Certo che noi italiani siamo strani. Noi che abbiamo inventato il melodramma, noi che abbiamo una Cristianità diffusa con il Papa nel nostro territorio… noi che abbiamo il Festival di Sanremo e che siamo il popolo romantico e mammone per eccellenza… beh ahimè, noi Italiani abbiamo una scarsa tradizione riguardo alle canzoni di Natale in Italiano.

Negli Stati Uniti non esiste artista da top ten che non abbia fatto in carriera un disco con canzoni natalizie, mentre da noi solo Laura Pausini, Bocelli e Irene Grandi hanno in tempi relativamente recenti dedicato un album a Natale; insomma Natale in Italiano non s’ha da fare? Non proprio.

Gli artisti che abbiamo citato hanno reinterpretato grandi classici. Qualche artista di casa nostra ha anche creato canzoni inedite più o meno famose. Qualche esempio? Cominciamo da Renato Zero che ebbe un discreto riscontro con la canzone “Buon Natale” contenuta nel disco “Tregua” del 1980; “Natale” di Francesco De Gregori del 1978, “O è Natale tutti i giorni” del duo Carboni/Jovanotti, anno 2003; “Regali di Natale” di Venditti del 2007. Diciamolo: tutte belle canzoni che però non sono diventate popolari.

Unica eccezione, forse, la canzone “Cosi celeste” di Zucchero, che pur non essendo considerata come una composizione dedicata al Natale vera e propria, in realtà ha una struttura, un arrangiamento e uno sviluppo compositivo che evidentemente ci riporta inequivocabilmente all’atmosfera natalizia.

Se è vero quello che abbiamo scritto non dovremmo sentire canticchiare qualche melodia natalizia e, invece (clamoroso al Cibali si direbbe in ambito calcistico), non è assolutamente così.

Perché? Semplice ma vero. Perché esistono gli spot televisivi con i relativi jingle cantati. Chi non ha mai cantato “A Natale puoi, fare quello che non puoi fare mai…”, colonna sonora di un noto pandoro veronese, piuttosto che “Vorrei cantare insieme a te la magica armonia”, soundtrack di una nota bevanda marrone con molte accattivanti bollicine?

Detto questo quali saranno le canzoni immancabili in questo Natale di restrizioni territoriali e di svago?

Le solite, grandi e assolutamente intoccabili. “Happy Xmas” di John Lennon, “Last Christmas” degli Wham, “Do they know Is Christmas” del progetto Band Aid.

Ne volete delle altre? Pronti: “All i want for Christmas Is you” di Mariah Carey, l’intero album di classici di Bing Crosby piuttosto di Michael Bublè. Ma anche la calda voce di Mario Biondi, siciliano che canta soprattutto in inglese, il cui album natalizio di classici, secondo le fan che amano la sua suadente voce, scalda molto di più le feste di un camino scoppiettante.

Infine i classici cantati soprattutto dai cori dei bambini: da “Tu scendi dalle stelle”, ad “Astro del Ciel”, “Bianco Natale”. Insomma, scegliamo la nostra canzone e cantiamo.

Abbiamo già scoperto in primavera che il “canta che ti passa” può diventare un modo efficace e comunicativo per combattere i duri tempi di isolamento che stiamo vivendo

Sarà difficile, vista la temperatura, ripetere l’esperienza coinvolgente dei balconi, anche se con un buon bicchiere di brulè tutto si può fare.

Ma è quello che gli americani rappresentano nei film in modo un po’ retorico come “spirito natalizio”, che ci serve in questo Natale. Uno spirito di speranza, di Pace e di condivisione che ci possa far sperare che presto, finalmente, potremmo tornare tutti a sentirci come non ci siamo mai sentiti: felici di vivere questa meravigliosa esperienza che si chiama vita.

Massimo Bolzonella nasce a Verona il 13 maggio 1965 intorno alle ore 22. Giornalista pubblicista dal 1991, ha prestato la sua voce alla radiofonia veronese per quasi 40 anni. Scrive e vive di musica Italiana, ha curato la comunicazione web di Umberto Tozzi per 12 anni. Sposato, ha due figli, due gatti e un cane. La frase della sua vita è "Sai dove vado adesso? A farmi il mondo", pronunciata da John Travolta nel film "Stayin'alive" dopo il trionfo da primo ballerino a Broadway.