Il Coro degli Alpini di Lugagnano canta al campo scuola ANA di Camposilvano, nel segno della tradizione

L’Associazione Nazionale Alpini è da qualche anno promotrice di un’interessante iniziativa socio culturale: i campi scuola. Il format prevede che vengano ospitati ragazzi e ragazze per un periodo di 15 giorni presso strutture private o pubbliche ove sia possibile fare esperienze di convivenza conoscendo la cultura Alpina.

Il manifesto del 2023 è abbastanza chiaro nel collocare l’iniziativa agli occhi dei ragazzi ponendo loro delle domande: hai dai 16 ai 25 anni? Vuoi condividere una esperienza con i ragazzi e le ragazze della tua età? Vuoi conoscere la Protezione Civile e le attività di Primo Soccorso? Ti piacerebbe confrontarti con le discipline della montagna? Ti piacerebbe incontrare le Truppe Alpine e conoscere il loro operato?

Sono tredici i campi base organizzati sul territorio nazionale e si svolgeranno in diverse date durante il periodo estivo: Almenno San Bartolomeo (BG), Courmayer (AO), Bassano del Grappa (VI), Bedonia (PR), Feltre (BL), L’Aquila, Linguaglossa (CT), Paluzza (UD), Roverè della Luna (TN), Villacidro (SU), Tramonti di Sopra (PN), Vinadio (CN) e infine Camposilvano in provincia di Verona nella splendida struttura di proprietà del Don Calabria.

Proprio in questo ultimo è stata ospitata una rappresentanza del Coro Amici della Baita di Lugagnano per una serata speciale: far conoscere ai ragazzi un coro ANA spiegandone loro le peculiarità, facendo loro ascoltare qualche canta del repertorio e introducendoli alla pratica del canto facendo loro provare l’esperienza all’interno del coro. Una iniziativa molto interessante e bella da vivere, che già la sera stessa ha dato qualche risultato molto concreto e piacevolmente ascoltabile.

A dirigere il coro le sapienti “bacchette” dei maestri Giulia e Andrea Favari. Giulia alla prima ufficiale dopo il rientro dalla maternità.

Vista l’esperienza dello scorso anno – ci racconta GiuliaMassimo Adamoli, presidente del coro, mi ha chiesto di partecipare anche quest’anno all’iniziativa. Ringrazio infinitamente Andrea che, salito a Camposilvano per cantare come baritono, mi ha prontamente sostituita alla guida dei coristi quando son dovuta uscire per gli strilli del piccolo Mattia“. Si è poi scoperto che Mattia voleva semplicemente fare il maestro in braccio della mamma. È stato uno spettacolo vederlo guardare estasiato alpini e ragazzi davanti a lui che cantavano. Come se riconoscesse quel dolce suono che aveva sentito più e più volte mentre era nel grembo di Giulia.

Andrea Favari è un professionista della vocalità – ci racconta Giuliae in questi mesi ha svolto un lavoro importantissimo. Ho avuto occasione di ascoltare un paio delle ultime prove e ho apprezzato il miglioramento raggiunto dai coristi sotto la sua guida. Abbiamo già concordato di continuare la collaborazione per far proseguire la crescita qualitativa del gruppo. Colgo l’occasione per ringraziarlo pubblicamente per la sua disponibilità!

L’ingaggio dei ragazzi per le prove con il coro è stato piacevolmente coinvolgente: mentre cantavano seduti ai loro posti alcune strofe di una canta Giulia e Andrea giravano in mezzo a loro ascoltando la loro voce e classificandoli in tenori primi, tenori secondi, baritoni e bassi. Per poi inserirli nei rispettivi schieramenti all’interno del coro. Hanno quindi cantato assieme ai coristi, ripetendole più volte, alcune strofe della bellissima canta Benia Calastoria. Il risultato che ne è uscito è testimoniato nei video che pubblichiamo qui sotto.

I ragazzi rimangono per 15 giorni e sono 62, di cui 8 ragazze – ci racconta Luigi Bicego responsabile del campo –. Sono seguiti dal gruppo dei volontari ANA di cui fanno parte anche alcune donne che si occupano in particolare delle ragazze, ospitate in una ala a loro dedicata della struttura. Il programma della giornata è il seguente: sveglia alle 6.30, colazione alla 07.00, alle 08.00 alzabandiera con inno nazionale. A seguire le varie attività giornaliere che spaziano dalla Protezione Civile, all’antincendio boschivo, alle uscite in trekking, alla narrazione della storia alpina e altro. L’obiettivo è dare loro una infarinatura di base per creare interesse per una successiva e futura adesione alla Protezione Civile. Alcuni di loro, dopo questa esperienza, hanno manifestato l’interesse e la volontà a intraprendere la carriera militare. Nove ragazzi hanno partecipato al campo dello scorso e sono tornati con entusiasmo. La loro presenza ci aiuta ad amalgamare i nuovi arrivati. I ragazzi sono coinvolti nelle attività giornaliere di gestione del campo quali pulizie e distribuzione in mensa e devono tenere in ordine lo spazio in cui dormono e tengono gli effetti personali. Le distrazioni sono limitate al minimo, l’uso dei cellulari è regolamentato”.

Una bellissima esperienza di convivenza e di vita reale cadenzata dall’impegno personale e dal rispetto al luogo e delle persone con cui si vive. Qualcuno che l’ha vissuta direbbe che è la naja, ma forse è un po’ restrittivo definirla così e non dà il merito che ha a questa iniziativa.

In considerazione del fatto che non siamo più a trent’anni fa, che sono cambiati usi e costumi, che è cambiata la società e con essa il modo di relazionarsi e collaborare con le giovani generazioni. C’è però una cosa che vale trasversalmente a tutte le epoche: la trasmissione deli valori attraverso l’esempio.  Un plauso quindi ad ANA nazionale e con essa tutti i volontari per aver pensato ed aver dato vita all’esperienza dei campi scuola.

Il prossimo appuntamento del Coro Amici della Baita di Lugagnano sarà il 16 Luglio per animare la S. Messa al passo delle Fittanze, in occasione dell’annuale pellegrinaggio delle penne nere veronesi. Seguirà poi una pausa estiva per poi riprendere l’attività a settembre con la maestra Giulia.

Sono nato a Bussolengo l'8 ottobre 1966. Risiedo a Lugagnano sin dalla nascita, ho un figlio. Sono libero professionista nel settore della consulenza informatica. Il volontariato è la mia passione. Faccio parte da 30 anni nell'associazione Servizio Operativo Sanitario, di cui sono stato presidente e vicepresidente e attualmente responsabile delle pubbliche relazioni. Per 8 anni sono stato consigliere della Pro Loco di Sona. Ritengo che la solidarietà, insita nell’opera del volontario, sia un valore che vale la pena vivere ed agire. Si riceve più di quello che si dà. Sostengo la cooperazione tra le organizzazioni di volontariato di un territorio come strumento per amplificare il valore dei servizi, erogati da ognuna di esse, al cittadino.