Il Comune di Sona conferisce la Medaglia dell’Albo d’Oro ai nostri Caduti della Grande Guerra

L’Amministrazione comunale di Sona, nella ricorrenza del Centenario della Prima Guerra Mondiale, ha voluto rendere onore ai Caduti del nostro territorio aderendo al Progetto “Albo d’Oro della Grande Guerra”.

Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che ha previsto il conio di una medaglia commemorativa da consegnare alle famiglie che hanno avuto fra i propri congiunti dei Caduti nella Grande Guerra e che si sono dimostrate interessate a riceverla.

Al termine di un lungo lavoro di indagine storico-archivistica da parte del Gruppo di Ricerca per lo Studio della Storia Locale, è stato redatto l’elenco dei Caduti residenti nel Comune e dei loro familiari.

L’Amministrazione comunale ha, inoltre, aderito anche all’iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Verona del conferimento di un Diploma d’Onore ai Caduti stessi.

Il monumento ai Caduti del Comune di Sona negli anni ottanta. Sopra, Bendinelli Bianco, Caduto di Lugagnano nella Prima Guerra Mondiale.

“Con il 2018 si sono concluse le commemorazioni per il centenario della Grande Guerra – spiega il Presidente del Gruppo per la ricerca della storia del Comune di Sona e collaboratore del Baco Mario Nicoli -. ‘Concludere’ è tuttavia una parola che noi nel Comune di Sona non dovremmo mai dire: troppo alto è stato il contributo di sangue di molti nostri concittadini per quella tragedia. Basti pensare che alla fine si contarono 103 Caduti, il 33% degli arruolati sonesi, una media più alta di quella nazionale, che fu il 13,5% dei chiamati alle armi”.

“L’Amministrazione municipale di Sona – prosegue il Presidente Nicoli – ha raccolto un’interessante iniziativa della Regione Friuli Venezia Giulia: conferire una medaglia, appositamente coniata per il ricordo del centenario, ai familiari dei Caduti. Poiché di molte famiglie si sono perse le tracce, o in quanto emigrate nel frattempo altrove, o essendosi estinte, non è stato semplice risalire ai diretti interessati e contattarli. Chi si è assunto l’onere di questo paziente lavoro di archivio è stato il Gruppo per la ricerca della storia del Comune di Sona, che già nel 2014 aveva pubblicato un ‘Quaderno’ che parlava della Prima Guerra Mondiale: chi furono i nostri soldati morti, mutilati o fatti prigionieri, e come vissero le quattro frazioni quel difficile periodo. Ricordo che chi non lo avesse, può ritirarlo gratuitamente presso la Biblioteca Comunale di Sona o la Sala Lettura di Lugagnano”.

A conclusione di questo percorso di ricerca storica, quindi, venerdì 12 aprile alle 20.30 in sala consigliare a Sona si tiene la solenne cerimonia di consegna della medaglia dell’Albo d’Oro e del Diploma d’Onore ai parenti e discendenti dei nostri Caduti.

A ricevere la medaglia dell’Albo d’Oro alla memoria saranno in ventisei Caduti: Bendinelli Stefano Bianco (classe 1883), Gamba Michele Giobatta (classe 1887), Zerpelloni Vittorio (classe 1888), Scala Giovanni (classe 1888), Scala Angelo (classe 1891), Fasoli Luigi (classe 1899), Massagrande Giuseppe (classe 1885), Pietropoli Augusto (classe 1890), Ragno Giuseppe (classe 1893), Ragno Pietro (classe 1887), Tacconi Massimino (classe 1893), Sartori Benvenuto (classe 1883), Facci Massimino (classe 1882), Appoloni Pietro (classe 1877), Zanini Tranquillo (classe 1886), Fiorini Achille (classe 1884), Massagrande Salvatore (classe 1893), Fenzi Leandro (classe 1891), Gaspari Antonio (classe 1898), Fraccaroli Pietro (classe 1884), Fraccaroli Adelino (classe 1889), Vallicella Carlo (classe 1882), Quagini Giulio Luigi (classe 1895), Bottura Attilio Angelo (classe 1881), Venturini Gaetano (classe 1895) e Vantini Giovanni Battista (classe 1892).

Quello che si tiene venerdì in sala consigliare sarà un momento sicuramente carico di emozioni e di memorie importanti, per i parenti presenti ma anche per tutti i cittadini che vorranno partecipare ad una cerimonia così significativa.

Nato nel 1969, risiede da sempre a Lugagnano. Sposato con Stefania, ha due figli. Molti gli anni di volontariato sul territorio e con AIBI. Nella primavera del 2000 è tra i fondatori del Baco, di cui è Direttore Responsabile. E' giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nel tempo libero suona (male) la batteria.