Qualche giorno fa l’Amministrazione Comunale di Sona ha preso una decisione che, nella sua semplicità, è passata inosservata. Forse perché in un periodo di continuo cambiamento, il nome di una nuova via può sembrare una sciocchezza. A me però una piccola riflessione è sorta spontanea.
Di che decisione parliamo? La Giunta sonese ha deliberato che la nuova area di circolazione in corrispondenza della nuova lottizzazione residenziale Chachi tra Via Santini e Via Borsellino a San Giorgio in Salici venga intitolata al cantautore italiano Fabrizio De Andrè.
Da persona che di toponomastica ne sa poco, mi sono messa a riflettere sulla forte antitesi che emerge dalla decisione del Sindaco Mazzi, rispetto a quelle che sono le consuetudini.
In primo luogo, negli ultimi anni spesso è stato deciso di lasciare spazio alla memoria di personaggi locali che nella storia hanno lasciato il segno sul territorio. Inoltre, se si vuole spaziare attorno ai possibili nomi di personaggi illustri a cui hanno intitolato le vie italiane, ce ne sono di più vari: nomi di individui che per il nostro Paese hanno fatto la differenza, perché spesso ricollegabili a periodi di guerra o conflitto geopolitico. Basterebbe pensare a quante vie o piazze Mazzini esistano in Italia: volete un dato? Secondo l’Agenzia Giornalistica Italia sono 3307.
Spesso dunque questi riferimenti sono legati ad eventi importanti, ma contestuali ad un conflitto; il che rende antitetica la proposta del Sindaco Mazzi di intitolare la nuova area ad un artista italiano famoso per le sue idee pacifiste
Trovo profondo il fatto che anche in queste piccole cose ci siano dei cambiamenti che ci avvertano che il concetto di patriottismo stia assumendo un significato lievemente diverso. Patriota non è più soltanto un individuo che si è contraddistinto in ambiti militari o strettamente politici. Patriota è colui che rende fiero il proprio Paese, e i suoi abitanti, con i mezzi che ritiene più giusti. De Andrè aveva la sua musica, o meglio, la sua poesia, che ancora adesso rappresentano un patrimonio artistico-culturale importantissimo in Italia. La Giunta stessa ricorda che una delle motivazioni è il ventennio dalla scomparsa del cantautore, aldilà dei meriti per la grande innovazione che ha portato con la sua musica.
Forse, per molti riflettere su questo genere di questioni è solo una perdita di tempo, e forse per queste persone un nome vale l’altro. In fondo, a chi può importare il nome di una via? Ma è anche in queste piccole cose che l’Amministrazione comunale può dare un segnale. Questo è il genere di segnale che ci insegna che i personaggi italiani che vale la pena ricordare sono i più vari, ed è dunque lo stesso segnale che spinge ad essere patriottici in un modo nuovo.
Io lo trovo uno spunto interessante di riflessione. Inoltre, a dirla tutta, credo che mi piacerebbe poter registrare il domicilio in via Fabrizio De Andrè. Suona bene, proprio come la sua musica.