E’ morto nella sua abitazione il 2 maggio 2007 Carlo Scattolini. Era nato a Palazzolo nel 1916, dove aveva vissuto per tutta la vita. Il padre era imprenditore edile, la mamma casalinga in una famiglia con quattro fratelli.
Si era diplomato capomastro a Verona, iniziando subito con il padre l’attività lavorativa. Durante la guerra svolge il servizio militare nel Genio ferrovieri in Sicilia ed a Roma; nell’ultimo periodo del conflitto raccoglie fondi per la Resistenza nella nostra zona durante il periodo dell’occupazione tedesca, autorizzato dal Comitato di Liberazione del Nord – Italia a rilasciare i relativi “Buoni”.
Sposa nel 1945 Rosa Manzati di Palazzolo. Dal matrimonio nasceranno tre figli nel 1946, nel 1949 e nel 1960; il più giovane diventerà sacerdote. Era stato eletto Sindaco nel 1960 e per tre mandati amministrativi, fino al 1975, è stato a capo dell’Amministrazione comunale di Sona. Aveva trovato un Comune con più di metà popolazione addetta ad un’agricoltura povera, dove l’irrigazione era giunta da poco, senza alcuna vera struttura né industriale né commerciale.
Il Comune di Sona era stato dichiarato, con Sommacampagna, l’unico della fascia dell’entroterra della città di Verona area depressa nel 1957 e lo fu fino al 1966, dichiarazione che fotografava la realtà di un’area povera ove per molti anni un terzo della spesa del Bilancio comunale veniva dirottata verso l’assistenza a famiglie bisognose. Il Sindaco Scattolini portò notevole impulso imprenditoriale ad un Comune che si stava ampliando in numero di abitanti e che cominciava anche a svilupparsi con iniziative industriali e commerciali, oltre che sociali e solidaristiche.
Portò inoltre a discutere attorno ai tavoli dell’Amministrazione comunale tutte le componenti sociali più attive delle frazioni del Comune. Anche questa fu una scelta innovativa, perchè il Capoluogo era sempre stato il centro di ogni decisione ed il Consiglio comunale un organo soprattutto di ratifica.
Sono gli anni nei quali si costruiscono le prime scuole elementari, fino ad allora alloggiate in spazi di fortuna, e la nuova scuola media nel Capoluogo. Sono gli anni del metanodotto, quando pochi Sindaci in Provincia ne capirono le potenzialità, servizio che volle gestito con dipendenti comunali per ottenerne tutti i vantaggi economici.
Sono gli anni anche dei primi importanti investimenti: Villa Trevisani, prima sede di scuola media e materna, poi solamente di scuola materna ed importante parco pubblico, della prima farmacia comunale quando il privato volle lasciare il capoluogo per aree più redditizie.
Il Sindaco Scattolini era Amministratore risoluto e deciso. Fra le molte una vicenda merita una segnalazione a dimostrazione del suo carattere e capacità di iniziativa. Successe che, mentre iniziava la costruzione del metanodotto, una segnalazione “riservata”, poi risultata esatta, lo informasse che la Ditta Dalmine, praticamente unica fornitrice di tubi in quegli anni, stesse per aumentare i prezzi del proprio listino di un 30/40% ( era il periodo delle inflazioni a due zeri). Il Sindaco organizzò una Giunta in diretta telefonica e sempre per telefono ordinò chilometri di tubi. I tubi per mesi furono stivati ovunque ed in Comune si dovette lavorare parecchie settimane per regolarizzare delibere, ordini ed accordi di pagamento.
Non volle mai incassare l’indennità di carica di Sindaco. La utilizzò per tutti i tre mandati per una parte rimborsando agli Assessori maggiormente impegnati (che non percepivano alcuna indennità) le spese vive che sostenevano. La parte rimanente veniva consegnata all’Economo del Comune per soddisfare emergenze di assistenza economica a persone bisognose, senza dover passare dalla proceduta deliberativa.
Lasciò l’Amministrazione comunale consentendo e favorendo un ricambio generazionale di Amministratori, alcuni dei quali avevano condiviso con lui in Giunta le scelte degli ultimi anni del suo impegno nel civico. Inoltre continuò ad interessarsi della Comunità come Presidente per anni della Cantina Sociale di Castelnuovo, fondata da viticoltori sonensi, ed ugualmente per anni quale Presidente della Sezione Combattenti e Reduci di Palazzolo.
Crediamo che il Sindaco Scattolini abbia piacere ad essere ricordato non per le molte iniziative prese e per i molti progetti portati a compimento, ma per la passione civica con cui affrontava le difficoltà dell’impegno di Amministratore e per come si rapportava con Assessori e Consiglieri comunali ma soprattutto con i cittadini, ascoltando con pazienza e cercando di capire le loro esigenze e quelle di una Comunità in forte crescita che cambiava in continuazione.