La normalità del voto di domenica a Sona per il mio figlio speciale

Ieri sfogliando L’Arena sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla fotonotizia a corredo dell’analisi sulle elezioni comunali di domenica 10 giugno a Sona. Oltre al fatto che è la foto di mio figlio mi ha colpito la didascalia: “Neoelettori”.

Ho trovato molto positivo che non venisse sottolineata nessuna sua caratteristica se non quella che essendo neo maggiorenne era la sua prima votazione. La bellezza della normalità è stato il pensiero che mi ha subito sfiorato. Di una persona con disabilità e soprattutto con disabilità psichico relazionale non pensiamo mai che la sua vita proceda comunque come quella di tutti gli altri. Non pensiamo che abbia pensieri e desideri normali come chiunque altro.

La fotonotizia da L’Arena del 12 giugno

Andare al cinema con gli amici, mangiare una pizza in compagnia, trovarsi una ragazza o comunque avere degli affetti e degli amici. Non ultimo consideriamo che anche loro sono “cittadini” e che, quindi, hanno gli stessi diritti, come quello di votare, e gli stessi doveri.

Questi pensieri probabilmente si collegano anche ad una frase che ho sentito recentemente ad una conferenza, nella quale veniva sottolineato che un disabile psichico relazionale adulto non è un grande bambino, un bambinone, ma un adulto semplice. Non è una questione solo semantica ma il concetto presuppone che un adulto semplice ha sentimenti, pensieri e desideri come un qualsiasi adulto. Solo il suo pensiero è, per l’appunto, più semplice più lineare, se vogliamo sono più sinceri hanno meno filtri e non sono ipocriti.

Un’altra campagna volta a sensibilizzare su questo aspetto dal titolo “Not Special needs” sottolineava con ironia proprio come queste persone non hanno bisogni speciali ma bisogni uguali agli altri.

Lentamente qualcosa sta cambiando nella percezione del disabile e sicuramente l’inclusione scolastica ha fatto la sua parte. Ora è il momento di fare un passo avanti. La vera accettazione è capire che sono persone.

Sono persone speciali ma non hanno bisogni speciali.

Nata a Verona risiede a Lugagnano dal 1996. Sposata con Alessandro ha due figli, Matteo e Michele. Collabora nella gestione dello Studio Tecnico del marito. Amante della montagna, della vita all'aria aperta e della lettura.