Il 4 novembre a Palazzolo: Commemorazione di comunità

Domenica 7 novembre si è tenuta anche a Palazzolo la giornata della commemorazione del 4 novembre 1918, preparata dai consiglieri della sezione Combattenti Emanuele Fiorini e Alessandro Giacomelli.

Un drappello di alpini ed ex combattenti con il vice sindaco dott. Gaspare Di Stefano ha deposto fiori e presentato gli onori al monumento degli Alpini in piazza Vittorio Veneto e al monumento ai Caduti davanti alla chiesa, che fu costruito fra i primi in Italia. Ha celebrato la S. Messa il parroco don Angelo Bellesini che ha ricordato la ricorrenza durante l’omelia e che è terminata con la preghiera del combattente.

Quindi la cerimonia davanti al monumento ai Caduti (nella foto) con schierate le bandiere ed il Gonfalone del Comune che da molto tempo non era presente. Alla benedizione del parroco è seguito il discorso celebrativo del vice sindaco che ha parlato del significato della giornata, del sacrificio dei Caduti, del valore della bandiera italiana simbolo della Patria unita, ricordando anche le prossime manifestazioni organizzate dal comune per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia; ha letto i nomi dei quattro alpini italiani morti il 17 settembre scorso nella missione di pace in Afghanistan: Gianmarco Manca, Marco Pedone, Sebastiano Ville, Francesco Vannozzi, onorandoli con un minuto di silenzio; ha auspicato una sentenza favorevole della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo al ricorso presentato dal governo italiano per il mantenimento nelle scuole del Crocifisso, simbolo della nostra civiltà cristiana.

I momenti salienti della manifestazione sono stati accompagnati dalle suggestive note della tromba di un bravo componente della Banda di Sona. Al pranzo presso la baita organizzato dal Gruppo Alpini, con il presidente Gianfranco Tacconi hanno partecipato oltre 80 persone. I cuochi Giuseppe Manara e Angelo Ambrosi hanno riscosso successo con i piatti tradizionali: “paparèle con i figadini”, “risotto alla Manara”, “bolliti con la pearà”.

Il dott. Di Stefano ha consegnato a ciascuno dei dieci reduci dell’ultima guerra mondiale ancora rimasti una pergamena di riconoscimento con la seguente motivazione: “L’amministrazione comunale di Sona le conferisce il tributo ufficiale di merito per il servizio reso alla Patria”. Ecco i loro nomi: Marino Ambrosi, Giovanni Bertucco, Giovanni De Gobbi, Giuseppe Gaiardoni, Pietro Manzati, Emilio Rizzi, Dario Rossi, Gaetano Tacconi, Arturo Zardini, Giuseppe Camino.

Al sig. Camino, presidente della sezione Combattenti, alpino a Pinerolo e partigiano per un anno sulle colline di Torino, il dott. di Stefano ha rivolto queste parole: “grazie al sacrificio di persone come lei l’Italia si è riscattata dalla dittatura ed è diventata una repubblica democratica”.

La giornata è terminata con l’estrazione dei biglietti vincenti di una piccola lotteria di autofinanziamento e la consegna dei premi offerti dalle ditte locali.

Nato a Palazzolo il 10 settembre 1939, è scomparso l'11 gennaio 2022. Laureato in Scienze Agrarie, ha operato nell’Amministrazione comunale di Sona per vent’anni, come consigliere, assessore e vicesindaco. Ha partecipato alla stesura dei tre volumi storici del Baco sulla storia di Sona, oltre a scrivere innumerevoli articoli sulla storia locale.