La lettura, che amplifica la nostra capacità critica e la nostra resistenza mentale

Oggigiorno la lettura viene vista come una perdita di tempo, un passatempo noioso che non porta a nulla di concreto, poiché mentre leggiamo un libro ci immaginiamo la storia con la nostra fantasia, frutto della nostra immaginazione. Questa idea della lettura, secondo il punto di vista soprattutto dei giovani, è dovuto all’inesperienza che si ha quando non c’è una gran praticità con i libri. La verità di fondo è invece che la lettura certe volte ci può realmente salvare la vita.

Molto spesso sottovalutiamo la reale potenza della lettura, che in un mondo basato sulla velocità e sulla superficialità viene messa in ombra da video o filmati di breve durata che non fanno altro se non dare informazioni essenziali, superficiali e talvolta anche false. La lettura è l’esatto opposto, amplifica la nostra empatia, la nostra capacità critica e resistenza mentale. Quando si legge un romanzo si resta per ore ed ore concentrati su una storia, su dei personaggi posti in un’ambientazione creata da noi ed è questo che tanto ci lega alla lettura in quanto, in fondo, siamo noi lettori a creare la storia che leggiamo nel libro.

Pertanto ogni storia è diversa a seconda della persona che legge il libro, ciascuno di noi si immagina la storia a modo suo, non ci sono immagini che ci vengono proiettate in faccia per qualche secondo per poi passare subito alla prossima, senza lasciare il tempo necessario al cervello per elaborare tutte le informazioni in così poco tempo.

Leggere allena la nostra concentrazione, che deve riuscire a durare ore non trenta secondi. La lettura deve essere il nostro faro in un mare di disinformazione, in quanto ci aiuta notevolmente nel formare un pensiero critico e soprattutto a porci delle domande su quello che leggiamo.

La lettura non deve essere solo un piacere ma anche un modo per uscire da questo periodo di stagnazione mentale in cui persino alle informazioni più futili viene data una enorme importanza. I libri, così come le storie che raccontano, ampliano il nostro bagaglio culturale e ci portano, nel caso in cui ci imbattiamo in qualcosa da noi ritenuto contrastante rispetto al nostro punto di vista, ad un approccio critico che altro non è che la difesa contro l’omologazione delle idee e la manipolazione informativa.

La profondità di un libro, la sua capacità nel trasportare il lettore in mondi sconosciuti, di fargli esplorare nuove idee e sfidare convinzioni preconcette, è in attuale contrasto con l’attuale tendenza all’istantaneità. Pertanto, se vogliamo sopravvivere come individui pensanti in un mondo sovraffollato di notizie superficiali, la lettura deve diventare il nostro alleato più fidato.

Classe Terza A - Sono un ragazzo moderno predestinato a vivere nel passato