Come anticipato sul Baco in edicola da sabato scorso, è ora confermato ufficialmente da una lettera della Regione Veneto quanto si sussurrava da qualche giorno in ambienti informati. Alla fine della scorsa settimana è infatti arrivata in Municipio una comunicazione della Giunta Regionale del Veneto ad oggetto “Preavviso scadenza rendicontazione e di revoca e recupero del contributo assegnato per presidio di sicurezza” con la quale la Regione scrive al Sindaco Gualtiero Mazzi per ricordargli “l’imminente termine ultimo, fissato al 30 giugno 2013, per la chiusura e rendicontazione finale dei lavori inerenti il locale presidio dei Carabinieri”.
Nella lettera il Dirigente Regionale scrive che “la prevista conclusione dei lavori in parola ‘entro l’anno 2015’, come indicato nella scheda informativa (NdR inviata dal Comune), è incompatibile con la tempistica e le modalità indicate nella citata Delibera della Giunta Regionale del Veneto 2058/201. Pertanto rendo noto che, ad intervenuta infruttuosa scadenza del termine suddetto, l’Amministrazione regionale procederà, senza ulteriore preavviso, alla revoca del contributo integrativo assegnato con DGRV n.2925 del 19.09.2006 (pari a €.115.017,00), nonché al recupero con interessi legali del contributo assegnato con DGRV n.3818 del 12.2003 e già erogato per €. 333.333,00”. In soldoni: o la caserma viene finita e rendicontata entro il 30 giugno – ipotesi impossibile, si deve ancora tenere addirittura la gara d’appalto – oppure niente contributo, e il Comune dovrà anche restituire, con gli interessi, la somma di euro 333.333 già erogata.
“Ciò alla luce – termina il Dirigente Regionale nella comunicazione – della riscontrata l’impossibilità dell’Ente a realizzare in termini gli interventi previsti, atteso che il termine ultimo suddetto è comunque non prorogabile, dato che la relativa posta di residuo passivo sarà automaticamente radiata alla chiusura del corrente esercizio finanziario”. Quindi non esiste possibilità per il Sindaco di chiedere alcuna revoca.
Un vero fulmine ciel sereno che piomba sul Sindaco Gualtiero Mazzi, dopo tutte le polemiche che già erano nate sul territorio proprio a seguito della sua scelta di costruire questa caserma investendoci ben 2.300.000 euro. Per giustificare quella decisione il Sindaco lo scorso 5 febbraio aveva rilasciato questa dichiarazione a L’Arena: “Per la costruzione di quest’opera, arriveranno 450mila euro dalla Regione Veneto. Se sto portando avanti il progetto con tanta convinzione è perché non voglio che il Comune perda questo importante contributo”. Contributo che a questo punto non arriverà, e sul quale anzi il Comune – dice la Regione – dovrà pagare addirittura gli interessi, per la parte già erogata.
Su questa novità interviene la Lista Civica PerSona al Centro, che già aveva volantinato su questo argomento chiedendosi perché invece di una caserma il comune non costruisca una nuova scuola. Proprio in questi giorni PerSona al Centro esce infatti con un nuovo volantino che solleva questo nuovo problema (vedi immagine sopra), proprio per denunciare il rischio di dover restituire il contributo alla Regione.
In occasione della distribuzione del volantino abbiamo sentito alcuni responsabili di PerSona al Centro. “Di una caserma dei carabinieri a Sona – ci dicono Gianfranco Dalla Valentina e Gianmichele Bianco – si parla da molti anni. Il Sindaco Gualtiero Mazzi ne ha fatto una propria bandiera sia in campagna elettorale che durante i suoi cinque anni di governo, senza però nemmeno iniziare a realizzare nulla. Poi d’improvviso, come noto, lo scorso 14 gennaio la Giunta Comunale ha approvato la ‘Realizzazione stazione media dei Carabinieri da erigere in Sona’. Ora però scopriamo che se entro il prossimo 30 giugno i lavori di costruzione della caserma non verranno terminati revocherà l’intero contributo, chiedendo al Comune addirittura di restituire i 333.333 euro già erogati, con l’aggiunta pure degli interessi. Senza il contributo della Regione cosa farà ora il Sindaco? Si ostinerà nel voler costruire questa opera, che nessuno vuole e a discapito delle vere urgenze del territorio, e costringerà i cittadini di Sona a tirare fuori dalle proprie tasche già tartassate tutti i due milioni e trecentomila euro necessari?”.
“Sindaco Gualtiero Mazzi – scandisce Gianluigi Mazzi, sempre di PerSona al Centro – smetta di fantasticare. Il Comune quel contributo lo perderà e tra i responsabili ci sarà proprio lei. Chieda scusa ai cittadini perché in dieci anni di sua presenza nel ruolo di amministratore, stipendiato, lei non è riuscito a fare nulla! Anzi è riuscito a buttare 450mila euro”.