Per essere e fare l’imprenditore oggi in tempi molto complicati ci vuole una discreta dose di audacia ma anche resistenza e lungimiranza.
Ovunque leggiamo di crisi dovuta ai continui aumenti, di spese per le materie prime e per l’energia insostenibili e di possibili tracolli finanziari che ben poco lasciano spazio alla speranza. Tuttavia, in questo scenario, c’è qualcuno che a conti fatti mantiene stabile la propria arte, il proprio mestiere.
Torniamo ad incontrare Luigi Residori (nella foto di Mario Pachera), imprenditore di Lugagnano, già intervistato nel 2021 dal Baco sui temi dell’economia nei tempi della pandemia, con il quale vogliamo ragionare su alcuni aspetti così da toccare con mano lo stato attuale dell’economia locale, che possiamo semplificare in una domanda: quale impatto sta avendo questo conflitto Russia-Ucraina sulle nostre attività produttive?
Ricordiamo che Luigi Residori è titolare di un’azienda, la TGV Italia, che commercializza macchine utensili destinate al settore della metalmeccanica nell’ambito della lavorazione del ferro e la fetta di mercato con cui si confronta è ampia. Da qui facile intuire che la sua visione è senza dubbio supportata da riscontri oggettivi ed i rapporti che mantiene con molte realtà italiane, europee e mondiali (se pensiamo all’approvvigionamento delle materie prime o dei componenti indispensabili per la produzione) possono rimandare una fotografia con margini ben definiti. “La questione dei rincari sulle bollette è un problema diffuso ed è il medesimo per chiunque: sia per chi produce, per chi commercializza, sia per chi usufruisce del prodotto finale. Riscontriamo tutti identiche preoccupazioni, purtroppo. Per fare un esempio, un cliente in particolare con il quale mi confronto spesso ha ricevuto da poco una fattura di anticipo delle spese del consumo di gas che andrà ad affrontare a breve: una cifra spaventosa, a sei zeri”.
Seppur puntualizzando il fatto che quest’ultima è una realtà imponente ed abbastanza solida economicamente, si capisce quanto cifre così voluminose possano comunque incidere sui margini di guadagno, non parliamo poi di fatturato che se ci si accontenta si arriva forse a pareggiare le spese. “I disagi sono all’ordine del giorno e fulcro di considerazioni quotidiane tra i commercianti, purtroppo niente di nuovo da qualche tempo a questa parte. Negli anni abbiamo dovuto affrontare una serie di eventi che con ciclicità hanno determinato momenti complessi, soprattutto a partire poi dai primi anni duemila: ora l’ennesimo con la guerra e prima ancora con la pandemia”.
Com’è il suo pensiero riguardo le proteste che nelle scorse settimane hanno portato molti commercianti ad esporre le fatture di luce e gas sulle proprie vetrine? “Ho visto e compreso la disperazione di molti, tuttavia sono dell’idea che comunque l’effettivo aumento che ad oggi ci viene imposto potrebbe essere previsto all’interno del pensiero imprenditoriale. Non dobbiamo lasciarci ‘intimorire’ da un rincaro di questo tipo perché un minimo di garanzia dovrebbe esserci sempre. Non è facile, entrano in gioco dinamiche individuali estremamente complicate e la mia non è e non vuole essere una critica e nemmeno un’accusa, forse una considerazione mia personale che negli anni mi ha portato a guardare un po’ più in là, nell’ottica della salvaguardia della mia attività”.
Come si affronta oggi questo mercato così anomalo? “Paradossalmente, la richiesta è comunque aumentata e nonostante i tempi di attesa si siano effettivamente dilatati, abbiamo la possibilità di reperire i materiali di cui necessitiamo attraverso un’attenta analisi storica del venduto e di conseguenza pianificare ed anticipare le richieste dei clienti. Operazione non facile ma necessaria e che, mi permetto anche di aggiungere, dovrebbe portare alla riflessione ed all’analisi del proprio modello imprenditoriale, cercando di stabilire cosa è più opportuno continuare a fare e cosa invece sia necessario ricalibrare per non incorrere in situazioni così disastrose e al limite del tollerabile; certamente non è un giudizio il mio bensì un pensiero di incoraggiamento e di supporto”.