Il PDL di Sona si spacca in due

Giovedì 14 maggio, ore 20.30, si apre il Consiglio Comunale sul quale tanto si è interrogata la politica locale nei giorni precedenti.

O meglio, alle 20.30 dovrebbe aprirsi in quanto invece alle 21.05 la maggioranza è ancora chiusa in riunione nella saletta prospiciente la sala consigliare, nonostante il limite di 30 minuti imposto dal regolamento oltre il quale il Consiglio è da considerarsi andato deserto. Il Segretario Comunale, presente in aula e sollecitato sull’argomento dal Consigliere Bianco, risponde che la cosa non compete a lui.

Da segnalare che sono molte le persone presenti in aula nelle sedie del pubblico, al contrario di quanto accade di solito. Finalmente si apre la porta della saletta e la maggioranza entra. Mancano il Vicesindaco Caliari e i Consiglieri Pantano, Vezzoli e Boninsegna. 

Il Sindaco, dopo l’appello, inizia il Consiglio dando due comunicazioni. La prima riguarda l’area San Francesco a nord della Grande Mela, dove dovrebbe sorgere il mega parco fotovoltaico alla cui costruzione il Comune si oppone. Gualtiero Mazzi informa che la Commissione servizi della Regione, che si occupa di questa vicenda, ha fornito un pre-parere positivo al progetto, aggiungendo alcune prescrizioni come la necessità di salvaguardare la corte san Francesco e di creare nell’impianto tre spazi di veduta dalla strada con anche la piantumazione di alcuni filari di piante per schermare l’impatto visivo dell’immenso parco. Ma il parere definitivo, aggiunge il Sindaco, dovrà darlo la Giunta Regionale, che non lo farà prima della fine dell’anno.

La seconda comunicazione riguarda l’assassinio dell’Ambasciatore USA in Libia e di chi lo accompagnava. “Si tratta di un fatto di estrema gravità e preoccupazione. Sono perplesso – indica il Sindaco – sul futuro di questi paesi del nord Africa, anche nella prospettiva dei rapporti con l’Italia”.

A questo punto il Sindaco – nonostante il Consiglio si sia aperto da pochi minuti, dopo più di mezzora di ritardo – sospende i lavori per una riunione di maggioranza, sempre nella saletta alle spalle dell’aula consigliare. Evidente appare il tentativo del Primo Cittadino di trovare la quadra sulla vicenda della sostituzione del revisore dei conti dimissionario, perché in questo momento, se la minoranza dovesse uscire dall’aula compatta, al Sindaco mancherebbe il numero legale per deliberare. Le assenze strategiche del suo Vicesindaco e di Pantano, oltre degli altri due Consiglieri, lo hanno messo in una situazione complessa.

I cinque minuti di sospensione chiesti dal Sindaco diventano mezzora. I Consiglieri di minoranza cominciano a rumoreggiare e chiedono spiegazioni. Il Sindaco – nel frattempo rientrato in sala – se ne sta seduto in maniera surreale sul suo scranno senza parlare, ed il Consiglio non riprende. A questo punto il Consigliere del gruppo misto Gianluigi Mazzi chiede un veloce consulto tra i capigruppo, Sindaco compreso, per capire cosa sta succedendo. Si intuisce che il Sindaco non sa che fare. Se affronta il voto rischia di non avere i numeri ma se non riesce a far eleggere il nuovo revisore dei conti entro il 16 di questo mese dovrà applicare la nuova normativa nazionale per la quale i revisori non vanno scelti ma vengono estratti a sorte da un apposito elenco predisposto presso le Camere di Commercio. Quindi salterebbe la possibilità di indicare il revisore, per il quale tanto si è battuto.

Finalmente alle 22 il Consiglio riprende nuovamente i lavori, e si torna a fare l’appello.

Si passa quindi al primo punto all’ordine del giorno, la votazione sulla sostituzione del revisore dei conti dimissionario. Il Sindaco ricorda le dimissioni di Galliano e che quindi si deve provvedere all’elezione del nuovo componente, spiegando che andrà votato a scrutinio segreto tra coloro che avevano mandato il proprio curriculum la scorsa primavera.

Sul punto interviene il Consigliere del gruppo misto Gianmichele Bianco. “Permettetemi qualche riflessione. Io non sono convinto che si debba in automatico eleggere il nuovo revisore votando uno dei nominativi presenti nella vecchia lista. Mi sono informato, è semplice farlo tramite la rete, e gli altri Comuni in casi analoghi chiedono nuovi curricula. Non ho trovato nessun altro Comune che si comporta come noi. Altra cosa – prosegue Bianco –. Mi rivolgo anche ai cittadini presenti in aula: sapete perché siamo arrivati a questo punto? Perché quando si è votato l’altra volta alcuni esponenti della maggioranza hanno votato contro il Sindaco. Il Sindaco nell’occasione si era molto arrabbiato. Poi forse sono arrivate delle pressioni sui revisori eletti, e guarda caso uno si dimette. Ora rivotiamo, ma gli stessi esponenti del PDL che l’altra volta hanno votato contro stavolta voteranno a favore, evidentemente qualcuno ha ottenuto qualcosa. Quando ho fatto notare quanto sia disdicevole questa condotta mi hanno detto che ‘è la politica!’. Io invece replico che é l’etica che manca. Mi hanno usato. E non venga più a sentir parlare di ‘Roma ladrona’ o altre sciocchezze del genere. Le stesse cose accadono qui”.

Sul punto si sentono anche le parole del Consigliere di minoranza Giannantonio Mazzi, che pure sottolinea la mancanza di etica dell’operazione a cui si sta assistendo. “In Consiglio addirittura litighiamo sulla nomina dei revisori, che in quanto controllori il bilancio del Comune dovrebbero essere scelti a caso. Ed invece qui lottizziamo anche questo ruolo e collochiamo in nostri amici. lo propongo di nominare l’unica donna che aveva invito il curriculum. Sarebbe un bel segno. Oppure attendiamo che entri in vigore la nuova norma e scegliamoli a caso”.

Prende quindi la parola il Consigliere de L’Incontro Giovanni Forlin, che si scusa con i cittadini per la figura che sta facendo la maggioranza è poi chiede che si ritiri dall’ordine del giorno questo punto, l’elezione del nuovo revisore, è si proceda con l’estrazione a sorte nell’elenco della Camera di commercio.

Breve l’intervento del Consigliere del gruppo misto Renato Farina, che si dice d’accordo su alcune cose dette prima di lui, ma si differenzia sul fatto di sentirsi usato, cosa che dice non riguardarlo. “Concordavo con il Sindaco quando a giugno chiedeva di rieleggere i revisori in carica e concordo ancora sul rinnovo. Gli assenti – evidente il riferimento soprattutto a Caliari e Pantano –, che prima costruiscono questi giochini e poi non vengono, devono loro vergognarsi”.

Dalla maggioranza si fa sentire la voce del Consigliere Matteo Tinelli, che si scusa con i cittadini “per la figura indecorosa fatta dal Consiglio”. Poi invita il Consigliere Bianco e prendersela con i Consiglieri con cui aveva fatto gli accordi a giugno. “Io sono fuori da questi giochini”, termina.

Ad intervenire è quindi il Consigliere del Gruppo Misto Gianluigi Mazzi. “Il 7 giugno scorso in Consiglio evidenziammo che non era bello che eleggessimo come revisore il titolare di uno studio dove lavorava un Assessore, proprio per il ruolo di controllo sull’operato dell’amministrazione che ricoprono i revisori. Poi abbiamo voluto fidarci e ora è stato proprio quel professionista a dimettersi. Anche la tempistica è interessante: il 6 settembre si dimette il revisore e il 7 il Sindaco già convoca il Consiglio, che non si riuniva da giugno. Uno strano sincronismo. Poi come sempre mancano le informazioni e le indicazioni, c’è inoltre un’insistenza che fa pensare male. Non capiamo proprio questa insistenza per far votare una persona amica del Sindaco. Vorremo invece poter non pensare male. Possibile che dopo due mesi arrivino quelle dimissioni e che alla fine verrà rieletto quel professionista che non era stato eletto la scorsa volta e per il quale si era tanto speso il Sindaco? Fareste bella figura – termina Mazzi – a ritirare questo punto e a comportarvi con maggiore trasparenza”.

Aggiunge la sua voce anche il Consigliere Marco Aldrighetti de L’Incontro: “testimonio un imbarazzo per quanto è successo stasera. Sarebbe un bel gesto quello di rimandare, questi sono più giochi di potere e di palazzo che servizio al cittadino”.

A chiudere la discussione è proprio il Sindaco. “Non mi piacciono gli scherzetti fatti al Sindaco. Nel corso della seduta del Consiglio nella quale abbiamo votato i nuovi revisori il Sindaco aveva parlato a nome di tutta la maggioranza, con la quale le nomine erano state concordate. In più vorrei ricordare che i pareri del precedente Collegio dei revisori, di cui un membro era stato indicato dalla minoranza, erano sempre stati resi all’unanimità, dimostrando che vi era alle spalle un lavoro serio e non un gioco di appartenenze politiche. Poi sottolineo che il nostro regolamento nemmeno prevede di indire un avviso per raccogliere i curricula dei revisori, mentre noi l’abbiamo fatto. Altro che mancanza di trasparenza! Certo poi che lo scorso Consiglio, visto l’esito del voto, mi sono arrabbiato! lo parlavo per tutta la maggioranza, mentre alcuni seduti in maggioranza non hanno detto nulla quando abbiamo concordato i nomi e poi, nel segreto dell’urna, si sono comportati diversamente”.

A questo punto i capigruppo di minoranza Giovanni Forlin e Gianluigi Mazzi dichiarano che non parteciperanno al voto. Renato Farina invece, e non è certo una sorpresa, dichiara che voterà, in quanto – ci teneva evidentemente a ribadirlo nuovamente – “condividevo e condivido le indicazioni del Sindaco”.

Anche il Consigliere di maggioranza Antonio Troiani dichiara che non parteciperà al voto.

Ma la vera sorpresa, che cambia l’esito della serata, è la scelta del Consigliere Giannantonio Mazzi, che contro ogni previsione annuncia che resterà in aula e che voterà. In questa maniera, sorprendentemente, è lui dalla minoranza – assieme a Farina e agli Assessori del PDL Pinotti, Moletta ed Appolloni che l’altra volta avevano votato diversamente – ad assicurare il numero legale al Sindaco, che altrimenti sarebbe mancato.

Il Sindaco indica quindi come scelta della maggioranza la candidatura di Pigozzi. Voto a scrutinio segreto e elezione che va proprio a Pigozzi. Cosa che ovviamente non sorprende nessuno.

Tra le tante sintesi politiche che si possono trarre da questo Consiglio, quella che risulta sicuramente più evidente è la netta, e forse definitiva, spaccatura che si è venuta a creare all’interno del PDL di Sona. Da una parte i frondisti, quelli che hanno definitivamente rotto con l’egemonia della Lega Nord, cioè il Vicesindaco (per quanto?) Vittorio Caliari e il Consigliere Carmelo Pantano. E dall’altra gli allineati, gli Assessori Meri Pinotti (nella foto), Virginio Moletta e Renzo Appolloni, ormai da considerarsi probabilmente organici alla Lega Nord anche nella prospettiva delle prossime amministrative di maggio 2013.

Non serve certo aggiungere – per concludere – che anche questa volta, tra i litiganti, a godere è nuovamente la Lega Nord.

Nato nel 1969, risiede da sempre a Lugagnano. Sposato con Stefania, ha due figli. Molti gli anni di volontariato sul territorio e con AIBI. Nella primavera del 2000 è tra i fondatori del Baco, di cui è Direttore Responsabile. E' giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nel tempo libero suona (male) la batteria.