Leggendo il comunicato stampa del Comune di Sona inerente l’interessante e ricco calendario degli eventi proposti dall’Osservatorio Culturale, Sociale ed Educativo dell’Assessorato alla Cultura per i prossimi mesi, ci siamo trovati di fronte ad un passaggio che ci ha, onestamente, disorientanti.
Letteralmente: “Seguirà il 18 ottobre, sempre nella sala Canonica Vecchia alle ore 20 e 30, il primo degli incontri del filone ‘Alla scoperta dei Custodi dei nostri passi’. Cinque incontri introduttivi alla conoscenza dell’interiorità umana a contatto con le diverse dimensioni dell’essere. Nel primo incontro del 18 ottobre si illustreranno i messaggeri angelici nelle diverse tradizioni”.
Quindi scopriamo che il Comune di Sona ci illustrerà, in cinque incontri, “i messaggeri angelici nelle diverse tradizioni”.
La cultura è un concetto troppo ampio per poterlo circoscrivere in certi ambiti, lasciandone fuori altri. Anzi, il solo tentare di farlo è esercizio assai insidioso: si rischia di escluderne alcune espressioni solo perché, magari, differenti dal nostro pensare e dal nostro appartenere.
Un po’ però stupisce, lasciatecelo dire, che prenda questa direzione proprio un Comune, ente legato a doppio filo alla realtà dove opera, e che anche in campo culturale percorre tradizionalmente ambiti locali, di solito promuovendo personaggi, gruppi o situazioni fortemente radicati nel territorio.
Comunque, ben vengano anche le serate sui “Custodi dei nostri passi”. Basta che dal colle di Sona ci promettano già da ora che, in un eventuale prossimo rimpasto di Giunta, non spunti anche la delega alle Gerarchie Angeliche.