La Lettera
Spettabile Direttore de Il Baco da Seta,
Innanzitutto La ringraziamo per la pubblicazione della ns. lettera aperta e delle precisazioni.
Rileviamo altresì che sul Suo Portale è intervenuto il sig. Beniamino Sandrini il quale definisce la Ns. struttura ínterporto citando la Legge del4 Agosto 1990 no 240 ed il D.lgs n” 4/2008. Ci sentiamo in obbligo di precisare che il Terminal di Sona-Sommacampagna non dispone dei servizi e delle caratteristiche previste dalla legge necessari per poter essere definito interporto.
Infatti:
l) Non dispone di magazzini di alcun genere;
2) Non sono presenti attività ausiliarie (Dogana …);
3) Non sono ospitate imprese (logistiche, per il trasporto, per la distribuzione);
4) Non è prevista nessuna manipolazione delle merci;
5) Non è prevista la produzione di semilavorati o loro finissaggio;
6) Non è direttamente collegato con porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione;
7) Ora possiamo ricevere solo convogli ridotti in quanto non abbiamo binari lunghi ml. 650 ma solo ml. 300. Dopo l’intervento di allungamento, cioè dopo le autorizzazioni che stiamo chiedendo, avremo binari della lunghezza di ml. 580. (Attualmente dal Brennero possono transitare treni della lunghezza di ml. 550, qualche anno fa erano solo di ml. 300)
8) La superficie attuale dell’area piana operativa del terminal è di circa mq. 35.000. L’ampliamento richiesto è di ulteriori mq. 60.000 circa per soli piazzali, senza edifrcazione volumetrica come prevede la L.R. 2312005.
A titolo esemplificativo facciamo presente che la struttura pubblica di Trento Interbrennero, ben più grande e strutturata della nostra, e con binari da ml. 650 dai quali quale partono e arrivano ben 48 treni merci al di, non è interporto, pur avendo la Dogana, la Stazione e i magazzini per la manipolazione delle merci. Per accedervi gli automezzi devono però percorrere strade comunali e provinciali e proprio per la mancanza di alcune caratteristiche prescritte dalla legge, Interbrennero non può attingere ai finanziamenti statali destinati agli interporti.
Pertanto, la definizione di “lnterporto” relativamente al Terminal di Sommacampagna non è corretta. Ci sentiamo di fare queste precisazioni per rispondere ai dubbi e preoccupazioni sollevate sul suo periodico, anticipando sin d’ora la nostra intenzione di procedere alla realizzazione del progetto nel pieno rispetto di quelle che sono le normative vigenti, ponendo particolare attenzione alle opere di mitigazione ambientale ed a quelle per la salvaguardia delle matrici ambientali.
Ringraziandola sin da ora se vorrà pubblicare anche questa Nostra, distintamente la salutiamo.
Marco, Nicola e Luciano Urbani