Quando mercoledì sera, dopo lo spettacolo pirotecnico ed il concerto di campane, si è conclusa l’edizione 2022 della sagra parrocchiale di Sona, dopo sei serate consecutive di bel tempo e di grande partecipazione, la soddisfazione degli organizzatori era tale che le difficoltà della vigilia erano solo un lontano ricordo.
Sì, le difficoltà ci sono state ammettono gli organizzatori, non interne, ma perché, a pochi giorni dall’inizio, si è saputo che le giostre storiche che portano in piazza una opportunità di svago per giovani e bambini, non sarebbero state presenti a causa di problemi familiari dei gestori.
Convinti che questa assenza avrebbe determinato un impatto non indifferente sulla partecipazione, i tentativi nel trovare soluzioni ricercando subito possibili alternative e valutando in seconda battuta come riconfigurare la gestione degli spazi hanno di certo creato sconforto dopo mesi di preparazione.
Uno sconforto che però fin dalla prima serata di venerdì 2 settembre è stato sostituito da un’elevata partecipazione che ha fatto capire quale sarebbe stato il vero clima di questa edizione, ricordiamo dopo due anni di sospensione a causa della pandemia.
La piazza piena di tavoli e panche ha favorito quella che possiamo dire essere la principale dimensione ricercata in una sagra di paese e cioè la voglia di trascorrere un po’ di tempo in un clima accogliente, degustando i piatti preparati dal chiosco gastronomico.
Sicuramente il meteo tipicamente estivo è stato un fattore determinante per favorire una elevata presenza di persone per tutte e sei le serate programmate, ma il resto lo hanno fatto le persone presenti, a partire dall’organizzazione. Un’organizzazione fatta principalmente di genitori e di ragazzi che hanno dato un’anima speciale con il loro entusiasmo e disponibilità, con la collaborazione anche del gruppo Alpini Sona.
Sicuramente la presenza delle giostre sarebbe stata un’interessante opportunità di svago per i ragazzi, ma la soluzione ritrovata di una piazza più ordinata e silenziosa è stata vissuta come una vera soluzione. Le decine di ragazzi ed adolescenti che ogni sera garantivano il servizio ai tavoli sia nella distribuzione dei piatti che nella pulizia, con il loro entusiasmo e disponibilità hanno reso felici e divertito le centinaia di visitatori presenti ogni sera.
Un bel clima che ha fatto capire quanto dimensioni di comunità anche semplici come queste siano la vera essenza che le persone ricercano. Certo, nell’organizzazione di una sagra non possono mancare opportunità di svago, ed infatti ci sono state. La pesca di beneficenza nelle sale parrocchiali e le serate musicali organizzate nel parchetto della sala consiliare a cura dell’organizzazione parrocchiale e con il sostegno anche di Avis Comunale di Sona.
Due mostre aperte tutti i giorni, di icone “Spiritualità senza tempo” in chiesa, a cura della parrocchia ed in particolare di Loredana Zoccatelli, e di modellismo “Miniature di terra e di cielo” in sala consiliare a cura di Pro Loco Sona, hanno offerto ai numerosi visitatori anche una dimensione culturale e di conoscenza.
Confermato, infine, il successo dell’evento del Gran premio S. Luigi, martedì pomeriggio, la classica corsa ciclistica che attira sempre tantissimi appassionati, a cura dell’associazione ciclistica di Sona.
Possiamo quindi concludere che il ricordo di questa edizione che resta nella memoria negli organizzatori e dei visitatori, a conclusione di una esperienza comunque impegnativa, è dato dal successo, imprevisto, di una modalità che ha permesso di dare la giusta centralità alle persone, facendo quindi emergere un desiderio di relazione e di convivialità che resta a fondamento dell’anima di una comunità, pur tra le varie difficoltà che l’attualità richiede di affrontare. Un segno quindi che un mondo di relazioni e di voglia di stare assieme è ancora possibile e va coltivato.
Le foto che mostrano i diversi momenti trascorsi sono a cura dell’organizzazione.