Proseguiamo anche questa settimana la presentazione dei dati degli “Attualmente Positivi” per tutti i Comuni della Provincia di Verona; come di consueto, il nostro focus sarà orientato sul Comune di Sona, sui territori confinanti e sui Comuni con più di 15.000 abitanti.
Come sempre, per i grafici e le tabelle che riproponiamo settimanalmente, useremo il nostro particolare indicatore che mette in relazione il numero degli “Attualmente positivi” (“AP”) con la Popolazione Residente (“PR”) in modo da ottenere un parametro che consente di vedere l’andamento dell’epidemia nei diversi paesi della nostra provincia (il numero degli “AP” è dato dalla differenza fra le persone che sono risultate positive ad un tampone molecolare e le persone che sono guarite o, purtroppo, decedute).
Importante è anche non dimenticare che, quando i numeri degli “AP” diminuiscono non è detto che non vi siano nuovi contagi; il numero degli “AP” è sempre calcolato per “differenza” (es. Nuovi contagi nel giorno = 10; guariti nel giorno = 12; numero degli “AP” che entrano nel calcolo del nostro indicatore = -2).
Per la situazione che si sta evidenziando dai numeri che pubblichiamo quotidianamente, in questi articoli di sintesi, è possibile anche incorrere in ripetizioni di cose già dette. Se così dovesse essere ce ne scusiamo fin d’ora, del resto, lo vedrete dai grafici che poniamo oggi alla vostra attenzione, la situazione è ancora fluida; a territori nei quali il virus perde incisività, corrispondono territori in cui il virus cresce e allontana la possibilità di dimenticare nel cassetto l’odiata mascherina.
Il primo grafico che presentiamo rappresenta la “curva” dell’epidemia del 2021 per il territorio di Sona, confrontata con i dati registrati per il medesimo periodo nel 2020.
Se proprio non è cresciuto, il numero dei contagi a Sona sembra essersi “stabilizzato” su valori più alti rispetto a quelli dello scorso anno; in ogni caso, usare il termine “stabilizzazione” è comunque un eufemismo, stante i tanti “su e giù” repentini che ci mostrano i numeri. Non vi è dubbio che, salvo imprevedibili cali repentini dei contagi, per il nostro Comune, il punto di contatto fra le due linee si sposta in avanti nel tempo.
Lo stesso grafico, realizzato per l’intera provincia ci mostra una situazione sostanzialmente analoga.
In questo diagramma abbiamo esposto la curva dell’epidemia rilevata per la provincia di Verona nel 2020, fino a fine mese. La settimana scorsa avevamo detto che “i numeri ci dicono che probabilmente dovremo ancora pensare di dover fare i conti con dei sali e scendi degli “AP” non propriamente programmati” e così, purtroppo, è stato.
Anche osservando i dati provinciali, l’incontro fra le due curve deve essere rimandato ancora di qualche giorno; in ogni caso questo auspicato incrocio (che significherebbe una chiusura della crisi epidemica anticipata rispetto allo scorso anno) non è detto che ci sarà perché, con la situazione che stiamo vivendo, è possibile anche ipotizzare che non si giunga a una data in cui le due linee si equivalgano, se non a fine pandemia, quando i nuovi contagi saranno prossimi allo zero.
Per avere un altro dato che illustri quanto avvenuto nell’ultimo periodo e che esprima numericamente quanto abbiamo presentato con il grafico, possiamo calcolare la media dei contagi per Comune che avevamo la settimana scorsa (Numero degli “AP” / 98 o 97) e che si presenta mentre stiamo scrivendo questo articolo.
Il 14 aprile avevamo una media di circa 40 “AP” per Comune (30 se escludiamo il Comune di Verona); oggi abbiamo una media di circa 38 “AP” per Comune se includiamo nel calcolo Verona, 27, se escludiamo Verona. Per questo possiamo affermare che, oggi, la situazione è globalmente invariata rispetto a quella di una settimana fa.
Proponiamo ora la tabella del numero degli “AP” per i Comuni che sono, solitamente, al centro delle nostre elaborazioni.
Una volta calcolato il nostro indicatore (“PR”/”AP”), per Sona e per i Comuni limitrofi, otteniamo la seguente tabella.
I dati che ci vengono offerti da questa tabella meritano qualche considerazione. In primis è evidente il marcato ridimensionamento dell’incidenza del virus fra la popolazione residente nel territorio di Valeggio sul Mincio. Questo Comune, che solo qualche settimana fa rappresentava il territorio dove l’incidenza del virus fra gli abitanti era la più alta del comprensorio preso in esame, è passato dall’avere 1 “AP” ogni 268 abitanti ad inizio periodo, all’avere 1 “AP” ogni 518 abitanti a fine periodo; praticamente la presenza del virus in questa popolazione si è dimezzata.
Un altro territorio dove il miglioramento è stato sensibile è sicuramente quello di Castelnuovo del Garda, dove si è passati dall’avere 1 “AP” ogni 294 abitanti all’avere 1 “AP” ogni 390 abitanti. Viceversa, sempre considerando questo insieme di Comuni, il territorio dove l’incidenza del virus fra la popolazione residente è aumentata maggiormente è stata sicuramente Sommacampagna dove si è passati dall’avere 1 “AP” ogni 284 abitanti all’avere 1 “AP” ogni 242 abitanti circa.
A Sona, si può dire che la situazione è la stessa di una settimana fa, la variazione che si è manifestata in questo periodo è numericamente insignificante (-2,43); piuttosto, per il nostro Comune, va evidenziato che il nostro indice si sta ulteriormente allontanamento, verso il basso, dall’indice medio provinciale, segno che il virus si sta diffondendo a Sona in misura ancora maggiore rispetto al resto della provincia.
Quest’ultima affermazione è corroborata anche da un’altra evidenza che emerge dai dati della tabella: mentre la media generale presenta un + 12,52 dell’indice, la media riferita a questo gruppo di Comuni presenta un – 11,30; in altre parole, nell’ovest della provincia di Verona (in questo insieme di Comuni) sembra che il virus si stia ancora diffondendo in misura maggiore rispetto all’intera provincia.
Dalla stessa tabella possiamo trarre il grafico che segue:
Questo grafico mette in chiara luce l’evoluzione dell’epidemia nei due Comuni che hanno presentato le performance migliori che, lo ripetiamo, sono stati Valeggio sul Mincio e Castelnuovo del Garda. In evidente retro marcia Sommacampagna, che si è portata sui valori medi degli altri Comuni del comprensorio. A Sona, dopo un timido tentativo di risalita che si è verificato intorno al 18/19 aprile, analogamente a quanto sta avvenendo a Bussolengo e a Verona, la tendenza è quella di assestarsi poco sotto le medie di riferimento.
Per quanto riguarda la situazione nei Comuni con più di 15.000 abitanti, invece, dopo aver calcolato per ogni territorio il nostro parametro di riferimento (“PR”/”AP”), otteniamo la seguente tabella:
Parità assoluta, ma stiamo facendo valere il fattore campo! Ci spieghiamo meglio: di questi 14 Comuni, 7 presentano una situazione migliore rispetto ad una settimana fa, e 7 presentano una maggiore incidenza del virus fra la popolazione residente.
Entrambe le medie, però, presentano un segno positivo (+ 12,52 per la Media generale e + 2,18 per la Media parziale): ne consegue che, per questo insieme di Comuni, che è molto rappresentativo perché copre il 58,60% circa della popolazione veronese, la situazione sta lentamente migliorando.
Questa settimana il miglioramento più sensibile si è registrato a Negrar, dove si è passati dall’avere 1 “AP” ogni 305 abitanti all’avere 1 “AP” ogni 712 abitanti circa; in questo momento la situazione a Negrar è migliore anche rispetto a quella di Bovolone che per un lungo periodo è stato il territorio dove era minore l’incidenza del virus fra la popolazione. Per contro, San Giovanni Lupatoto è stato il territorio dove il virus è tornato nuovamente a diffondersi fra la popolazione residente (da 1 “AP” ogni 317 abitanti ad 1 “AP” ogni 244 residenti).
Il grafico che segue, tratto dalla medesima tabella, ci mostra meglio l’evoluzione della malattia in questi Comuni.
La settimana scorsa avevamo detto che c’erano i prodomi per una possibile apertura “a ventaglio” delle diverse linee, questo avrebbe significato che ci sarebbero stati Comuni dove si sarebbe registrato un notevole miglioramento della situazione e Comuni dove la situazione avrebbe potuto peggiorare sensibilmente.
Fortunatamente abbiamo fatto centro solo con la parte migliore del ventaglio: questa settimana presenta 4 Comuni (Negrar, Bovolone, Valeggio sul Mincio e San Bonifacio) le cui linee si stendono verso l’alto, ma non ci sono altrettanti Comuni le cui linee sprofondano verso il basso; la maggior parte di questi 14 Comuni viaggia compatta leggermente sotto le linee mediane.
Osservando i dati dell’evoluzione dell’epidemia per Sona rispetto a quella di Verona e a quella della media provinciale, otteniamo la seguente tabella e il grafico che la rappresenta.
Il capriccioso andamento dell’epidemia a Sona e nei territori di piccole/medie dimensioni non fa più notizia, quello che si evidenzia in questa settimana invece, riguarda il dato di Verona e le differenze calcolate a distanza di 15 giorni.
Il grafico ci mostra come i dati relativi al Comune di Verona collochino anche questo territorio sotto la media provinciale; in altre parole, se fino a una settimana fa l’epidemia si diffondeva in provincia più che nel capoluogo provinciale, oggi questa tendenza si è modificata e stiamo assistendo ad una minore pervasività del virus fra i residenti dei Comuni periferici piuttosto che nel Comune di Verona.
Il dato che evidenzia la tabella, del resto, è inequivocabile: l’8 aprile Verona presentava 1 “AP” ogni 279 residenti, oggi a Verona si conta 1 “AP” ogni 233 residenti (indice “PR”/”AP” a -45,61). Considerata la situazione provinciale, invece, la diffusione del virus fra la popolazione, in questi ultimi 15 giorni è diminuita, passando da 1 “AP” ogni 218 residenti ad inizio periodo, a 1 “AP” ogni 248 residenti a fine periodo (indice “PR”/”AP” a +29,83).
Se volessimo scattare una fotografia al territorio con i dati della rilevazione di oggi, considerando gli “AP” in valore assoluto, troveremmo una situazione di questo tipo:
Oltre a Verona e Sona, i Comuni che contano più di 80 “AP” fra i residenti, sono Legnago, Bussolengo, San Giovanni Lupatoto e Villafranca; contano un numero compreso fra 61 e 80 “AP” i Comuni di Sommacampagna, Pescantina, San Martino Buon Albergo, Cerea, Zevio e Caprino Veronese e, infine, i 7 Comuni che contano un numero compreso fra 41 e 60 “AP” sono San Pietro in Cariano, Vigasio, Grezzana, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Caldiero, Casaleone e San Bonifacio.
Concludiamo anche oggi questo breve riepilogo di quelli che ci sono parsi essere i segnali più significativi emersi dai numeri rilevati durante la settimana, riproponendo, unitamente alla cartina con i dati della scorsa settimana, la cartina della provincia aggiornata al 21 aprile, con i nostri colori che, lo ricordiamo, sono i seguenti:
Immagine riferita al 14 aprile.
Immagine riferita al 21 aprile.
Questa settimana è tornato a zero il numero di Comuni che non presentano “AP”; dopo Roverchiara e Selva di Progno, anche Erbezzo e Velo Veronese presentano nuovi casi di contagi fra la popolazione, segno che il virus non è stato debellato e può ancora ripresentarsi in ogni momento.
In compenso, passano da 10 a 8 i territori dove il virus incide in misura maggiore dell’8 per mille della popolazione; fra questi, i territori di Roncà, Ferrara di Monte Baldo e San Zeno di Montagna mostrano un’incidenza del virus fra la popolazione, maggiore del 10 per mille.
Il 21 aprile, a Sona, l’incidenza del virus fra la popolazione residente è rimasto, praticamente, sugli stessi valori della settimana precedente, passando dal 4,80 per mille al 4,85 per mille.