Il coro “Il mio paese” di Sona ha una storia quasi centenaria. E’ infatti il 1927 l’anno in cui risale la sua fondazione per volontà dell’allora curato del paese, e composto inizialmente solo da voci maschili.
E’ nel dopoguerra, 1945, che viene gestito invece dall’innovatore Saverio Ridolfi che, apportando un repertorio più profano e non prettamente religioso, introduce anche le voci cosiddette bianche dei bimbi e quelle femminili per apportare una maggiore intensità e varietà al coro.
Per approfondirne le origini e conoscere meglio questa realtà locale incontro Beatrice Bettinazzi, presidente del coro, la quale ci racconta che Ridolfi è stato un grande riformatore prendendo in gestione le redini del progetto corale: “Saverio ha seguito e diretto il coro per molti anni, fino alla fine del 1900, con passione e dedizione iniziando come corista e proseguendo poi dirigendo le voci presenti ad un canto meno liturgico, senza tuttavia mai abbandonarlo del tutto, bensì con un approccio più popolare”.

“L’intento – prosegue Beatrice – era infatti quello di dare più risalto al coro, soprattutto dopo gli anni cinquanta e sessanta, quindi avvicinandosi alla popolazione proponendo brani più vicini al popolo”.
Bettinazzi è presidente dal 2005 e con orgoglio e volontà insieme agli altri componenti si ritrova ogni settimana per provare e proseguire amorevolmente questa passione da molti condivisa, anche in momenti difficili come durante la pandemia: “il Covid ci ha preoccupato moltissimo, un nostro componente del coro è stato anche ricoverato proprio a causa del virus e abbiamo tutti preso un grande spavento ma non abbiamo mai smesso di provare, nemmeno durante il primo lockdown in cui abbiamo comunque richiesto ad ogni componente del coro di registrare degli audio ed inviarceli, per non smettere mai con l’esercizio, che è fondamentale”.
Ulteriori figure di rilievo del coro Il Mio Paese sono quelle di Andrea Favari e Cinzia Meneghel, rispettivamente il preparatore vocale delle voci maschili e di quelle femminili.
Insieme a Beatrice incontriamo anche il Maestro Fabrizio Olioso che ci racconta del prossimo evento a breve in calendario, il concerto “Donna InCanto” che si terrà sabato 26 novembre in sala consigliare e che, forte del gioco di parole, vuole celebrare la donna proponendo un repertorio lirico, religioso ma anche popolare. Quindi un insieme di composizioni che insieme vogliono valorizzare e celebrare la figura femminile.
“Ci stiamo esercitando in funzione di questo importante evento ma non solo – racconta Olioso -. Anche se non ancora calendarizzati, si terranno infatti anche i tradizionali concerti di Natale, altra grande attesa ricorrenza annuale. Se qualcuno ha voglia di avvicinarsi al nostro mondo e provare a testare le proprie doti canore, abbiamo anche internamente una scuola di musica, aperta a tutti, con un percorso che può portare poi alla partecipazione attiva nel nostro coro”.
Non ci resta quindi che attendere il prossimo evento per poter vedere e sentire la bellezza di queste voci.