Dopo le interviste a Vittorio Caliari e a Gianluigi Mazzi, prosegue con Enrico Cordioli il nostro ciclo di interviste ai sette candidati Sindaci che si affronteranno alle elezioni amministrative del 26 maggio per amministrare Sona nei prossimi cinque anni.
Enrico Cordioli, residente a Lugagnano, viene appoggiato dalla Lista Civica Nuove Prospettive e dal Partito Democratico.
Si presenta per i nostri lettori?
Sono Enrico Cordioli, ho 32 anni di Lugagnano e dopo il liceo Don Bosco mi sono laureato in Economia e Commercio. Attualmente sono quadro direttivo in un istituto bancario di Verona. Da sempre sono impegnato nel sociale nei gruppi associativi della comunità di Lugagnano, della Parrocchia e degli Scout. Io e la mia squadra siamo giovani ed espressione di una nuova concezione della politica. Crediamo che la politica sia un servizio alla comunità, partendo prima di tutto dall’ascolto, dalla condivisione per poi passare all’azione. In questo senso, le nostre esperienze nell’associazionismo ci saranno di grande aiuto.
Quale lo schieramento con cui si presenta alle prossime amministrative?
La mia squadra è composta dalla lista civica Nuove Prospettive – Cordioli Sindaco e dal Partito Democratico. La coalizione è nata in modo naturale da un gruppo di persone che per amore del proprio territorio si impegnano per migliorare le prospettive di Sona al di là delle appartenenze politiche, per realizzare il bene comune con la buona amministrazione e l’entusiasmo. La presenza all’interno dello schieramento di un esponente di Scelta Civica, in qualità di indipendente, chiarisce infine la trasversalità della coalizione
Perché gli elettori dovrebbero preferire lei agli altri candidati Sindaci?
La crisi economica ci sta mostrando la sua faccia più brutta ma sono convinto che questo delicato passaggio possa essere anche occasione per fare piazza pulita delle tante cose che non vanno. L’importante è comprendere che bisogna cambiare la logica con cui amministratori e cittadini si rapportano tra loro. Logica che non può più essere quella assistenzialistica o clientelare di un tempo ma che deve diventare quella della partecipazione per individuare insieme le soluzioni ai problemi. Ecco, rispetto alle altre proposte politiche noi incarniamo un nuovo modo di concepire la politica. Per questo crediamo che il vero rinnovamento debba passare dal riconoscimento del merito, della trasparenza e dell’innovazione. La speranza di un futuro migliore nasce da tutti noi, dall’ascolto dei più bisognosi per poi passare alle risposte concrete. Siamo giovani in grado di captare le opportunità e le novità in termini tecnologici e gestionali, siamo umili e pronti all’ascolto. Vogliamo sfruttare a pieno i fondi europei, grande risorsa per poter realizzare le opere di cui il nostro territorio ha bisogno, basti dire che un quarto dei finanziamenti europei sono stanziati direttamente ai Comuni.
Se otterrà la fiducia dei cittadini di Sona quali saranno i primi provvedimenti della sua Giunta nei primi cento giorni?
La crisi economica ci consegna un territorio in profonda trasformazione. Dai settori manifatturieri tradizionali siamo passati al terziario (ad esempio la logistica) e ai servizi alla persona in un contesto in cui l’artigianato e l’ auto-imprenditoria giovanile giocano un ruolo sempre più importante. Io non mi illudo che il Comune, da solo, senza l’intervento di politiche nazionali efficaci, sia in grado di governare e far fronte a questi cambiamenti. Sono però fermamente convinto che anche le amministrazioni locali possono e debbano giocare un ruolo importante nell’affrontare e superare la crisi. Innanzitutto facendo sentire in modo concreto il proprio sostegno alle persone e alle famiglie in difficoltà. Uno dei primi provvedimenti della mia amministrazione sarà tagliare le indennità della giunta comunale e usare il denaro così risparmiato per avviare un fondo di solidarietà aperto alla contribuzione volontaria di tutta la cittadinanza. In secondo luogo credo che il Comune, in quanto terminale di una rete più ampia di istituzioni, abbia il dovere di aiutare i cittadini a cogliere tutte le opportunità che le politiche pubbliche offrono, dall’accesso ai finanziamenti europei agli incentivi delle politiche nazionali per il lavoro e per lo sviluppo. Soprattutto deve farsi parte attiva all’interno del proprio territorio: la mia proposta è di istituire uno sportello impresa-lavoro in grado di orientare, informare e costruire nuove opportunità di lavoro con i giovani e con le imprese. Moltissimo c’è da fare per la riqualificazione del territorio sulla base di una vocazione turistica fino ad oggi repressa. Naturalmente tra i compiti dello sportello ci sarà anche quello di rimuovere gli ostacoli che la stessa pubblica amministrazione molto spesso, purtroppo, mette tra i piedi di chi ha una iniziativa lavorativa o imprenditoriale. Tutto questo non lo realizzeremo da soli ma ci appoggeremo alla rete di associazionismo e di volontariato che forma l’ossatura della nostra comunità. Per quanto riguarda la cultura, istituiremo una figura di coordinamento che promuova le iniziative e coordini gli eventi al fine di riaccendere interesse e passione in un ambito che noi riteniamo centrale. Sulle scuole riteniamo prioritario mettere in sicurezza quelle che già ci sono in maniera da dare ai nostri figli luoghi sicuri, accoglienti e confortevoli dove studiare. Porteremo nelle scuole corsi integrativi di prevenzione alle dipendenze e di educazione civica, perché è a partire dalla scuola che si crea una vera comunità.
Quali sono secondo lei le tre priorità del Comune di Sona?
Prima di tutto, il lavoro. Il Comune che vogliamo deve poter aiutare a fronteggiare la crisi favorendo, attraverso il dialogo con le imprese e le parti sociali, la creazione di nuovi posti di lavoro. Creeremo perciò uno sportello del lavoro, per comprendere ed agire direttamente con aziende e lavoratori. Inoltre pensiamo sia fondamentale favorire gli investimenti nei settori del turismo, della cultura e della green economy. In secondo luogo, il ripensamento del PAT adottato dall’amministrazione uscente. Il PAT è lo strumento per costruire il futuro del Comune di Sona, per adattarlo alle necessità esistenti ma soprattutto per migliorare le condizioni di vivibilità dei prossimi 15-20 anni. Per questo è molto importante che si traduca in un vero e proprio PAT-TO tra cittadini e territorio che consenta uno sviluppo sostenibile per il benessere di tutti gli abitanti. Poi, come detto, intendiamo rendere totalmente trasparente l’azione amministrativa attraverso una maggiore comunicazione (assemblee pubbliche, miglioramento sito web, servizi amministrativi online) per favorire il dialogo e l’interazione con la cittadinanza. In questo senso, la creazione di un Fondo di Solidarietà con il taglio delle indennità della giunta, ci sembra un gesto importante per riavvicinare la politica alle persone. In questo percorso dedicheremo particolare attenzione all’ascolto di tutti gli agricoltori (iniziamo già in campagna con l’organizzazione dell’evento per gli agricoltori) che sosterremo e a cui daremo supporto interfacciandoci con tutte le iniziative messe in campo dalla Comunità Europea. Ultimo, ma non di importanza, l’attuazione di un articolato piano di sostegno per le famiglie.
Ecco, per chiudere l’intervista, i nomi di tutti i candidati delle liste che appoggiano Enrico Cordioli.
Nuove Prospettive – Cordioli Sindaco
1) Emilio Benetti
2) Gianluca Bertolaso
3) Massimiliano Brusco
4) Maria Antonietta Cascio
5) Omar Cordioli
6) Lucia Corona Piu
7) Silvia Fasoli
8) Vittorio Giardini
9) Eleonora Granuzzo
10) Stefano Loda
11) Mirko Marini
12) Andrea Miotto
13) Vania Prati
14) Simone Soave
15) Andrea Tinelli
16) Marta Tomelleri
PD – Partito Democratico
1) Alberto Adometti
2) Fabio Bertolaso
3) Francesco Bressan
4) Alice Brugnoli
5) Anna Maria Bustelli
6) Chiara Calanchi
7) Gabriele De Rossi
8) Alfredo Forlin
9) Alice Maccacaro
10) Michele Mascalzoni
11) Nicola Prandini
12) Eugenio Roscini Vitali
13) Lucio Santinato
14) Francesca Alessandra Taddei Saltini
15) Dennis Turrin
16) Pietro Zardini