Non ancora terminato il primo punto dell’ordine del giorno durante il Consiglio comunale di Sona di mercoledì 26 settembre, la sala consiliare si è svuotata di cinque membri della minoranza: Nicolò Ferrari e Flavio Bonometti di Progetto Comune, Gaspare Di Stefano, Antonella Tortella ed Edgardo Pesce di Lega – Liga Veneta.
Verificata la regolarità dei presenti, il Presidente del Consiglio Mattia Leoni dà la parola al sindaco Mazzi. Il primo cittadino sottolinea di aver ricevuto conferma dall’Assessore regionale Luca Coletto in merito alla delibera della Regione per l’apertura del dispensario farmaceutico nella frazione di San Giorgio in Salici.
Successivamente chiede parola il Consigliere di minoranza Maurizio Moletta che dichiara di dimettersi dal ruolo di Vicepresidente del Consiglio comunale, nomina avvenuta durante il primissimo Consiglio comunale del secondo mandato di Mazzi, e causa di eventi e di scontri non indifferenti nei Consigli successivi.
“Dato che il bene dell’intera cittadinanza debba prevalere su qualsiasi atto o nomina – dichiara Moletta – rassegno le dimissioni da vice-presidente, auspicando che questa mia decisione possa contribuire a far sì che il Consiglio comunale operi con serenità e collaborazione nei rispettivi ruoli di appartenenza che ognuno di noi ha.”
In seguito agli interventi dei Consiglieri di maggioranza Paolo Bellotti ed Antonella Dal Forno, che affermano di “prendere atto” delle dimissioni di Moletta e di essere dispiaciuti della sua scelta vista la regolarità della votazione avvenuta, prendono la parola i Consiglieri di minoranza Edgardo Pesce, Gaspare Di Stefano, Antonella Tortella e Flavio Bonometti.
“Ringraziamo l’amministrazione per l’invito all’inaugurazione della nuova scuola media a Lugagnano di sabato prossimo – esordisce Pesce – Invito, però, che decliniamo dato che abbiamo un altro concetto di sogno: una scuola realizzata a metà non è un sogno. Siamo stati contrari fin da subito ad un progetto di questo tipo, pertanto non ce la sentiamo di partecipare a questa inaugurazione fatta per metà. La questione della scuola non si chiude solo con una comunicazione da parte nostra, ci saranno sviluppi.”
Il successivo intervento di Di Stefano, dopo un’iniziale premessa in cui “prende atto” delle dimissioni di Moletta, a suo avviso, tardive ma doverose, si focalizza sul dispensario farmaceutico che verrà aperto a San Giorgio: “Io ringrazio l’assessore regionale Coletto per il grande impegno preso riguardo alla realizzazione del dispensario farmaceutico, ma ribadisco che la farmacia a San Giorgio in Salici poteva benissimo essere aperta un anno e mezzo fa: la stessa delibera poteva essere fatta a marzo 2017 e non a luglio 2018. Anticipo che noi della Lega con l’assessore Coletto faremo una manifestazione nella suddetta frazione per spiegare alla cittadinanza i motivi di questo colpevole ritardo. Noi della Lega – conclude Di Stefano – ci prendiamo il merito di aver accelerato e svegliato nelle vostre coscienze la possibilità semplice di aprire un dispensario a costo zero.”
In seguito all’intervento di Tortella relativo alla volontà di amministratori locali di costituire un gruppo a sostegno della natalità, della famiglia e della libertà educativa, chiede di intervenire anche il Capogruppo Flavio Bonometti:
“È evidente che dopo le dimissioni di Moletta, di cui prendo atto, gli scenari possono cambiare. Tuttavia, – prosegue Bonometti – ora dovremmo approvare tre nomine (membri della Commissione formazione elenchi giudici popolari, rappresentanti nel consiglio della Pro Loco Sona, tre componenti del Comitato di partecipazione dell’asilo nido comunale “Sull’Arcobaleno”, NdR) di cui alle riunioni dei capigruppo non si è discusso. Dato che il Presidente ci ha assicurato in data 7 agosto che avrebbe trovato una soluzione al problema, non avendone parlato in sede dei capigruppo, e dopo aver letto sul quotidiano L’Arena affermazioni del Presidente che sembravano un ‘decido io’ o ‘prendiamo decisioni noi della maggioranza a prescindere dalla volontà di parte della minoranza’, questa sera non partecipiamo al Consiglio comunale e abbandoniamo l’aula.”
Sentitosi chiamato in causa, il Presidente Leoni risponde all’intervento: “Ho sempre detto, come anche tutte le altre forze politiche presenti, che credo nel dialogo e che il Consiglio rappresenta la sede giusta per comunicazioni come quella fatta da Moletta. Aggiungo che come sono essenziali i capigruppo così sono essenziali anche certe norme alle quali noi siamo tenuti ad ottemperare.”
A questo punto i cinque consiglieri di minoranza Ferrari, Bonometti, Di Stefano, Tortella e Pesce escono dall’aula.
Le reazioni tra i Consiglieri rimanenti sono generalmente amare e sbigottite, e se ne prende atto. Da una parte Bellotti chiede al Presidente di prendere in esame le comunicazioni prima del consiglio per verificarne la regolarità, dall’altra Moletta si definisce “allibito” e difende a spada tratta Leoni: “Se i miei colleghi di minoranza ci tenevano sul serio ad avere novità sulle nomine, potevano chiederlo, dato che nulla è stato fatto in modo illecito.” Interviene anche il Vicesindaco Bianco che si sente “profondamente offeso: prima affermano che collaborano, poi si alzano e se ne vanno.”
Sulla questione farmacia/dispensario entra nel merito l’Assessore Cimichella, la quale specifica che “tempi così lunghi sono tempi normali, in quanto l’iter seguito è quello previsto dalla legge.”
Le tre nomine erano state tre punti dell’ordine del giorno anche del consiglio del 7 agosto scorso, rese “impossibili” dalle schede bianche della minoranza, e quindi rinviate al Consiglio del 26 settembre. I membri della Commissione formazione elenchi giudici popolari sono stati nominati e sono Dal Forno e Moletta; per le altre due nomine sono stati votati solamente i consiglieri di maggioranza: per il direttivo della Pro Loco è stato votato Giuseppe Crea, mentre per il Comitato di partecipazione all’asilo nido comunale sono state indicate Tatiana Bonetti e Lara Castioni.