Chi si trova a visitare la straordinaria e bellissima Galleria delle Carte Geografiche nei Musei Vaticani a Roma può avere la sorpresa di scoprire un’antica rappresentazione del nostro territorio, con località a noi famigliari.
La Galleria vaticana delle Carte Geografiche ha un altissimo interesse artistico, geografico ma anche simbolico: l’insieme di tutte le carte rappresentate, e disposte lungo le sale, è prefigurazione di una unità d’Italia anche spirituale, oltre che geografica.
Fu voluta da Papa Gregorio XIII ed è opera di diversi artisti: Girolamo Muziano, Cesare Nebbia, i due fratelli fiamminghi Matthijs Bril e Paul Bril, Giovanni Antonio Vanosino da Varese e Antonio Danti che la decorarono e affrescarono tra 1580 e il 1585, seguendo le indicazioni del geografo domenicano Ignazio Danti, originario di Perugia.
Sul soffitto sono rappresentati episodi miracolosi, posti in corrispondenza della regione italiana in cui essi sono avvenuti. In questo modo l’Italia intera è vista come terra in cui la provvidenza divina, in ogni sua parte, ha diffuso la propria grazia.
Nella mappa dedicata al nostro territorio di grande interesse è scoprire i toponimi di “Palazzuolo” (Palazzolo) e di “C di Cauri” (attuale Cà di Capri nei pressi di Lugagnano, ora tristemente nota per la discarica), che nella foto sopra abbiamo evidenziato nel tondo. Attorno si possono vedere, tra le altre, le località di Guffolengo (Bussolengo), Sumacampagna (Sommacampagna) e Paftrengo (Pastrengo).
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