La neve in arrivo a Sona, il sale sulle strade e le virgole di Montanelli

Da giorni ormai siamo bombardati sui media dalle previsioni (apocalittiche) di temperature siberiane e nevicate polari che dovrebbero aggredire anche il nostro territorio da oggi e per la prossima settimana.

Ieri, sabato 25 febbraio, i mezzi spargisale incaricati dal Comune di Sona si sono messi in azione e hanno percorso le arterie principali delle nostre frazioni, in via preventiva anticipando la probabile nevicata.

Sia mai! Immediatamente si è alzato al cielo l’inevitabile coro lamentoso dei tuttologi da tastiera, tutti a spiegare i perché ed i percome il sale non vada sparso in questo modo, con questa tempistica, con queste dosi, in questa situazione.

Due sono le cose curiose di questa vicenda.

La prima, che balza all’evidenza, è che tanti di coloro che oggi si lamentano sono gli stessi che lo scorso 11 dicembre, l’altra nevicata di questo inverno, si erano ugualmente lamentati, a situazione invertita, in quanto “nonostante si sapesse da giorni che avrebbe nevicato, il Comune non è passato il giorno prima con i mezzi spargisale” (che poi, invece, il Comune anche allora fosse effettivamente passato è dettaglio superfluo, che non interessa chi pontifica).

La seconda cosa curiosa, che allarga il ragionamento a cosa siamo ormai in Italia, è quante persone abbiano la piena convinzione di essere perfettamente e completamente competenti in qualsiasi delle attività umane che contraddistinguono le nostre vite. Si parla di asfalti, e sono dei tecnici professionisti del bitume, si parla di serate culturali, ed hanno insegnato ad Harvard, si parla di sicurezza, e sono esperti di antiterrorismo, si parla di morìa dei kiwi, e sono nati in Australia. Si parla di sale sulle strade, e hanno il cugino che gestisce la pulizia dell’Autostrada del Brennero. Immancabilmente.

Nel 1979 (siamo da sempre così) Indro Montanelli raccontava in un suo Controcorrente che il Direttore del Secolo XIX di Genova Gandolin ricevette un giorno una novella con la postilla: “Caro Direttore, non ho avuto il tempo di rileggerla, la prego di metterci lei le virgole”. Rispose Gandolin: “Caro lettore, un’altra volta ci mandi le virgole, che la novella ce la mettiamo noi”.

Fortunatamente in Italia abbiamo invece ancora tante, tantissime, persone realmente competenti, che sanno cosa fare, come farlo e quando farlo. E sono medici, idraulici, insegnanti, commercialisti, muratori, meccanici, commercianti. E spargitori di sale. Questo non significa che non si sbagli (si sbaglia, tutti) e questo non significa che non sia importante il controllo su quanto viene fatto.

Ma una maggiore fiducia nelle competenze degli altri (la stessa fiducia che chiediamo quando ad essere in discussione sono le nostre, di competenze) permetterebbe sicuramente a chi deve fare il proprio lavoro di farlo meglio, e a tutti di vivere in una comunità meno litigiosa e più pronta, invece, a darsi una mano.

Nato nel 1969, risiede da sempre a Lugagnano. Sposato con Stefania, ha due figli. Molti gli anni di volontariato sul territorio e con AIBI. Nella primavera del 2000 è tra i fondatori del Baco, di cui è Direttore Responsabile. E' giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nel tempo libero suona (male) la batteria.