Non si è di certo fatta attendere dagli scranni della minoranza la prima mozione di questa legislatura, protocollata ieri, 14 giugno, addirittura ben due giorni prima alla convocazione del nuovo Consiglio comunale (che si tiene venerdì 16 giugno, alle ore 19 presso la Sala consiliare). La mozione è stata presentata da Carlo Antonio Mazzola, Capogruppo di Rinascita per Sona, nonché uno dei quattro candidati sindaco alle ultime elezioni comunali.
L’oggetto della mozione riguarda l’intitolazione di una via o di un luogo d’interesse pubblico a Silvio Berlusconi, i cui funerali si sono tenuti ieri nel Duomo di Milano durante una giornata di lutto nazionale. La mozione è un testo volto a dare un indirizzo politico su un determinato argomento, ma sempre sottoposto al voto in Consiglio comunale.
L’impegno ad attivarsi al fine di intitolare un luogo con “caratteristiche di decoro e notevole rilevanza alla imperitura memoria di Silvio Berlusconi”, secondo Mazzola, è motivato da aspetti legati sia alla sua natura imprenditoriale, culturale, politica e visionaria, in quanto “gli atti e le opere di bene e a favore del progresso, del benessere, della sicurezza, della democrazia e nell’interesse del popolo italiano, cittadini sonesi compresi, sono di gran lunga superiori agli aspetti critici e controversi”.
L’argomentazione della tesi della mozione si articola a partire dall’anima aziendale di Berlusconi, che “ha rappresentato e rappresenta un modello imprenditoriale per il tessuto economico, produttivo e finanziario della Nazione” e le sue aziende “sono diventate eccellenze e motivo di lustro per l’Italia nel mondo”.
Attraverso il suo “primo network televisivo privato con copertura nazionale” Berlusconi ha avviato “un nuovo stile di fare TV, per diverse fasce di orario, di età e di genere, moltiplicando l’offerta d’intrattenimento, d’informazione, di cultura e di sport”, si legge nella mozione. Ciò ha consentito a numerose aziende, grazie alla sua concessionaria pubblicitaria, di presentarsi al grande pubblico, di crescere e contribuire alla ricchezza del Pil domestico.
La mozione prosegue con un elenco di pregi indirizzati a Berlusconi, che “si è dimostrato un editore, anche nella stampa, super-partes, garante del pluralismo e indipendente”, contribuendo attraverso le sue reti e le sue testate giornalistiche “a diffondere e consolidare fin dagli albori la cultura europea e ha rafforzato la visione atlantista”. Viene citata, inoltre, anche la sua “lungimiranza di concepire per primo nel nostro Paese villaggi immersi nel verde dove vivere in sicurezza, tranquillità e comodità”.
Fin qui il Berlusconi come imprenditore e visionario, ma la mozione prosegue anche con le qualità politiche dell’ex premier: “come politico ha saputo intervenire repentinamente in un momento di grave debolezza per la nostra democrazia, ridando spazio e speranza all’area liberale, moderata, cristiana, atlantista” e conserva il primato di Presidente del Consiglio in carica per più giorni nella storia repubblicana.
Mazzola, le cui origini politico-amministrative stanno proprio in Forza Italia, cita anche “numerosi successi” anche in politica estera, che si sono manifestati “rafforzando l’Europa, rinsaldando i rapporti con gli Stati Uniti d’America, ponendosi come canale di dialogo e collaborazione tra Russia e Occidente, intuendo il potenziale di sviluppo strategico del Nord Africa, ridando all’Italia un ruolo di protagonista nel mondo”.
Mazzola chiude l’elenco delle qualità imprenditoriali, culturali e politiche di Berlusconi con la sua capacità di “affrontare e superare come esempio di coraggio e stoicismo i numerosi attacchi personali, le ingiurie e le calunnie”.
Come viene citato nella mozione, “anche la realtà civile, sociale, culturale e imprenditoriale del Comune di Sona si è particolarmente radicata e sviluppata sulla base delle innovazioni e dei modelli politici ed imprenditoriali avviati dall’emerito Presidente del Consiglio dei Ministri”. Da qui la proposta di intitolazione di una via o di un luogo d’interesse.
L’esame della presente mozione non è al momento compreso nell’ordine del giorno del Consiglio di domani, ma si tratta di un primo segnale politico che il Consiglio dovrà affrontare (auspicabilmente) alla seduta prossima ventura.