Trama e Recensione
Una traccia della prova scritta della maturità 2015, svolta proprio stamattina 17 giugno, ha avuto come protagonista Malala Yousafzai, una ragazza pakistana di 17 anni, divenuta simbolo della lotta per il diritto all’istruzione delle ragazze nei Paesi musulmani.
E’ la più giovane persona al mondo ad aver vinto il Premio Nobel per la Pace, consegnatole nel 2014. La notorietà per Malala è arrivata però nel 2012, quando fu colpita alla testa da tre colpi di pistola sparati da un talebano, mentre stava tornando a casa da scuola col bus a Mingora, nella valle di Swat. All’età di 11 anni, nel 2011, aveva scritto sotto pseudonimo un diario, reso poi pubblico dalla BBC, raccontando la situazione tremenda che viveva ogni giorno per colpa dei divieti imposti dai talebani.
Malala fu così vittima della vendetta di uomini che volevano metterla a tacere, che reputavano “oscenità” le sue parole e le sue azioni, ma riuscì a sopravvivere, dopo un intervento molto delicato di rimozione chirurgica dei proiettili.
Nel 2013, ha tenuto un discorso durante l’Assemblea della gioventù delle Nazioni Unite, a New York. Il suo intervento, in cui aveva parlato soprattutto della condizione femminile nel suo Paese, aveva raccolto un grande consenso ed era circolato molto online e sui principali media di tutto il mondo. Davanti all’assemblea, la giovane attivista aveva spiegato che “i libri e le penne sono le armi più potenti” e che “l’educazione è l’unica soluzione”. Parlando del suo attentato, si era anche rivolta direttamente ai talebani, chiarendo che “se pensavano di farci tacere con l’uso dei proiettili, non ci sono riusciti”.
Questa biografia è scritta con uno stile molto semplice vicino al linguaggio di Malala, da Christina Lamb, importante corrispondente di guerra. Ne esce una testimonianza molto significativa e piacevole da leggere, sia per documentarsi sulla situazione pakistana che per comprendere e apprezzare il messaggio di pace e l’impegno di questa giovane e coraggiosa donna, in un mondo dove ci sono uomini che sparano in testa ad un’adolescente perché fomenta l’amore per lo studio.
“Lasciateci ingaggiare dunque una lotta globale contro l’analfabetismo, la povertà e il terrorismo e lasciateci prendere in mano libri e penne. Queste sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un maestro, una penna e un libro possono fare la differenza e cambiare il mondo. L’istruzione è la sola soluzione ai mali del mondo. L’istruzione potrà salvare il mondo.” (dal Discorso di Malala Yousafzai all’ONU)
La Scheda
“Io sono Malala” di Christina Lamb, edizioni Garzanti, 2013, pp. 284.
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