Sono servite ben otto ore di consiglio comunale tra venerdì 29 e sabato 30 giugno per approvare il bilancio del comune di Sona. Terminata alle 2 di notte, dalle 6 di pomeriggio, si sono affrontate le questioni che tanto affliggono gli italiani in questi giorni: quali opere si faranno, quanta IMU farà pagare Sona e quale addizionale IRPEF si tratterà dalle nostre buste paga?
E’ noto dai giorni scorsi quale era l’intenzione del Sindaco Gualtiero Mazzi e dell’amministrazione che governa Sona: addizionale IRPEF raddoppiata allo 0,8%, IMU allo 0,45% per la prima casa, tra le opere pubbliche le più importanti sono la costruzione della scuola materna di Lugagnano (3 milioni e duecentomila euro) e la caserma dei carabinieri di Sona (2 milioni e passa). Il dibattito è stato intenso: da una parte la maggioranza che difendeva le sue scelte, dall’altra una minoranza che andava all’attacco.
“Ho cominciato il mio intervento con carissima maggioranza, ma non i senso affettivo – chiosa il consigliere Gianmichele Bianco che ha distribuito a tutti una presentazione di 26 pagine su cosa non va di questo bilancio – perché ho trovato curioso che in comuni vicini vi siano logiche profondamente diverse. Verona fa pagare l’IRPEF a scaglioni di reddito, noi no; Verona fa pagare più IMU a chi ha più di due case, noi no. In comuni vicini come Sommacampagna o Bussolengo vi sono piste ciclabili, attraversamenti pedonali invidiabili, scuole sicure. Da noi no.“
Ma l’intervento di Bianco va oltre. “L’assessore Caliari afferma che le nostre scuole non rispettano i criteri di sismicità: allora io ho chiesto di spendere quei tre milioni e mezzo previsti per la nuova scuola materna di 100 bambini per sistemare tutte le scuole del Comune. Voglio che tutti i bambini che vanno a scuola, 3000 nel comune, siano protetti. Niente da fare” conclude laconico Bianco.
Il consigliere Forlin a nome del gruppo de L’Incontro propone ben 7 emendamenti per l’IRPEF e per l’IMU. “E’ necessario che vengano profondamente riviste – afferma Forlin – perchè non credo siano rispettose del criterio di progressività costituzionale. Si pensi che fino a 15 mila euro l’IRPEF non si paga, da 15mila e 1 euro si paga per tutto. Non mi pare corretto!” La maggioranza respinge tutti gli emendamenti e lascia intravedere che non vi è proprio alcun spriraglio.
L’assessore Moletta difende le scelte. “Era necessario partire con queste aliquote IMUE e IRPEF ma l’impegno dell’amministrazione e mio personale è quello di analizzare assieme alla minoranza correttivi da mettere in atto. Abbiamo tempo fino al 30 settembre.” Una disponibilità che proprio Bianco voleva che fosse presente mesi fa, e non ora all’ultimo momento. L’assessore Caliari invece interviene sugli edifici: “nei prossimi anni provvederemo a sistemare gli edifici anche se sarà una spesa non indifferente.”
L’amministrazione Mazzi porta avanti la sua politica di riduzione dei mutui e di risparmio. Ma la minoranza incalza su molti temi e oltre alla promessa di discutere di IMU e IRPEF, un ordine del giorno di Bianco impegna l’amministrazione a sistemare tratti di viabilità e opere pubbliche necessarie per i paesi. Si vedrà nei prossimi mesi se questo impegno sarà rispettato.