La recensione del Baco: “Sii bella e stai zitta” di Michela Marzano

Trama e Recensione

La proposta di oggi non è un romanzo ma un saggio ahimè molto attuale, scritto da una filosofa contemporanea, Michela Marzano, stanca delle tante umiliazioni che il sesso femminile subisce ogni giorno, “perchè l’Italia di oggi offende le donne”.

In questo libro l’autrice è riuscita a raccontare lucidamente gran parte delle situazioni discriminanti che esse subiscono nella moderna quotidianità. Data la prosa scorrevole e veloce, può sembrare  quasi scontato quello che racconta, invece il ragionamento è così chiaro, tanto evidente che sembra ovvio ma non lo è.

coverSecondo recenti  sondaggi, per un italiano su cinque gli sfottò a sfondo sessuale rivolti ad una donna sono accettabili e per uno su tre la violenza all’interno della coppia è un fatto privato, in cui non immischiarsi; inoltre, ancora resiste la convinzione che gli abiti provocanti  giustifichino le molestie.

Che qualcuno scriva saggi di questo genere è allora ancora necessario e serve a scuotere, ricorda alle donne che è ora di smettere di accontentarsi, che possono usare le loro risorse solo se procedono a testa alta, consapevoli, agendo in prima persona.

La Marzano ci presenta le sue riflessioni sulla mercificazione del corpo femminile, sulle violenze, sull’illusione delle pari opportunità, sulle disparità nel mondo del lavoro, sull’essere madri e la scelta di non esserlo. In tutto questo vengono  tirati in ballo i responsabili della situazione, che non sono solo gli appartenenti al sesso opposto ma anche i sistemi di comunicazione in generale, che vogliono la donna “bella e scema”, “seducente ma zitta”, con un’unica aspirazione: trasformarsi in un accessorio dal fisico perfetto ed alla moda per uomini ricchi e potenti.

“Quante adolescenti hanno gli strumenti critici necessari – sostiene infatti la Marzano–  per decostruire le immagini e i discorsi che arrivano loro attraverso la televisione e la pubblicità?”

“Sii bella e stai zitta” non dice forse nulla di nuovo, ma aiuta a prenderne coscienza, ad analizzare ed approfondire. Aiuta soprattutto le donne ad impossessarsi della forza e della necessità di farsi protagoniste di un cammino ancora lungo da percorrere e purtroppo in salita, perché il rischio molto concreto  è che  “l’abitudine ci faccia accettare l’inaccettabile”.

«Questo libro è un atto di resistenza. Di fronte alle offese e alle umiliazioni che subiscono oggi le donne in Italia, in quanto filosofa, ho sentito il dovere di abbandonare la torre d’avorio in cui si trincerano spesso gli intellettuali per spiegare le dinamiche di oppressione che imprigionano la donna italiana. Lo scopo è semplice: si tratta di dare a tutte coloro che lo desiderano gli strumenti critici necessari per rifiutare la sudditanza al potere maschile. Perché le donne continuano a cedere alla tentazione dei sensi di colpa e, per paura di essere considerate “madri indegne”, abbandonano ogni aspirazione professionale? Perché tante donne vengono giudicate “fallite” o “incomplete” quando non hanno figli? Perché molte adolescenti pensano che l’unico modo per avere successo nella vita sia “essere belle e tacere”? Perché il corpo della donna continua a essere mercificato? Perché stiamo assistendo al ritorno di un’ideologia retrograda che vorrebbe spostare l’orologio indietro e rimettere in discussione le conquiste femminili degli anni Sessanta e Settanta?».

La Scheda

“Sii bella e stai zitta” di Michela Marzano, Edizioni Mondadori, 2012, pp. 160.

Nata a Verona nel 1977, si è diplomata al liceo classico e ha conseguito la laurea in Lettere presso l'Università di Verona. Sposata, con due figli, insegna Lettere presso il Liceo Medi di Villafranca. Lettrice appassionata, coordina il Gruppo Lettura della Biblioteca di Sona.