La siccità cronica di questi ultimi mesi diventa, come era purtroppo ampiamente previsto, un problema reale proprio nei giorni nei quali si apre la nuova stagione irrigua anche a Sona.
Una situazione talmente grave di aver costretto il Presidente della Regione Veneto Zaia ad emettere martedì 18 aprile un’Ordinanza con la quale viene dichiarato lo stato di crisi idrica su tutto il territorio della Regione, limitando drasticamente le portate derivate dal fiume Adige.

In forza dell’Ordinanza del Presidente Zaia il Consorzio di Bonifica Veronese, che comprende con la sua azione oltre 70 Comuni (tra i quali Sona), deve da subito ridurre la portata dall’Adige del 50 per cento rispetto a quanto previsto dai decreti di concessione. La priorità come previsto dalla legge va, infatti, all’utilizzo umano potabile soprattutto nelle zone del Polesine dove l’acqua dell’Adige alimenta gli acquedotti.
La grave circostanza riporta in primissimo piano il tema dei mancati finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture irrigue. Il Consorzio – scrivono oggi il Presidente Antonio Tomezzoli e il Direttore Generale Bin in una lettera aperta agli utenti – possiede un parco di progetti per oltre cento milioni di euro, in attesa di finanziamento da alcuni anni e che consentirebbero di ridurre il fabbisogno idrico di almeno il 60%. Se anche solo parte dei progetti proposti dal Consorzio fosse stata finanziata, oggi lo scenario sarebbe molto più sereno.
In alcune zone del comprensorio, specialmente nei Comuni Sona, Pescantina, Bussolengo, Castelnuovo, Valeggio e Villafranca, in gran parte irrigati ancora a scorrimento, la situazione è molto difficile. Nei prossimi giorni – proseguono Tomezzoli e Bin – si dovranno riempire le risaie e si porranno quindi ulteriori problemi legati all’attingimento dai corsi d’acqua di pianura, attualmente quasi in secca per la mancanza di piogge e senza l’effetto di ricarica della falda generato dal ricircolo dell’irrigazione strutturata dei territori di monte.
La situazione non lascia purtroppo intravedere scenari positivi – spiegano il Presidente e il Direttore del Consorzio di Bonifica Veronese -: sia per le previsioni meteorologiche non favorevoli nei prossimi giorni sia per le scarse portate rilasciate dai grandi bacini idroelettrici del Trentino Alto Adige.
Il Consorzio di Bonifica, proprio per valutare ogni possibile scenario e affrontare l’emergenza, ha riunito d’urgenza il proprio Consiglio di Amministrazione giovedì 20 aprile.
Il CdA ha disposto, per ora, una riduzione di tutte le derivazioni dall’Adige nell’ordine indicato dall’Ordinanza regionale e ha posto in massima allerta tutto il personale, in maniera da fronteggiare al meglio la crisi. Sperando che nei prossimi giorni arrivino buone notizie dal meteo.