Il gruppo campanario di San Giorgio in Salici, in occasione dei suoi 35 anni di attività, ha festeggiato il mezzo secolo d’arte del suo “ciamador”, Giovanni Brentegani.
Residente a Sommacampagna, dove per anni è stato uno dei componenti della locale squadra campanaria, Brentegani, classe 1946, ricorda quando aveva 10-12 anni: “Ignaro del pericolo, mi sedevo sulla balaustra della cella campanaria del mio paese per veder volteggiare le campane”.
“Ora che il fisico non risponde più come una volta, e che devo limitarmi a suonare a volte campane più leggere di me stesso, da qualche anno ho ripreso a fare il maestro del gruppo campanario di san Giorgio in Salici”.
“In questo mezzo secolo di attività e leggendo il diario che aggiorno da trent’anni, mi passano nella memoria i sacerdoti e gli uomini di cultura, amici e colleghi che ho avuto occasioni di incontrare. Da essi ho tratto spunti per arricchire il mio bagaglio di suonatore e di uomo”.
“Non per ultima, tengo a ringraziare la mia famiglia e la moglie Palmira Volpi che hanno sempre accettato la mia passione e fatto capire con discrezione che in famiglia c’è posto anche per la passione delle campane”.
Alla manifestazione erano anche il presidente provinciale dei campanari, Fabio Giona e il noto fonditore, Luigi Cavadini.