Siamo andati ad intervistare la piccola comunità delle suore di Lugagnano, composta da cinque comboniane – suor Mary, suor Emma, suor Benvenuta, suor Nunzia e suor Carmela – per conoscerle meglio.
Fin dagli anni ’40 voi suore comboniane siete presenti in questa comunità dove svolgete la vostra missione di religiose; com’è maturata la vostra vocazione? Com’era la vostra vita prima di prendere i voti?
Chiaramente, ognuna di noi ha una storia diversa, ma tutte abbiamo avuto la vocazione tra i 18 e i 22 anni, e per quasi ognuna di noi è stata una scelta ben ponderata, anche se per qualcuna ci sono state molte incertezze e difficoltà. Prima della chiamata, eravamo ragazze come tante, con una vita tranquilla, frequentavamo l’oratorio e la chiesa; anche in casa abbiamo sempre avuto buoni esempi da seguire, persone a noi care che ci hanno aiutato a capire quale fosse la strada da percorrere. Essendo suore comboniane, abbiamo svolto la nostra missione in vari paesi, all’interno dell’Italia, ma soprattutto in altre nazioni dove regnano miseria e povertà; sono state esperienze molto significative, di crescita spirituale e abbiamo anche conosciuto tradizioni e costumi diversi dai nostri.
Come si svolge la vita domestica nella vostra piccola comunità?
La nostra vita in casa è semplice, non siamo molto diverse da una famiglia normale. La giornata inizia con la preghiera personale, ognuna sceglie il posto che desidera e si dedica alle sue intenzioni e preghiere. Subito dopo ci rechiamo in chiesa per la messa mattutina e le lodi. Al termine andiamo tutte ad occuparci delle nostre mansioni perché durante il giorno abbiamo diversi impegni da svolgere nella comunità, mentre la sera ci riuniamo insieme per il vespro. Al mercoledì abbiamo un’ora di adorazione nella nostra cappellina, mentre il venerdì partecipiamo alla condivisione della Parola della domenica. Una volta al mese andiamo al ritiro spirituale e una volta all’anno pratichiamo gli esercizi spirituali. Per quanto riguarda il mantenimento della casa ci organizziamo suddividendoci i compiti: c’è chi fa il bucato, chi stira, chi pulisce e chi cucina. Ognuna di noi si preoccupa di tenere in ordine le proprie cose e i propri vestiti.
Vi trovate bene tra voi? Quando siete arrivate è stato difficile integrarvi in una nuova comunità di suore?
La nostra è come una famiglia, ci siamo trovate a vivere insieme come sorelle anche se non c’eravamo mai conosciute prima. Siamo riuscite ad integrarci tra noi abbastanza velocemente ma, dal momento che ognuna di noi proviene da luoghi differenti e che abbiamo tutte culture diverse e diversi modi di essere e di fare, è servito un po’ di tempo per riuscire a capirci e a rispettarci a vicenda. Ci aiutiamo reciprocamente e cerchiamo ogni giorno di donarci le une alle altre, ma talvolta possono sorgere piccole discussioni ed incomprensioni. In fin dei conti siamo esseri umani anche noi! Ciò che ci tiene unite è la nostra vocazione, la nostra fede, tutte siamo qui per un unico motivo: servire Dio.
Qual è la vostra opinione riguardo alla parrocchia di Lugagnano? Come vivete la vita di Comunità?
Possiamo ritenerci fortunate perché abbiamo una parrocchia viva e ben organizzata, ci sono tanti gruppi e tante attività che tengono legati anche i giovani. E’ una parrocchia coesa ed affiatata, dove moltissime persone dedicano un po’ del loro tempo per aiutare e dare una mano dove c’è bisogno. Anche noi siamo molto impegnate e offriamo il nostro tempo per il catechismo, per le visite agli ammalati della casa di riposo, per il gruppo Primavera, nei consigli pastorali, nei ministri della Comunione e in tante altre attività. Ci troviamo bene con la nostra comunità, siamo sempre ben accette da tutti e ci piace partecipare ai vari eventi e feste organizzati nel paese. Ci sono pochi paesi così attivi come il nostro di Lugagnano, qui siamo davvero come una grande famiglia. Bisogna però attribuire buona parte del merito a don Roberto: lui sa spingere i nostri giovani ad avvicinarsi e a partecipare di più alle varie attività parrocchiali.