I migliori film del 2022: La tradizionale classifica di fine anno del Baco

Una tradizione editoriale della nostra rubrica è la classifica dei dieci migliori film distribuiti in Italia nel corso dell’anno. Un’occasione nata un po’ per gioco e un po’ dalla voglia di orientarsi in modo oggettivo tra le offerte del cinema e della televisione.

Come nelle classifiche degli anni precedenti, inseriamo film internazionali che sono stati distribuiti in Italia o sulle piattaforme a pagamento nel corso dell’anno, ponendo particolare attenzione non solo a cosa viene raccontato, ma anche (e soprattutto) come il racconto si traduce in immagine, valutando la narrazione cinematografica anche come linguaggio. In questa classifica troverete, dunque, non solo successi di critica e di pubblico, ma anche film che hanno fatto breccia nella nostra sfera di sensibilità personale.

Una classifica, dunque, molto arbitraria, ma da prendere come un gioco, un promemoria o un suggerimento per le vostre visioni future.

10. The Northman
Una storia di vendetta ambientata nel Nord Europa nel X secolo d.C., che si rifà alla storia medievale del principe normanno Amleto. Il risultato è un film visivamente potente, sempre al confine fra violenza e mito, sacro e profano.

9. The menu
Una cena presso un ristorante stellato nel cuore di un’isola privata: Slowik, chef di cucina molecolare, promette un menu da sogno guarnito da rivelazioni e sorprese. Con un’ottima sceneggiatura e una grande recitazione (spicca Anya Taylor-Joy), il film è un horror culinario in grado di sviluppare con una satira grottesca la critica verso la ricchezza e le differenze status sociale.

8. Top Gun – Maverick
Trentasei anni dopo, Pete “Maverick” Mitchell richiamato dai suoi superiori per addestrare una flotta che dovrà affrontare una missione ad alto rischio in territorio nemico. Un bellissimo omaggio agli anni Ottanta e ai suoi interpreti, l’effetto nostalgia nel blockbuster di Joseph Kosinski fa volare altissimo lo spettatore, confermando un sequel fresco e in piena salute.

7. RRR
Ambientato nell’India pre-indipendenza degli anni ’20, il film racconta le vicende e l’amicizia tra Bheem e Raju, entrambi ispirati a rivoluzionari indiani realmente esistiti, lontani da casi per due obiettivi differenti. RRR è un blockbuster indiano, in grado di capitalizzare un successo di critica e pubblico. Ricco di effetti speciali, enfatizzati da movimenti di macchina a rallentatore e con un’accurata CGI che piega le leggi della fisica, e accompagnato da una trascinante colonna sonora, il risultato finale è uno spettacolo magnetico per lo spettatore.

6. Belfast
Il regista Kenneth Branagh ricostruisce un sentito omaggio alla città che l’ha cresciuto, confezionando una piccola e tenera storia (semi-autobiografica) ambientata nel 1969 con protagonista il piccolo Buddy di 9 anni. Bellissime la sceneggiatura e la fotografia, ma a svettare sono soprattutto gli attori Judy Dench e Charan Hinds, protagonisti dei momenti più emozionanti del film, nel ruolo dei nonni.

5. Nostalgia
Dopo molto tempo trascorso fra il Libano e l’Egitto, Felice torna nella città dove ha vissuto fino a 15 anni, Napoli, una realtà che aveva bruscamente messo da parte e che gradualmente (ri)scopre. Mario Martone realizza un film che è un affresco sulla ricerca delle radici della propria identità, in termini di rimpianto e redenzione. Immenso Pierfrancesco Favino. Un peccato l’esclusione del film dalla lista dei migliori film stranieri per gli Oscar 2023.

4. Licorice Pizza
Il regista Paul Thomas Anderson trasporta lo spettatore nella Los Angeles degli anni ’70, raccontando la storia d’amore fra Gary e Lana, un adolescente e una giovane venticinquenne un po’ strani e imprevedibili. Una storia che è una continua ripresa e rincorsa, interrotta dai sogni dell’uno e dall’ambizione dell’altra, da gelosie e malintesi, ma anche da insoliti incidenti di percorso. Sembra un’impresa impossibile o un accostamento improponibile (come la pizza alla liquirizia).

3. Pinocchio di Guillermo del Toro
Il regista Guillermo Del Toro rivisita a 360 gradi la favola di Collodi, cambiandone senso e trama (è ambientata, infatti, durante il periodo fascista), ma preservandone il messaggio di fondo. In quest’opera (realizzata con una stop motion allo stato dell’arte) emerge con forza il senso della libertà, dei legami familiari e della morte, vista come conclusione di un’esperienza di vita.

2. The Fabelmans
Steven Spielberg ripercorre la sua infanzia e la sua adolescenza nel suo film più intimo, intrecciando i legami familiari con le sue gioie più intense e i suoi dolori più profondi. Un film che non è solo un’autobiografia, ma anche una lettera d’amore per il cinema, prima visto come un’esperienza travolgente, poi come un desiderio bruciante e infine come una vocazione.

1. Ennio
Ennio, il documentario sul compianto compositore, è un affresco di emozioni e bellezza. Una visione di due ore e mezza (forse troppo poche) che volano di fronte a immagini indimenticabili e musiche immortali. Attraverso interviste e dichiarazioni del compositore romano, documentario firmato da Giuseppe Tornatore riesce a ribadire il potere della musica, che non è mai un semplice accompagnamento, ma vita, parole e matematica.

Nato nel 1994 e originario di Lugagnano, scrive per il Baco dal 2013. Con l'impronta del liceo classico e due lauree in economia, ora lavora con numeri e bilanci presso una società di servizi. Nel (poco) tempo libero segue con passione la politica e la finanza e non manca al suo inderogabile appuntamento con i nuovi film al cinema (almeno) due volte a settimana. E' giornalista pubblicista iscritto all'ordine dei giornalisti del Veneto.