In occasione della Giornata della Memoria di venerdì 27 gennaio, l’Istituto comprensivo Virgilio di Sona ha previsto importanti momenti di riflessione per tutte le studentesse e gli studenti.
Nell’arco della mattinata, alla scuola secondaria di primo grado, verrà proiettata in tutte le classi la storia animata dal titolo “Anne Frank’s diary” (in inglese), un racconto molto toccante che ha un chiaro messaggio per chi lo guarda.
“Occorre leggere o rileggere il Diario cercando di metterlo in relazione con il presente – affermano i docenti –. Guideremo gli alunni a riflettere sul fatto che solo imparando la lezione della storia di Anna Frank si possono perseguire la pace, il rispetto e il dialogo”.
Alle ore 10 le classi terze seguiranno in streaming l’intervista a Luca Azzolini, autore del libro “Il rifugio segreto”, nel quale la storia di Anne Frank si intreccia a quella del suo rifugio segreto per far capire che la Storia non è mai realmente passata: è qui, nel nostro presente e riscoprirla è un regalo prezioso per le generazioni future.
Alle 12 le classi seconde si troveranno in cortile per una commemorazione in musica curata dal professor Fabrizio Olioso. “Quest’anno – spiegano i professori del Virgilio – si è deciso di dare un nome alle vittime dell’Olocausto, adottando un testimone della Shoah”.
Ogni studente ha cercato, nell’archivio CDEC, la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, un deportato che nel 1943, avesse la sua stessa età. Durante la commemorazione ogni ragazzo e ogni ragazza si avvicineranno ad un foglio riportante la storia del testimone della Shoah, spegneranno la candelina posta sul foglio e si allontaneranno con la storia di un deportato. “L’obiettivo – aggiungono i docenti – è quello di entrare in empatia con le storie dei deportati, di trovare un legame tra quelle persone e le nostre storie personali”.
L’Istituto comprensivo di Sona ha scelto di essere una comunità che fa memoria: l’origine della parola comunità è infatti munus, dono. La comunità si regge intorno al dono e all’idea che le persone restino in vita per questo dono.
È in modo silenzioso che quest’anno l’IC Virgilio intende fare memoria, con tanti altri eventi previsti anche nei plessi delle scuole primaria, per dare consapevolezza dell’orrore, ma allo stesso tempo anche fiducia all’umanità e per testimoniare che il male non ha vinto.
“La memoria ha una finalità civica e risponde ad un obbligo morale – conclude la dirigente Maria Federici – Non si tratta solo di trasmettere conoscenza. Agli alunni vanno forniti anche gli elementi di cultura e di riflessione che consentano loro di rifiutare ogni forma di razzismo e di violenza. Come scuola ci facciamo portavoce di un messaggio civile nei confronti della comunità”.