nella giunta del sindaco Gianfranco Dalla Valentina, Moletta è nuovamente assessore con delega al verde e manutenzioni, all’urbanistica, all’edilizia privata e alla polizia locale.
Appartenente alla lista Lega-Forza Italia, Moletta alle ultime elezioni è stato il quarto candidato più votato con 159 preferenze, raccolte soprattutto nella frazione di San Giorgio in Salici, presso cui abita con la moglie e le due figlie.
In riferimento alle deleghe di sua competenza, che bilancio possiamo fare dei cinque anni dell’amministrazione precedente e quali sono le priorità su cui intervenire?
Le deleghe all’urbanistica e all’edilizia sono una novità per me, quindi, ad oggi, non entro nel merito del mandato precedente o delle aspettative per il prossimo quinquennio. Relativamente agli ambiti delle altre deleghe non posso dire che siano stati gestiti male, anche se ci sono margini di miglioramento.
Ad esempio?
Ritengo sia necessaria una maggior presenza sul territorio della polizia locale affinché sia garantita una maggior sicurezza ai nostri cittadini. È importante che i vigili svolgano una funzione di deterrente nei confronti dei malintenzionati e si crei una sinergia con le altre forze dell’ordine locali, come i carabinieri di Sommacampagna. A tal proposito, è nostra intenzione organizzare degli incontri con la cittadinanza – soprattutto la fascia più anziana – al fine di fornire una serie di indicazioni di comportamento per prevenire episodi di truffa o altro.
Riguardo, invece, alle manutenzioni? Uno dei cavalli di battaglia della vostra campagna elettorale.
Vogliamo garantire una maggior presenza sul territorio. Abbiamo iniziato, infatti, fin da subito un martellamento degli uffici per dare risposte più certe e tempestive alle richieste dei cittadini, che ci richiedono migliorie soprattutto sulle strade. Siamo intervenuti fin da subito nei luoghi di maggior criticità, come via Palladio a San Giorgio in Salici.
Eppure, in interviste già pubblicate sulla nostra rivista (come l’ultima di fine anno all’ex sindaco Gianluigi Mazzi, NdR) traspare che non è vero che si spenda poco o che ci sia più attenzione alla frazione più popolosa, Lugagnano.
Il “martellamento” sopracitato non è da parte mia un rimprovero ai nostri uffici comunali. Anzi, ne approfitto per specificare che la qualità professionale dei nostri uffici comunali è alta. Bisogna, però, sollecitare le ditte incaricate di svolgere i lavori sul nostro territorio.
Sta diventando, ormai, un’abitudine da parte della cittadinanza segnalare i disservizi sul territorio attraverso una foto sui social. È un metodo corretto? Altrimenti qual è il canale di comunicazione ufficiale?
I social non rappresentano una segnalazione ufficiale al Comune, né, tantomeno, telefonare all’assessore di turno. Sul sito del Comune c’è una sezione apposita in cui è possibile selezionare la tipologia di guasto o segnalazione, e si trovano i rispettivi numeri di telefono degli uffici comunali. Possiamo, però, valutare di semplificare la procedura o di renderla più visibile e intuitiva.
Quali saranno le strutture o gli aspetti a cui dedicherete maggiore attenzione in termini di manutenzioni?
In primis le scuole, poi le strade, le strutture sportive e i cimiteri. In base, tuttavia, all’urgenza, alla priorità e alla criticità delle rispettive situazioni valuteremo i nostri interventi. Come è successo nella notte del disastroso temporale del 24 luglio (che ha causato ingenti danni ad autovetture e a edifici e problemi alla viabilità nel nostro Comune, NdR), la macchina operativa si è messa subito in moto: io, il sindaco e l’assessore Vicentini eravamo sul territorio per coordinare al meglio e fin da subito i primi interventi di messa in sicurezza.
Passiamo, ora, al capitolo urbanistica ed edilizia privata.
Lavorando con coscienza e buonsenso, la mia priorità è snellire tempistiche e burocrazia al fine di portare un valore aggiunto sia alla cittadinanza sia al Comune.
A seguito di una generosa elargizione dei bonus edilizi negli ultimi anni da parte dello Stato centrale, il Comune può effettuare ulteriori verifiche di congruità e correttezza dei lavori sugli immobili?
Non è competenza del Comune effettuare controlli di questo tipo, forse in minima parte. Ma è ovvio che favoriamo la massima collaborazione con gli organi preposti.
La caserma dei carabinieri è stato uno dei temi sotto i riflettori della campagna elettorale. Lei che opinione ha a riguardo? Non essendo presente nel vostro programma elettorale, è un tema che, comunque, non scartate?
Specifico, innanzitutto, che si tratterebbe di una tenenza, non di una caserma. Al di là di ciò, il problema è il numero degli agenti, senza considerare, inoltre, il fatto di trovare un alloggio ai carabinieri. Quindi, il problema è il rapporto tra le forze dell’ordine e il numero di residenti nel nostro Comune, che ci impegneremo a migliorare. La tenenza, certo, può essere una soluzione, ma non così fattibile o tempestiva come può sembrare.
Accanto a questo tema c’è il servizio del controllo del vicinato. Qual è il suo punto di vista su questo progetto?
Rispetto a quando è partito qualche anno fa, il controllo del vicinato si è un po’ spento ultimamente. In qualità di coordinatore di San Giorgio posso affermare che il numero delle segnalazioni è diminuito. Sono, quindi, diminuiti i comportamenti dei malintenzionati o i nostri cittadini hanno perso l’abitudine di comunicare? Eppure, continuiamo a riscontrare parecchie segnalazioni su Facebook, nonostante i social non rappresentino nulla di ufficiale o istituzionale. Sarà nostro compito pubblicizzare maggiormente quest’ottima iniziativa del controllo del vicinato.
E riguardo ai sistemi di sorveglianza nelle quattro frazioni, invece?
Alcune telecamere nel nostro Comune sono obsolete e richiedono un aggiornamento o una revisione, magari collocandole nei punti più strategici, come all’entrata o all’uscita di ciascuna frazione o all’interno dei cimiteri.
La videosorveglianza può prevenire o risolvere il problema dell’abbandono dei rifiuti?
L’abbandono dei rifiuti, purtroppo, è un problema generale e sconfina il nostro territorio. Le telecamere possono aiutare, ma non risolveranno il problema. Al fine di contrastare questo fenomeno un’idea può essere quella di costituire un corpo di agenti ambientali volontari in supporto alla polizia locale, che possono dunque intervenire – ma non sanzionare –, magari aprendo il sacchetto e cercando riferimenti del proprietario.
Si tratta di un progetto già in funzione in altri Comuni?
So che nel vicentino questo progetto è stato istituito e ha permesso di ridimensionare notevolmente il problema dell’abbandono dei rifiuti.
Per concludere, cosa ha rappresentato per lei Silvio Berlusconi sia in termini politici sia personali?
Io ho conosciuto Berlusconi tanti anni fa a Verona, permettendomi di confermare le impressioni che avevo su di lui: intelligente, carismatico e un grande imprenditore. Politicamente è stato da una parte amato e da un’altra odiato, è evidente; tuttavia, ha lasciato indubbiamente un segno nella politica del nostro Paese.
E cosa pensa riguardo alla bocciatura della mozione presentata dal consigliere Carlo Antonio Mazzola di Rinascita per Sona, che proponeva di individuare un luogo d’interesse pubblico, come una via, una piazza o un parco, da intitolare a Berlusconi?
Fa piacere che ci sia stato un interesse per una dedica al nome e alla memoria di Berlusconi, che, a mio avviso, la meriterebbe soprattutto in quanto imprenditore. Tuttavia, ritengo sia ancora prematuro parlarne. In quanto assessore, comunque, non avrei potuto votarla, era una decisione in carico ai consiglieri comunali.